Azzurri in coro: «Serve un altro atteggiamento»

Azzurri in coro: «Serve un altro atteggiamento»
Pubblicato:

NOVARA - Dimenticare in fretta Trapani. In casa Novara Calcio c’è la voglia di cancellare da subito i fantasmi riapparsi al “Provinciale”.  Nel mirino c’è il Pisa, letteralmente resuscitato dagli ultimi avvenimenti dopo mesi tremendi: il passaggio di proprietà, una vivace campagna di rafforzamento e la vittoria di inizio anno sulla Ternana hanno riacceso gli entusiasmi sotto la torre pendente.Tutto questo importa poco ai giocatori azzurri, che subito dopo il passo falso in terra siciliana si sono confrontati nello spogliatoio per comprenderne le motivazioni.Il terzino Marco Calderoni non si nasconde: «A Trapani abbiamo fatto due passi indietro rispetto alle ultime uscite in trasferta - aggiunge - Bisogna lavorare tanto, c’è subito una partita fondamentale e il tempo stringe. Prima ci diamo una mossa e meglio è».Una presa di coscienza generale, con una bella dose di autocritica da parte dei protagonisti, che non rifuggono alla loro fetta di responsabilità: «Sapevamo che la gara era delicata - aggiunge l’esterno - Loro ci hanno messo qualcosa in più di noi, non siamo riusciti a giocare come l’avevamo preparata. Il mister si è assunto la responsabilità, non penso che non ci abbia trasmesso le motivazioni. La faccia ce la mettiamo anche noi. Se non abbiamo fatto risultato la colpa è nostra. E’ inconcepibile anche pensare di staccare la spina, in B bastano due partite storte per tornare giù. Ora abbiamo quattro punti sui play out, sono troppo pochi. La salvezza è la nostra motivazione».Parole chiare ribadite orgogliosamente anche da Federico Casarini, che da vice capitano in pectore mantiene anche un peso specifico nello spogliatoio: «Trapani? Una partita un po’ strana, da vincere più che con il gioco con la furbizia e la cattiveria che ci hanno messo loro ed è mancata a noi».L’imperativo è ripartire immediatamente: «Ci siamo parlati per individuare i problemi da risolvere, di atteggiamento più che di palleggio - conferma il centrocampista - Affrontiamo un’altra squadra che gioca sulle motivazioni. Sarà una battaglia, una gara tostissima. Anche il Pisa è affamato di punti, lotta su tutti i palloni e concede pochissimo. Ecco, quel poco dovremo essere bravi a sfruttarlo».E dimostrare che si è trattato di un incidente di percorso: «Con il Carpi non era successo - rimarca - Dal punto di vista della grinta e dell’organizzazione una risposta l’avevamo data e abbiamo vinto la partita. Dobbiamo ritrovare quello che ci è venuto a mancare a Trapani e con il Pisa abbiamo l’occasione di dimostrarlo».Si è parlato dell’assenza di Faragò, ma Calderoni e Casarini guardano avanti: «E’ un ottimo giocatore, ma di partite brutte ne abbiamo fatte anche con lui - risponde il centrocampista emiliano - Abbiamo altri bravi calciatori e lo dimostreranno. Se parliamo di Faragò dopo una sola partita diventa dura...».Galabinov è tornato in gruppo dopo la seduta di scarico per un affaticamento muscolare. Ancora differenziato sul campo per Corazza e terapie per Beye.  C’è ottimismo per Dickmann e per lo stesso Calderoni, che anche ieri pomeriggio si sono allenati a parte a causa di una lieve distorsione alla caviglia. L’esterno sinistro spera di poter essere a disposizione per il match di sabato: «Sto recuperando - dichiara Calderoni - A Trapani nel finale ho accusato una leggera distorsione alla caviglia e una botta al polpaccio. Sul momento pensavo fosse più serio il problema, ma lavorando con lo staff medico la situazione sta migliorando».Paolo De Luca

NOVARA - Dimenticare in fretta Trapani. In casa Novara Calcio c’è la voglia di cancellare da subito i fantasmi riapparsi al “Provinciale”.  Nel mirino c’è il Pisa, letteralmente resuscitato dagli ultimi avvenimenti dopo mesi tremendi: il passaggio di proprietà, una vivace campagna di rafforzamento e la vittoria di inizio anno sulla Ternana hanno riacceso gli entusiasmi sotto la torre pendente.Tutto questo importa poco ai giocatori azzurri, che subito dopo il passo falso in terra siciliana si sono confrontati nello spogliatoio per comprenderne le motivazioni.Il terzino Marco Calderoni non si nasconde: «A Trapani abbiamo fatto due passi indietro rispetto alle ultime uscite in trasferta - aggiunge - Bisogna lavorare tanto, c’è subito una partita fondamentale e il tempo stringe. Prima ci diamo una mossa e meglio è».Una presa di coscienza generale, con una bella dose di autocritica da parte dei protagonisti, che non rifuggono alla loro fetta di responsabilità: «Sapevamo che la gara era delicata - aggiunge l’esterno - Loro ci hanno messo qualcosa in più di noi, non siamo riusciti a giocare come l’avevamo preparata. Il mister si è assunto la responsabilità, non penso che non ci abbia trasmesso le motivazioni. La faccia ce la mettiamo anche noi. Se non abbiamo fatto risultato la colpa è nostra. E’ inconcepibile anche pensare di staccare la spina, in B bastano due partite storte per tornare giù. Ora abbiamo quattro punti sui play out, sono troppo pochi. La salvezza è la nostra motivazione».Parole chiare ribadite orgogliosamente anche da Federico Casarini, che da vice capitano in pectore mantiene anche un peso specifico nello spogliatoio: «Trapani? Una partita un po’ strana, da vincere più che con il gioco con la furbizia e la cattiveria che ci hanno messo loro ed è mancata a noi».L’imperativo è ripartire immediatamente: «Ci siamo parlati per individuare i problemi da risolvere, di atteggiamento più che di palleggio - conferma il centrocampista - Affrontiamo un’altra squadra che gioca sulle motivazioni. Sarà una battaglia, una gara tostissima. Anche il Pisa è affamato di punti, lotta su tutti i palloni e concede pochissimo. Ecco, quel poco dovremo essere bravi a sfruttarlo».E dimostrare che si è trattato di un incidente di percorso: «Con il Carpi non era successo - rimarca - Dal punto di vista della grinta e dell’organizzazione una risposta l’avevamo data e abbiamo vinto la partita. Dobbiamo ritrovare quello che ci è venuto a mancare a Trapani e con il Pisa abbiamo l’occasione di dimostrarlo».Si è parlato dell’assenza di Faragò, ma Calderoni e Casarini guardano avanti: «E’ un ottimo giocatore, ma di partite brutte ne abbiamo fatte anche con lui - risponde il centrocampista emiliano - Abbiamo altri bravi calciatori e lo dimostreranno. Se parliamo di Faragò dopo una sola partita diventa dura...».Galabinov è tornato in gruppo dopo la seduta di scarico per un affaticamento muscolare. Ancora differenziato sul campo per Corazza e terapie per Beye.  C’è ottimismo per Dickmann e per lo stesso Calderoni, che anche ieri pomeriggio si sono allenati a parte a causa di una lieve distorsione alla caviglia. L’esterno sinistro spera di poter essere a disposizione per il match di sabato: «Sto recuperando - dichiara Calderoni - A Trapani nel finale ho accusato una leggera distorsione alla caviglia e una botta al polpaccio. Sul momento pensavo fosse più serio il problema, ma lavorando con lo staff medico la situazione sta migliorando».Paolo De Luca

Seguici sui nostri canali