Cultura, il nuovo assessore di Firenze è di Invorio
Tommaso Sacchi è stato nominato dal sindaco Dario Nardella.
Il nuovo assessore alla Cultura di Firenze è cresciuto sulle colline del Lago Maggiore, a Invorio. Il 36enne è organizzatore e consulente nel campo della creatività, delle arti contemporanee e della produzione artistica.
Assessore alla Cultura: «Pronto ad impegnarmi per la città che amo»
«Sono onorato della fiducia, pronto ad impegnarmi per il bene di una comunità unica e di una città che amo e alla quale devo molto. Sento la responsabilità dell’incarico, ho molta voglia di cominciare». Firenze da cinque anni è diventata la sua casa. Sacchi ha alle spalle importanti esperienze nel settore culturale, ha collaborato con personalità di grande rilievo in Italia e all’estero, oltre all’attività di docenza. Dal 2015 cura il programma dell’Estate Fiorentina, uno dei più importanti festival d’Italia. «In queste quattro edizioni ho cercato di renderla un progetto-laboratorio permanente che intreccia le idee migliori con gli spazi più incredibili e che porta la gente fuori dalle case, attraverso le più affascinanti produzioni artistiche».
A Firenze, ma con il lago Maggiore nel cuore
Sul Lago Maggiore ha vissuto fino alla maggiore età, tra Invorio e Arona. «Conosco bene i paesini a lago, le colline sul Vergante e ci torno volentieri. Tornare sul lago per me vuol dire riconnettermi con un ambiente familiare, quieto e positivo». Ad Arona ha frequentato lo scientifico "Fermi": «Un luogo che sento familiare; nelle aule di via Monte Nero siamo diventati grandi». Un territorio, quello del lago Maggiore, che non ha dimenticato. Insieme ad Antonella Cirigliano, regista e direttrice di LIS Lab Performing Arts, ha dato vita al premio internazionale per le arti performative a Verbania. «L’idea è nata circa sei anni fa. Mi pareva assurdo che un luogo bello e straordinario come il Lago Maggiore non fosse frequentato da artisti da tutto il mondo. Cercano i posti più carismatici, generosi di energie e di silenzio: il Lago sa essere questo e così sono nate le residenze d’artista di Cross», ricorda Sacchi.
Maria Nausica Bucci