Calcio, Paolo Faragò passa al Cagliari
NOVARA - Adesso è certo. Paolo Faragò dice addio al Novara Calcio e passa a titolo definitivo al Cagliari, in serie A. La società azzurra, a malincuore, saluta il suo “capitan Futuro” a fronte di un’operazione lampo che ha avuto l’accelerazione nelle ultime 48 ore: decisivo il pranzo tra i direttori sportivi dei due club, Domenico Teti e Stefano Capozucca, e i procuratori del calciatore. La volontà delle parti ha portato così ad un accordo vantaggioso per tutti. Un’operazione complessiva che frutterà complessivamente alle casse azzurre 2,5 milioni di euro più una percentuale a salire tra bonus ed eventuale futura rivendita del cartellino da parte della società del presidente Giulini. Un milione e mezzo come pagamento immediato per il prestito oneroso e un altro milione a luglio per l’obbligo di riscatto.
Insomma, la grande novità del mercato di gennaio è arrivata alla vigilia del ritorno in campo della squadra a Trapani. Come possibili sostituti si fanno da qualche giorno i nomi di Raffaele Bianco del Carpi e McDonald Mariga del Latina, due elementi che hanno diverse richieste in cadetteria, ma che le società di appartenenza per ora non intendono trattare. Teti sta lavorando ad alcune soluzioni, ma ne dovrà valere davvero la pena.
Il centrocampista di Sologno corona il suo sogno di giovane calciatore. Quella di ieri è stata la giornata più lunga per Paolino, nel primo pomeriggio regolarmente in campo allo stadio “Silvio Piola” al fianco dei suoi compagni con la divisa da allenamento. Il tempo di una corsetta, poi a bordo campo con Charlie Ludi, in attesa della chiamata più importante della sua vita. E puntualmente il telefono ha squillato e dopo essere ritornato nello spogliatoio poco dopo le 15 Faragò si è ripresentato in campo per i saluti. Lo staff diretto da mister Boscaglia e tutti gli azzurri lo hanno abbracciato e applaudito, così come lo sparuto numero di tifosi presenti. Si è messo in auto e ha raggiunto Milano per andare a firmare il contratto finora più importante della sua carriera.
Chissà quali pensieri si sono affollati nella sua testa quando si è materializzata questa possibilità: «Sono frastornato, non sto ancora realizzando - ha dichiarato ieri sera - Stanotte non ho dormito, sono stati due giorni pazzeschi. Ora sono stanco ma felice. Lascio una famiglia, ma tutto quello che ho provato in questi anni me lo porterò sempre nella testa e nel cuore. Mi dispiace, ma allo stesso tempo non vedo l’ora di incominciare questa nuova avventura».
Ieri sera, alle 22, si è imbarcato subito per la sua nuova destinazione: «Non ho avuto nemmeno il tempo di salutare i miei genitori e la fidanzata - aggiunge Faragò - La mia valutazione economica? E’ un po’ strano pensare che valgo 2,5 milioni di euro. So che il nostro mondo ha certe regole, ma evidentemente in questi anni qualcosa di buono l’ho fatto».
Paolino ha voluto mandare un saluto al Novara e ai novaresi: «Sono sempre stato bene, mi hanno portato tutti in palmo di mano. Non posso che dire grazie per avermi accolto e apprezzato».
Allora, buona strada...
Paolo De Luca
NOVARA - Adesso è certo. Paolo Faragò dice addio al Novara Calcio e passa a titolo definitivo al Cagliari, in serie A. La società azzurra, a malincuore, saluta il suo “capitan Futuro” a fronte di un’operazione lampo che ha avuto l’accelerazione nelle ultime 48 ore: decisivo il pranzo tra i direttori sportivi dei due club, Domenico Teti e Stefano Capozucca, e i procuratori del calciatore. La volontà delle parti ha portato così ad un accordo vantaggioso per tutti. Un’operazione complessiva che frutterà complessivamente alle casse azzurre 2,5 milioni di euro più una percentuale a salire tra bonus ed eventuale futura rivendita del cartellino da parte della società del presidente Giulini. Un milione e mezzo come pagamento immediato per il prestito oneroso e un altro milione a luglio per l’obbligo di riscatto.
Insomma, la grande novità del mercato di gennaio è arrivata alla vigilia del ritorno in campo della squadra a Trapani. Come possibili sostituti si fanno da qualche giorno i nomi di Raffaele Bianco del Carpi e McDonald Mariga del Latina, due elementi che hanno diverse richieste in cadetteria, ma che le società di appartenenza per ora non intendono trattare. Teti sta lavorando ad alcune soluzioni, ma ne dovrà valere davvero la pena.
Il centrocampista di Sologno corona il suo sogno di giovane calciatore. Quella di ieri è stata la giornata più lunga per Paolino, nel primo pomeriggio regolarmente in campo allo stadio “Silvio Piola” al fianco dei suoi compagni con la divisa da allenamento. Il tempo di una corsetta, poi a bordo campo con Charlie Ludi, in attesa della chiamata più importante della sua vita. E puntualmente il telefono ha squillato e dopo essere ritornato nello spogliatoio poco dopo le 15 Faragò si è ripresentato in campo per i saluti. Lo staff diretto da mister Boscaglia e tutti gli azzurri lo hanno abbracciato e applaudito, così come lo sparuto numero di tifosi presenti. Si è messo in auto e ha raggiunto Milano per andare a firmare il contratto finora più importante della sua carriera.
Chissà quali pensieri si sono affollati nella sua testa quando si è materializzata questa possibilità: «Sono frastornato, non sto ancora realizzando - ha dichiarato ieri sera - Stanotte non ho dormito, sono stati due giorni pazzeschi. Ora sono stanco ma felice. Lascio una famiglia, ma tutto quello che ho provato in questi anni me lo porterò sempre nella testa e nel cuore. Mi dispiace, ma allo stesso tempo non vedo l’ora di incominciare questa nuova avventura».
Ieri sera, alle 22, si è imbarcato subito per la sua nuova destinazione: «Non ho avuto nemmeno il tempo di salutare i miei genitori e la fidanzata - aggiunge Faragò - La mia valutazione economica? E’ un po’ strano pensare che valgo 2,5 milioni di euro. So che il nostro mondo ha certe regole, ma evidentemente in questi anni qualcosa di buono l’ho fatto».
Paolino ha voluto mandare un saluto al Novara e ai novaresi: «Sono sempre stato bene, mi hanno portato tutti in palmo di mano. Non posso che dire grazie per avermi accolto e apprezzato».
Allora, buona strada...
Paolo De Luca