15 carri allegorici e tanta gente per il Carnavale di Gozzano n°50

15 carri allegorici e tanta gente per il Carnavale di Gozzano n°50
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GOZZANO - Vero successo per il significativo traguardo del 50esimo Carnevale gozzanese, che ha avuto luogo solo ieri, dopo il posticipo dovuto al maltempo di due settimane fa. Taglio del nastro, per l’occasione, da parte del sindaco Carla Biscuola e del presidente di Pro Loco, Carlo Avvignano.
Hanno sfilato una quindicina di carri allegorici provenienti, oltre che da G

GOZZANO - Vero successo per il significativo traguardo del 50esimo Carnevale gozzanese, che ha avuto luogo solo ieri, dopo il posticipo dovuto al maltempo di due settimane fa. Taglio del nastro, per l’occasione, da parte del sindaco Carla Biscuola e del presidente di Pro Loco, Carlo Avvignano.
Hanno sfilato una quindicina di carri allegorici provenienti, oltre che da Gozzano, anche da Gattico, Bolzano Novarese, San Maurizio d’Opaglio, Gargallo, Cressa, Agrate, Maggiora, Armeno, Prerro di Pogno, Briga Novarese, Pettenasco.
Soddisfazione per la riuscita della manifestazione, grazie alla collaborazione di tanti volontari e delle Forze dell’Ordine nonché per la nutrita partecipazione all’evento, è stata espressa dal vicesindaco Libera Ricci e da Avvignano. In rappresentanza della Provincia, anche il consigliere Laura Noro.
La giuria ha decretato la vittoria del multicolorato carro gozzanese dell’Oratorio don Bertoli intitolato “E’ qui la festa?” che rappresentava, sullo sfondo, due simboli del territorio, la torre di Buccione ed il campanile e proponeva, in costume, le scenografie di numerosissimi e movimentati “Arlecchini”. Al secondo posto un altro carro “di casa” realizzato da “I matai da Guzon” ed intitolato “Peter Pan” accompagnato dalla colonna sonora dell’omonimo 
cartone animato, la cui storia ancora appassiona tanti bambini. Al terzo posto “Hakuna matata” dell’Oratorio di Maggiate Superiore, che richiama un’accezione di provenienza africana che significa “Non ci sono problemi” che forse avvicina ancora di più la realtà di una società sempre più multietnica. A seguire (4° posto) “All’arrembaggio” proposto dall’Oratorio di San Maurizio d’Opaglio. Tante le macchiette e i travestimenti di grandi e 
bambini che hanno letteralmente riempito le piazze Matteotti e San Giuliano, seguendo il percorso obbligato della sfilata.

Maria Antonietta Trupia

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