30 anni fa la morte della borgomanerese che ora potrebbe diventare beata

30 anni fa la morte della borgomanerese che ora potrebbe diventare beata
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Sono passati quasi trent'anni dalla morte di Daniela Zanetta, la giovane originaria di Borgomanero per cui è a buon punto la causa di beatificazione. Affetta fin dalla nascita da epidermolisi bollosa distrofica, Daniela morì infatti il 14 aprile 1986 non ancora 24enne in odore di santità per come aveva affrontato la prova della terribile malattia. "Vorrei urlare a tutti – scriveva nel suo diario -­ che la vita di ogni creatura è sacra e bella. Sono una ragazza di 22 anni nata handicappata. Una malattia della pelle che mi procura piaghe su tutto il corpo, ho perso i capelli, le unghie di mani e piedi, le mie dita sono chiuse a pugno, ho dovuto farmi estrarre tutti i denti e da sei mesi mi sottopongo quattro volte al giorno a dialisi peritoneale. Dopo questa descrizione posso apparire un

Sono passati quasi trent'anni dalla morte di Daniela Zanetta, la giovane originaria di Borgomanero per cui è a buon punto la causa di beatificazione. Affetta fin dalla nascita da epidermolisi bollosa distrofica, Daniela morì infatti il 14 aprile 1986 non ancora 24enne in odore di santità per come aveva affrontato la prova della terribile malattia. "Vorrei urlare a tutti – scriveva nel suo diario -­ che la vita di ogni creatura è sacra e bella. Sono una ragazza di 22 anni nata handicappata. Una malattia della pelle che mi procura piaghe su tutto il corpo, ho perso i capelli, le unghie di mani e piedi, le mie dita sono chiuse a pugno, ho dovuto farmi estrarre tutti i denti e da sei mesi mi sottopongo quattro volte al giorno a dialisi peritoneale. Dopo questa descrizione posso apparire un mostro ma non lo sono, almeno io non mi sento tale. Non è semplice trascorrere 22 anni sulla croce, ma credo in Dio, lo amo intensamente e lo ringrazio per avermi donato la vita perché ogni giorno che mi regala è un’occasione in più che ho per amarlo e servirlo. Ho voluto far conoscere la mia esperienza perché quei “luminari” che sostengono l’eutanasia capiscano che non hanno alcun diritto sulla vita altrui. Ogni vita, anche se segnata dal dolore è un dono divino”.

Da qualche anno un gruppo di giovani, per attività e spiritualità vicino al Movimento dei Focolari, sta cercando di far conoscere la figura di Daniela Zanetta anche fuori dal Borgomanerese. E' nato allora "E ti ho detto sì", una serata spettacolo che la presenta, attraverso canti e stralci del suo diario. Col tempo la veste del recital, che in questi anni è stato presentato in diverse località del Nord Italia e persino in Croazia, si è rinnovata: oltre alle letture meditative anche video e proiezioni fotografiche. "La possibilità di far conoscere il messaggio di Daniela, controcorrente e attuale allo stesso tempo, di una ragazza che ha vissuto il dolore della malattia come trampolino di lancio per amare la vita in tutte le sue sfumature e il suo prossimo con attenzione, è rimasto nelle impressioni che diversi spettatori hanno lasciato ai giovani, segno che Daniela continua ad operare e ad insegnare" si legge sul sito dedicato alla ragazza. Ora la nuova vesta dello spettacolo sarà presentata a Santo Stefano di Borgomanero, sabato 16 aprile, per ricordare il trentennale della scomparsa di Daniela.

l.pa.

 

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