50 donne denunciano al Pronto Soccorso di Borgomanero violenza domestica ogni anno

50 donne denunciano al Pronto Soccorso di Borgomanero violenza domestica ogni anno
Pubblicato:
Aggiornato:

BORGOMANERO - Era gremito il teatro degli scalpellini di San Maurizio d’Opaglio per assistere al convegno sul tema “Violenza domestica, violenza subita. Come uscire dalla spirale?” promosso dal Soroptimist Club Alto Novarese di Borgomanero presieduto dalla dottoressa Grazia Nuvolone, sodalizio che da anni è impegnato in modo concreto non solo per convincere le donne a “denunciare” le violenze subite ma anche per aiutare le vittime delle violenze e dei soprusi che nella maggior parte dei casi si consumano tra le pareti domestiche. Il convegno è solo l’ultima tappa in ordine cronologico di un lungo cammino, o meglio di un progetto denominato “Codice rosa” avviato da tempo in ambito nazionale dal Soroptimist. A Borgomanero all’interno dell’Ospedale Ss. Trinità grazie proprio al Soroptimist Alto Novarese è da tempo fu

BORGOMANERO - Era gremito il teatro degli scalpellini di San Maurizio d’Opaglio per assistere al convegno sul tema “Violenza domestica, violenza subita. Come uscire dalla spirale?” promosso dal Soroptimist Club Alto Novarese di Borgomanero presieduto dalla dottoressa Grazia Nuvolone, sodalizio che da anni è impegnato in modo concreto non solo per convincere le donne a “denunciare” le violenze subite ma anche per aiutare le vittime delle violenze e dei soprusi che nella maggior parte dei casi si consumano tra le pareti domestiche. Il convegno è solo l’ultima tappa in ordine cronologico di un lungo cammino, o meglio di un progetto denominato “Codice rosa” avviato da tempo in ambito nazionale dal Soroptimist. A Borgomanero all’interno dell’Ospedale Ss. Trinità grazie proprio al Soroptimist Alto Novarese è da tempo funzionante la “stanza rosa” dove le donne che hanno subito violenze vengono accolte da personale medico e para medico specializzato e dove nel pieno rispetto della privacy vengono anche raccolte le testimonianze delle vittime da parte delle forze dell’ordine. Le principali Stazioni dei Carabinieri operanti sul territorio hanno ricevuto sempre dal Soroptimist una valigetta contenente un’apparecchiatura di video registrazione altamente sensibile per raccogliere con la massima tempestività e discrezione le testimonianze di chi ha subito violenza. Il convegno si è aperto con l’intervento del dottor Claudio Didino, dirigente medico responsabile del Pronto Soccorso e del Dea dell’Ospedale Ss. Trinità. “Ogni anno – ha detto – circa cinquanta donne si rivolgono al pronto soccorso a seguito di maltrattamenti ricevuti, ma questo dato non corrisponde alla realtà”. Come le 137 donne che negli ultimi cinque anni con le stesse motivazioni si sono rivolte allo sportello “Pari opportunità” del Ciss (Consorzio intercomunale dei servizi socio assistenziali) come ha raccontato la direttrice Claudia Frascoia. Numeri troppo bassi perché sono ancora troppo poche le donne che hanno il coraggio di denunciare mariti, fidanzati o ex conviventi che si comportano in modo violento nei loro confronti sostenendo di “amarle”. All’incontro sono intervenuti anche il Comandante della Tenenza dei carabinieri di Borgomanero luogotenente Luca Bianchi Fossati, l’assessore provinciale alle pari opportunità Laura Noro e l’Assessore al Comune di Gozzano Maria Luisa Gregori.

Carlo Panizza

Seguici sui nostri canali