A Borgomanero gli orchi hanno il cuore d'oro
BORGOMANERO - Secondo la leggenda Borgomanero venne fondata “nella notte dei tempi” da tredici pellegrini che di ritorno dall’Isola di San Giulio a Orta furono costretti a fermarsi sulle sponde dell’Agogna perché la ruota del carro con le vettovaglie trainato da un asino si ruppe improvvisamente. Fondarono la città e utilizzarono la carne dell’asino, azzoppato e avanti negli anni per inventare anche quello che sarebbe diventato il piatto tipico di Borgomanero, il tapulone. I tredici fondatori ribattezzati nel gergo locale “i trozzi orchi” hanno lasciato degli eredi. In primis i soci dell’Antica Cunsurtarija dal Tapulon ma anche gli appartenenti alla “Loggia degli orchi” una associazione costituita nel 1990 e formata da una ventina di borgomaneresi che sei volte all’anno, rigorosamente di lunedì, si ritrovano per “fare onore alla buona tavola”, ma non solo. Lo scopo del
BORGOMANERO - Secondo la leggenda Borgomanero venne fondata “nella notte dei tempi” da tredici pellegrini che di ritorno dall’Isola di San Giulio a Orta furono costretti a fermarsi sulle sponde dell’Agogna perché la ruota del carro con le vettovaglie trainato da un asino si ruppe improvvisamente. Fondarono la città e utilizzarono la carne dell’asino, azzoppato e avanti negli anni per inventare anche quello che sarebbe diventato il piatto tipico di Borgomanero, il tapulone. I tredici fondatori ribattezzati nel gergo locale “i trozzi orchi” hanno lasciato degli eredi. In primis i soci dell’Antica Cunsurtarija dal Tapulon ma anche gli appartenenti alla “Loggia degli orchi” una associazione costituita nel 1990 e formata da una ventina di borgomaneresi che sei volte all’anno, rigorosamente di lunedì, si ritrovano per “fare onore alla buona tavola”, ma non solo. Lo scopo delle riunioni conviviali è anche quello di raccogliere fondi da destinare in beneficenza. Ed è quello che è stato fatto in occasione delle recenti festività: i discendenti dei “trozzi orchi” appartenenti alla “Loggia degli orchi” hanno consegnato un sostanzioso contributo alla locale sezione dell’Auser da destinare all’acquisto di apparecchiature sanitarie per il poliambulatorio medico “Dottor Piero Sacchi” istituito presso il centro anziani di piazza XXV Aprile (Stazione autocorriere) diretto dal dottor Sergio Cavallaro. Altri fondi sono stati destinati all’acquisto di cestini natalizi con generi alimentari distribuiti in città a famiglie bisognose. Ad integrare quanto raccolto a scopo benefico dai soci ci ha pensato Alberto Nobili, amministratore delle “Rubinetterie Nobili”, tra i fondatori della “Loggia degli orchi”. Nella foto, la consegna del contributo al Presidente dell’Auser Maria Bonomi avvenuta nei giorni scorsi presso la Trattoria del Ciclista di via Rosmini da parte del cerimoniere della “Loggia degli orchi” Tiziano Godio, socio fondatore dell’Antica Cunsurtarija dal Tapulon e da anni interprete della maschera cittadina della Sciora Togna.
Carlo Panizza