A Borgomanero la mostra della geometra diventata pittrice

A Borgomanero la mostra della geometra diventata pittrice
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BORGOMANERO - Verrà inaugurata domenica 16 ottobre nell’atrio espositivo di Palazzo Tornielli, sede del Municipio di Borgomanero la “personale” di Antonella Preti (nella foto). Borgomanerese di nascita (il papà Pippo fu Sindaco della città) risiede da alcuni anni a Gattico.
“Autodidatta, geometra di formazione, - scrive di lei il critico d’arte Emanuela Fortuna - ha lasciato con decisione la via del cromatismo geometrico percorsa precedentemente ,per rivolgere la propria ricerca pittorica verso una tipologia di figurativismo, che, partendo dalla solida base di progettazione e intersecazione di linee e forme, va a creare luoghi di illusoria tridimensionalità prospettica. L’Interesse e la passione per il disegno e il colore l’hann

BORGOMANERO - Verrà inaugurata domenica 16 ottobre nell’atrio espositivo di Palazzo Tornielli, sede del Municipio di Borgomanero la “personale” di Antonella Preti ( nella foto). Borgomanerese di nascita (il papà Pippo fu Sindaco della città) risiede da alcuni anni a Gattico.
“Autodidatta, geometra di formazione, - scrive di lei il critico d’arte Emanuela Fortuna - ha lasciato con decisione la via del cromatismo geometrico percorsa precedentemente, per rivolgere la propria ricerca pittorica verso una tipologia di figurativismo, che, partendo dalla solida base di progettazione e intersecazione di linee e forme, va a creare luoghi di illusoria tridimensionalità prospettica. L’Interesse e la passione per il disegno e il colore l’hanno sempre accompagnata nel percorso di vita personale e professionale ma solo dal 2008 si dedica completamente alla pittura. Artista impegnata nella costante ricerca di nuove soluzioni formali ed artistiche, oggi traduce e potenzia le geometrie astratte del precedente periodo in un nuovo percorso stilistico. La forma geometrica, la sorprendente percezione di un colore che dà luce e movimento, le linee che attraggono e allontanano nella scoperta di uno spazio ritornano in una chiave ora di una moderna e rivitalizzata metafisica. Ritratti in spazi di interni, appaiono figure che non hanno volto, ma che possiedono comunque una forte caratterizzazione espressiva grazie allo studio attento e alla resa perfetta di atteggiamenti e posture. L’amore per la geometria persiste anche nelle vesti che, preziosi mosaici, sono caratterizzati da tasselli cromatici ,elemento di congiunzione al suo precedente periodo di raffigurazioni astratte. Nelle sue opere emerge evidente l’impatto dello spazio prospettico chiaroscurale caratterizzato da un accentuato linearismo e dal contrasto tra le pareti bianche ed il pavimento ed i soffitti neri. La scatola metafisica si rafforza e l’artista produce un allargamento spaziale degli interni. La prospettiva lineare crea sprofondamenti scenografici allungando lo sfondo e allo stesso tempo enfatizza la presenza umana .La struttura architettonica degli interni si manifesta articolata e ricca, complessa creatura di un capace designer”. Le sue opere sono state esposte in collettive e personali in Italia e all’estero. L’artista ha inoltre partecipato a diversi concorsi anche a livello internazionale.

Carlo Panizza

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