A Chengdu un asilo “made in Novara”

A Chengdu un asilo “made in Novara”
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Un progetto educativo “made in Novara” da quest’anno viene proposto anche in una scuola dell’infanzia cinese. Merito del Patto di fratellanza che lega i Mini Club Scooby di Novara e la Bova International Kindergartend di Chengdu, la capitale della provincia del Sichuan.

Il marchio “Mini Club Scooby” è nato a Novara nel 2007 e conta ad oggi una decina di strutture (asili nido e spazi gioco) affiliate in franchising in tutta Italia. Nei vari centri ogni anno viene proposto un progetto educativo specifico, elaborato sulla base delle diverse età dei piccoli e nel rispetto delle differenze individuali, ferma restando la finalità generale, che consiste nel rafforzare e stimolare il corretto sviluppo del bambino.

Nella primavera di quest’anno la sede di Novara è stata contattata da un’agenzia di sviluppo internazionale cinese che cercava partner esteri per fondare a Chengdu una scuola dal respiro internazionale. Dal contatto alla costruzione della nuova struttura il passo è stato brevissimo. «In meno di due mesi sono stati realizzati 5 mila metri quadrati di edificio dedicato a 200 bambini circa di età compresa tra i 2 e i 6 anni – racconta Bruno Costantino, coofondatore del marchio Scooby e responsabile del suo sviluppo – A livello organizzativo la Cina è senza eguali; manca, però, un metodo educativo impostato sull’esigenza dei bambini più piccoli». E proprio l’umanità dell’educazione italiana ha permesso al progetto novarese di superare altre proposte internazionali, provenienti da Inghilterra e Danimarca.

Bruno Costantino e la moglie Rossana Blondelli (responsabile del Mini Club Scooby di Novara), accompagnati dal figlio Mathias, hanno soggiornato in Cina tra fine agosto ed inizio settembre, proponendo un training di studio del loro metodo agli educatori della nuova scuola. Insegnanti cinesi ma anche ragazzi provenienti da Russia, Canada e Spagna, che hanno il ruolo di docenti d’inglese. «Abbiamo partecipato all’inaugurazione della scuola – racconta ancora Bruno Costantino – Un grande evento a cui hanno preso parte gli imprenditori che hanno investito nella struttura e i responsabili del governo della Regione, a dimostrazione di quanto sia sentita la questione educativa nel Paese». In quell’occasione è stato firmato un accordo di fraternità che permette l’uso del marchio “Mini Club Scooby” in Cina e autorizza l’utilizzo al progetto educativo “Scoobyland”. La struttura di Chengdu mantiene comunque alcune caratteristiche proprie delle scuole dell’infanzia cinesi, come gli orari di apertura prolungati, addirittura sino a 16 ore giornaliere.

Il Mini Club Scooby di Novara rimarrà in contatto con la Bova International Kindergartend. Anzi, sta già lavorando per promuovere l’ulteriore diffusione del marchio “Scooby” in terra cinese. «Stiamo ricercando educatori italiani disposti ad insegnare in loco – conclude Costantino – Oltre alla disponibilità a trasferirsi in Cina, è necessario parlare un inglese di alto livello».

l.pa.

Un progetto educativo “made in Novara” da quest’anno viene proposto anche in una scuola dell’infanzia cinese. Merito del Patto di fratellanza che lega i Mini Club Scooby di Novara e la Bova International Kindergartend di Chengdu, la capitale della provincia del Sichuan.

Il marchio “Mini Club Scooby” è nato a Novara nel 2007 e conta ad oggi una decina di strutture (asili nido e spazi gioco) affiliate in franchising in tutta Italia. Nei vari centri ogni anno viene proposto un progetto educativo specifico, elaborato sulla base delle diverse età dei piccoli e nel rispetto delle differenze individuali, ferma restando la finalità generale, che consiste nel rafforzare e stimolare il corretto sviluppo del bambino.

Nella primavera di quest’anno la sede di Novara è stata contattata da un’agenzia di sviluppo internazionale cinese che cercava partner esteri per fondare a Chengdu una scuola dal respiro internazionale. Dal contatto alla costruzione della nuova struttura il passo è stato brevissimo. «In meno di due mesi sono stati realizzati 5 mila metri quadrati di edificio dedicato a 200 bambini circa di età compresa tra i 2 e i 6 anni – racconta Bruno Costantino, coofondatore del marchio Scooby e responsabile del suo sviluppo – A livello organizzativo la Cina è senza eguali; manca, però, un metodo educativo impostato sull’esigenza dei bambini più piccoli». E proprio l’umanità dell’educazione italiana ha permesso al progetto novarese di superare altre proposte internazionali, provenienti da Inghilterra e Danimarca.

Bruno Costantino e la moglie Rossana Blondelli (responsabile del Mini Club Scooby di Novara), accompagnati dal figlio Mathias, hanno soggiornato in Cina tra fine agosto ed inizio settembre, proponendo un training di studio del loro metodo agli educatori della nuova scuola. Insegnanti cinesi ma anche ragazzi provenienti da Russia, Canada e Spagna, che hanno il ruolo di docenti d’inglese. «Abbiamo partecipato all’inaugurazione della scuola – racconta ancora Bruno Costantino – Un grande evento a cui hanno preso parte gli imprenditori che hanno investito nella struttura e i responsabili del governo della Regione, a dimostrazione di quanto sia sentita la questione educativa nel Paese». In quell’occasione è stato firmato un accordo di fraternità che permette l’uso del marchio “Mini Club Scooby” in Cina e autorizza l’utilizzo al progetto educativo “Scoobyland”. La struttura di Chengdu mantiene comunque alcune caratteristiche proprie delle scuole dell’infanzia cinesi, come gli orari di apertura prolungati, addirittura sino a 16 ore giornaliere.

Il Mini Club Scooby di Novara rimarrà in contatto con la Bova International Kindergartend. Anzi, sta già lavorando per promuovere l’ulteriore diffusione del marchio “Scooby” in terra cinese. «Stiamo ricercando educatori italiani disposti ad insegnare in loco – conclude Costantino – Oltre alla disponibilità a trasferirsi in Cina, è necessario parlare un inglese di alto livello».

l.pa.

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