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A Novara celebrazioni del 25 aprile con polemica

A Novara celebrazioni del 25 aprile con polemica
Altro Novara, 26 Aprile 2017 ore 13:14

NOVARA - Si sono svolte ieri come da programma le celebrazioni per il settantaduesimo anniversario della Liberazione organizzate da Comune, Prefettura e Provincia di Novara in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea della provincia di Novara e del Vco “Piero Fornara", l’Associazione nazionale partigiani d’Italia e Assoarma. La commemorazione del 25 aprile è iniziata in viale IV Novembre, con deposizione della corona al monumento ai Caduti e la partenza corteo accompagnato dalla Banda, poi la messa in Duomo e trasferimento nel cortile del Broletto, dove si sono susseguiti gli interventi delle autorità e l’orazione ufficiale della presidente dell’Associazione Amici Museo Rossini e assessore alle Risorse economiche Silvana Moscatelli (nella foto). I bambini della scuola primaria Bollini hanno letto le poesie della raccolta scritta da loro stessi “Dalla Resistenza alla Costituzione: i ragazzi raccontano” e i ragazzi della media Morandi hanno presentato i loro elaborati  e la presentazione del progetto “Verso la democrazia”.
Nel pomeriggio al Circolo XXV Aprile l'incontro pubblico “Il 25 al 25 Aprile - Un aperitivo tra parole, musica e immagini per commemorare insieme la Liberazione” con i ragazzi dell’Istituto comprensivo “Bellini” e la proiezione delle video interviste “Gli ultimi Partigiani” di Enrico Omodeo Salè.

La giornata è stata segnata anche da una polemica innescata dal Gruppo del partito democratico in Consiglio comunale che ha diramato la seguente nota: "La festa della Liberazione dovrebbe essere, nelle intenzioni originarie, il ricordo di uno degli elementi fondanti della Repubblica. Per questo, al di là delle diverse sensibilità culturali, politiche e personali, il 25 aprile è la festa di tutti. E per questo ha sempre avuto una forte caratterizzazione istituzionale. Oggi abbiamo visto, con profondo rammarico, che il sindaco pro tempore della città di Novara ha scelto di non onorare questo momento solenne, disertando le celebrazioni a Novara e preferendo partecipare ad una manifestazione di partito a Verona. Canelli dimostra ancora una volta di orientare i propri comportamenti secondo una scala di valori assai distante dalla nostra: per lui conta di più l'ossequio al suo "capo" partito (tra l'altro in una iniziativa provocatoriamente voluta da Salvini in questa giornata) che la presenza nel proprio ruolo istituzionale ad una celebrazione ufficiale di una festa nazionale. Noi stiamo dall'alta parte".

Su Facebook risponde il consigliere comunale della Lega Nord Matteo Marnati: "Alle puerili polemiche del partito democratico, rispondiamo rammentando che durante San Gaudenzio nessuno di loro si fece vedere durante le manifestazioni cittadine. Mentre, oggi 25 aprile, l'amministrazione comunale era ben rappresentata al Broletto da un assessore importante come Silvana Moscatelli e anche il pro-tempore presidente della provincia Besozzi del pd è stato sostituito da un suo delegato. In un paese libero ognuno decide come festeggiare il giorno della liberazione e noi abbiamo voluto stare con i nostri fratelli e portare solidarietà alle vittime, intervenute sul palco, accusate di eccesso di legittima difesa, come il gioielliere Giuseppe Maiocchi, il benzinaio Stacchio e Robertino Zancan. Anche oggi i membri del Pd novaresi hanno deciso di fare l'ennesima figuraccia".

v.s.

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 27 aprile 2017 

NOVARA - Si sono svolte ieri come da programma le celebrazioni per il settantaduesimo anniversario della Liberazione organizzate da Comune, Prefettura e Provincia di Novara in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea della provincia di Novara e del Vco “Piero Fornara", l’Associazione nazionale partigiani d’Italia e Assoarma. La commemorazione del 25 aprile è iniziata in viale IV Novembre, con deposizione della corona al monumento ai Caduti e la partenza corteo accompagnato dalla Banda, poi la messa in Duomo e trasferimento nel cortile del Broletto, dove si sono susseguiti gli interventi delle autorità e l’orazione ufficiale della presidente dell’Associazione Amici Museo Rossini e assessore alle Risorse economiche Silvana Moscatelli (nella foto). I bambini della scuola primaria Bollini hanno letto le poesie della raccolta scritta da loro stessi “Dalla Resistenza alla Costituzione: i ragazzi raccontano” e i ragazzi della media Morandi hanno presentato i loro elaborati  e la presentazione del progetto “Verso la democrazia”.
Nel pomeriggio al Circolo XXV Aprile l'incontro pubblico “Il 25 al 25 Aprile - Un aperitivo tra parole, musica e immagini per commemorare insieme la Liberazione” con i ragazzi dell’Istituto comprensivo “Bellini” e la proiezione delle video interviste “Gli ultimi Partigiani” di Enrico Omodeo Salè.

La giornata è stata segnata anche da una polemica innescata dal Gruppo del partito democratico in Consiglio comunale che ha diramato la seguente nota: "La festa della Liberazione dovrebbe essere, nelle intenzioni originarie, il ricordo di uno degli elementi fondanti della Repubblica. Per questo, al di là delle diverse sensibilità culturali, politiche e personali, il 25 aprile è la festa di tutti. E per questo ha sempre avuto una forte caratterizzazione istituzionale. Oggi abbiamo visto, con profondo rammarico, che il sindaco pro tempore della città di Novara ha scelto di non onorare questo momento solenne, disertando le celebrazioni a Novara e preferendo partecipare ad una manifestazione di partito a Verona. Canelli dimostra ancora una volta di orientare i propri comportamenti secondo una scala di valori assai distante dalla nostra: per lui conta di più l'ossequio al suo "capo" partito (tra l'altro in una iniziativa provocatoriamente voluta da Salvini in questa giornata) che la presenza nel proprio ruolo istituzionale ad una celebrazione ufficiale di una festa nazionale. Noi stiamo dall'alta parte".

Su Facebook risponde il consigliere comunale della Lega Nord Matteo Marnati: "Alle puerili polemiche del partito democratico, rispondiamo rammentando che durante San Gaudenzio nessuno di loro si fece vedere durante le manifestazioni cittadine. Mentre, oggi 25 aprile, l'amministrazione comunale era ben rappresentata al Broletto da un assessore importante come Silvana Moscatelli e anche il pro-tempore presidente della provincia Besozzi del pd è stato sostituito da un suo delegato. In un paese libero ognuno decide come festeggiare il giorno della liberazione e noi abbiamo voluto stare con i nostri fratelli e portare solidarietà alle vittime, intervenute sul palco, accusate di eccesso di legittima difesa, come il gioielliere Giuseppe Maiocchi, il benzinaio Stacchio e Robertino Zancan. Anche oggi i membri del Pd novaresi hanno deciso di fare l'ennesima figuraccia".

v.s.

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 27 aprile 2017 

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