A Novara seconda edizione della veglia di preghiera contro la tratta

A Novara seconda edizione della veglia di preghiera contro la tratta
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NOVARA – Seconda edizione, lunedì 8 febbraio, della veglia di preghiera e di riflessione contro la tratta di persone. 

L’iniziativa si terrà a partire dalle 20,30, nella chiesa parrocchiale di S. Agabio, in piazza Monsignor Brustia.

“Da quando è vescovo di Roma, papa Francesco ne ha parlato numerosissime volte, in diversi contesti – spiegano gli organizzatori - E’ un tema che gli sta straordinariamente a cuore. Stiamo parlando della tratta di esseri umani, la peggiore forma di schiavitù del XXI secolo, un crimine contro l’umanità, una vergogna per la nostra società che si dice civilizzata. Quello delle nuove forme di schiavitù è un dramma umano e sociale che Francesco avverte in modo  talmente intenso da invitare tutta la Chiesa a celebrare ogni anno, in occasione della festività di Santa Giuseppina  Bakhita (8 febbraio), una giornata di preghiera e di riflessione contro tutte le forme moderne di schiavitù. La prima giornata è stata celebrata lo scorso anno. La seconda giornata cade quest’anno lunedì. La scelta dell’8 febbraio coincide con il giorno della morte (avvenuta nel 1947) di Giuseppina Bakhita, ragazza del Sudan rapita e venduta da crudeli schiavisti, convertitasi al cristianesimo, diventata religiosa tra le Figlie di Santa maddalena di Canossa e canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2000. Obiettivo della giornata è creare maggiore consapevolezza del fenomeno e riflettere sulla situazione globale di violenza e ingiustizia che colpisce tante persone, che non hanno voce, non contano, non sono nessuno: sono semplicemente merce sulla quale esercitare gli attributi del diritto di proprietà. Al contempo la giornata di preghiera e riflessione si propone di invitare le diverse espressioni della comunità cristiana a denunciare, contrastare e prevenire questo terribile flagello, contribuendo a sostenere le vittime”.

A promuovere l’iniziativa, Migrantes, Commissione Giustizia e pace, Caritas, Liberazione e Speranza, Usmi (Unione Superiori Maggiori d’Italia) e Cism (Conferenza italiana Superiori Maggiori).

mo.c.


NOVARA – Seconda edizione, lunedì 8 febbraio, della veglia di preghiera e di riflessione contro la tratta di persone. 

L’iniziativa si terrà a partire dalle 20,30, nella chiesa parrocchiale di S. Agabio, in piazza Monsignor Brustia.

“Da quando è vescovo di Roma, papa Francesco ne ha parlato numerosissime volte, in diversi contesti – spiegano gli organizzatori - E’ un tema che gli sta straordinariamente a cuore. Stiamo parlando della tratta di esseri umani, la peggiore forma di schiavitù del XXI secolo, un crimine contro l’umanità, una vergogna per la nostra società che si dice civilizzata. Quello delle nuove forme di schiavitù è un dramma umano e sociale che Francesco avverte in modo  talmente intenso da invitare tutta la Chiesa a celebrare ogni anno, in occasione della festività di Santa Giuseppina  Bakhita (8 febbraio), una giornata di preghiera e di riflessione contro tutte le forme moderne di schiavitù. La prima giornata è stata celebrata lo scorso anno. La seconda giornata cade quest’anno lunedì. La scelta dell’8 febbraio coincide con il giorno della morte (avvenuta nel 1947) di Giuseppina Bakhita, ragazza del Sudan rapita e venduta da crudeli schiavisti, convertitasi al cristianesimo, diventata religiosa tra le Figlie di Santa maddalena di Canossa e canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2000. Obiettivo della giornata è creare maggiore consapevolezza del fenomeno e riflettere sulla situazione globale di violenza e ingiustizia che colpisce tante persone, che non hanno voce, non contano, non sono nessuno: sono semplicemente merce sulla quale esercitare gli attributi del diritto di proprietà. Al contempo la giornata di preghiera e riflessione si propone di invitare le diverse espressioni della comunità cristiana a denunciare, contrastare e prevenire questo terribile flagello, contribuendo a sostenere le vittime”.

A promuovere l’iniziativa, Migrantes, Commissione Giustizia e pace, Caritas, Liberazione e Speranza, Usmi (Unione Superiori Maggiori d’Italia) e Cism (Conferenza italiana Superiori Maggiori).

mo.c.


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