A Novara un progetto innovativo per combattere la dipendenza da fumo

A Novara un progetto innovativo per combattere la dipendenza da fumo
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NOVARA - Al pronto soccorso di Novara sarà testato un progetto per combattere il fumo che potrebbe essere presto usato in tutta Italia. Ideato da un team dell’Università del Piemonte Orientale e patrocinato dal Comune, il protocollo “Pronto… a smettere” è stato finanziato interamente da Lilt e sarà “provato sul campo” da gennaio a giugno 2017. L’idea è semplice: fornire un primo counseling ai fumatori  direttamente in Pronto Soccorso e dare una corsia preferenziale ai servizi sul territorio ai più motivati ad abbandonare la sigaretta. 

“Il progetto rientra appieno nella nostra mission di prevenzione” sottolinea la presidente di Lilt Novara, Giuseppina Gambaro. “Abbiamo pensato al Pronto Soccorso come luogo ideale – spiega il professor Fabrizio Faggiano, responsabile scientifico del progetto – perché in quel momento le persone sono maggiormente disposte a fare qualcosa per migliorare il proprio stato di salute”. La dipendenza dal tabacco, infatti, resta una minaccia grave per la salute pubblica: “Solo nel Novarese muoiono 400 persone l’anno per patologie correlate al fumo” evidenzia Liborio Martino Cammarata, direttore del Dipartimento Patologia delle Dipendenze dell’Asl. “Ed infarto, tumori e malattie croniche polmonari legati alle sigarette sono all’ordine del giorno tra le patologie prese in carico dal Pronto Soccorso” precisa Gian Carlo Avanzi, direttore di Medicina e Chirurgia d’Urgenza del Maggiore.

l.pa.

Vuoi saperne di più? Leggi il Corriere di Novara di giovedì 15 dicembre 

NOVARA - Al pronto soccorso di Novara sarà testato un progetto per combattere il fumo che potrebbe essere presto usato in tutta Italia. Ideato da un team dell’Università del Piemonte Orientale e patrocinato dal Comune, il protocollo “Pronto… a smettere” è stato finanziato interamente da Lilt e sarà “provato sul campo” da gennaio a giugno 2017. L’idea è semplice: fornire un primo counseling ai fumatori  direttamente in Pronto Soccorso e dare una corsia preferenziale ai servizi sul territorio ai più motivati ad abbandonare la sigaretta. 

“Il progetto rientra appieno nella nostra mission di prevenzione” sottolinea la presidente di Lilt Novara, Giuseppina Gambaro. “Abbiamo pensato al Pronto Soccorso come luogo ideale – spiega il professor Fabrizio Faggiano, responsabile scientifico del progetto – perché in quel momento le persone sono maggiormente disposte a fare qualcosa per migliorare il proprio stato di salute”. La dipendenza dal tabacco, infatti, resta una minaccia grave per la salute pubblica: “Solo nel Novarese muoiono 400 persone l’anno per patologie correlate al fumo” evidenzia Liborio Martino Cammarata, direttore del Dipartimento Patologia delle Dipendenze dell’Asl. “Ed infarto, tumori e malattie croniche polmonari legati alle sigarette sono all’ordine del giorno tra le patologie prese in carico dal Pronto Soccorso” precisa Gian Carlo Avanzi, direttore di Medicina e Chirurgia d’Urgenza del Maggiore.

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