A primavera finalmente pronta la nuova A4

A primavera finalmente pronta la nuova A4
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Un esempio di perfetta, efficiente, impeccabile sinergia pubblico-privato? Gli aumenti dei pedaggi autostradali. Puntualissimo, ogni anno, il 31 dicembre, arriva l’ok del competente Ministero, e quindi nelle sedi delle varie concessionarie si può stappare lo champagne, appunto non solo per brindare a San Silvestro. Chi più, chi meno, ognuno porta a casa incrementi delle tariffe, e fra coloro che di certo non rimangono mai delusi ci sono quelli della Satap, ovvero la spa del Gruppo Gavio che gestisce l’A4 Torino-Milano.
Ebbene, dal 2009 a oggi gli aumenti sono stati di oltre il 60%, compreso l’ultimo, scattato il 1° gennaio scorso, del 4,7% (da 14,90 euro a 15,60)  fra i due capoluoghi, e del  +5,3% (da 5,70 a 6 euro) fra Novara e Milano.
Niente male, vero? Come ricordato da Confartigianato trasporti Piemonte, nel 2010 i rincari della A4 avevano superato il 15%, nel 2011 sfioravano il 12%, nel 2012 si attestavano a oltre il 6%, nel 2013 l’aumento fu del 3%, nel 2014 del 5,27%, nel 2015 dell’1,5 e via di questo passo. Ad ogni rincaro valanghe di proteste, ma sempre del tutto inutili, perché - questo il ritornello - è tutto in regola, è tutto previsto dal dl taldeitali etc etc., perchè «i pedaggi aumentano proporzionalmente agli investimenti… e sono legati non solo agli investimenti bensì anche alla manutenzione e alla durata della concessione». Cioè, par di capire, se ti aggiusto l’autostrada e te la tengo in condizioni decenti, paghi tu, caro automobilista. Davvero curioso, ma tant’è.
A proposito di cantieri e lavori (infiniti): la primavera dovrebbe portare buone notizie, ovvero fra Novara Ovest e Milano si dovrebbe finalmente avere campo libero. Salvo colpi di scena, chiuderanno gli ultimi due cantieri, e la “nuova” autostrada sarà pronta, come a metà 2016 ci avevano anticipato i vertici della Satap.
Paolo Viviani

Un esempio di perfetta, efficiente, impeccabile sinergia pubblico-privato? Gli aumenti dei pedaggi autostradali. Puntualissimo, ogni anno, il 31 dicembre, arriva l’ok del competente Ministero, e quindi nelle sedi delle varie concessionarie si può stappare lo champagne, appunto non solo per brindare a San Silvestro. Chi più, chi meno, ognuno porta a casa incrementi delle tariffe, e fra coloro che di certo non rimangono mai delusi ci sono quelli della Satap, ovvero la spa del Gruppo Gavio che gestisce l’A4 Torino-Milano.
Ebbene, dal 2009 a oggi gli aumenti sono stati di oltre il 60%, compreso l’ultimo, scattato il 1° gennaio scorso, del 4,7% (da 14,90 euro a 15,60)  fra i due capoluoghi, e del  +5,3% (da 5,70 a 6 euro) fra Novara e Milano.
Niente male, vero? Come ricordato da Confartigianato trasporti Piemonte, nel 2010 i rincari della A4 avevano superato il 15%, nel 2011 sfioravano il 12%, nel 2012 si attestavano a oltre il 6%, nel 2013 l’aumento fu del 3%, nel 2014 del 5,27%, nel 2015 dell’1,5 e via di questo passo. Ad ogni rincaro valanghe di proteste, ma sempre del tutto inutili, perché - questo il ritornello - è tutto in regola, è tutto previsto dal dl taldeitali etc etc., perchè «i pedaggi aumentano proporzionalmente agli investimenti… e sono legati non solo agli investimenti bensì anche alla manutenzione e alla durata della concessione». Cioè, par di capire, se ti aggiusto l’autostrada e te la tengo in condizioni decenti, paghi tu, caro automobilista. Davvero curioso, ma tant’è.
A proposito di cantieri e lavori (infiniti): la primavera dovrebbe portare buone notizie, ovvero fra Novara Ovest e Milano si dovrebbe finalmente avere campo libero. Salvo colpi di scena, chiuderanno gli ultimi due cantieri, e la “nuova” autostrada sarà pronta, come a metà 2016 ci avevano anticipato i vertici della Satap.
Paolo Viviani

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