Agognate: l’area logistica agli inglesi

Agognate: l’area logistica agli inglesi
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NOVARA – Nuova puntata della vicenda dei terreni di Agognate interessati da una trasformazione da uso agricolo a industriale. Ieri mattina “ReteTerraNovara” associazione ambientalista ha infatti indetto una conferenza stampa sugli ultimi sviluppi della vicenda: Alberto Pacelli ha introdotto l’argomento citando la novità emersa nei giorni scorsi: «Abbiamo letto su quotidiani nazionali la notizia che “Vailog” (la società titolare del progetto delle aree industriali ad Agognate) entro fine giugno firmerà la vendita del 90% della propria attività a “Segro”, gruppo britannico che si occupa di immobili e logistica. La società inglese ha reso pubblico un comunicato che in un passaggio parla di un milione di metri quadrati con sviluppo logistico nei prossimi cinque anni, situati vicino a Milano. Novara non viene menzionata ma sembra evidente si tratti di Agognate. I numeri coincidono. Al di là dell’operazione, colpisce il silenzio da parte dell’amministrazione comunale. Dopo il tanto discutere ora nessuno dice nulla».
Il progetto iniziale comprendeva un milione e 200 mila metri quadrati scesi poi a 600.906 (232.298 coperti) dopo la campagna di opposizione delle associazioni ambientaliste, tra cui appunto “ReteTerraNovara”.
L’accordo con l’amministrazione comunale di Novara prevede una destinazione industriale attualmente ancora agricola, dopo il passaggio in consiglio comunale.
A seguito della vendita dell’attività da parte di Vailog, Pacelli pone tre quesiti al sindaco Andrea Ballarè: «Vailog l’ha informato della trattativa in corso ? Ha comunicato al primo cittadino che l’accordo era stato firmato? Se sì, perchè il sindaco non si è sentito in dovere di informare il consiglio comunale, magari tramite i capigruppo, di quanto stava avvenendo?».
Durante la conferenza Pacelli ha ricordato anche come la raccolta di firme da parte di ReteTerra sia arrivata quasi a quota 5000 e che prosegue con banchetti sabato e domenica sul piazzale della Madonna Pellegrina.
In merito a quanto dichiarato da Pacelli dal Comune di Novara un “no comment”: «Non commentiamo una situazione privata tra due società».

Massimo Delzoppo

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 4 giugno 2015

NOVARA – Nuova puntata della vicenda dei terreni di Agognate interessati da una trasformazione da uso agricolo a industriale. Ieri mattina “ReteTerraNovara” associazione ambientalista ha infatti indetto una conferenza stampa sugli ultimi sviluppi della vicenda: Alberto Pacelli ha introdotto l’argomento citando la novità emersa nei giorni scorsi: «Abbiamo letto su quotidiani nazionali la notizia che “Vailog” (la società titolare del progetto delle aree industriali ad Agognate) entro fine giugno firmerà la vendita del 90% della propria attività a “Segro”, gruppo britannico che si occupa di immobili e logistica. La società inglese ha reso pubblico un comunicato che in un passaggio parla di un milione di metri quadrati con sviluppo logistico nei prossimi cinque anni, situati vicino a Milano. Novara non viene menzionata ma sembra evidente si tratti di Agognate. I numeri coincidono. Al di là dell’operazione, colpisce il silenzio da parte dell’amministrazione comunale. Dopo il tanto discutere ora nessuno dice nulla».
Il progetto iniziale comprendeva un milione e 200 mila metri quadrati scesi poi a 600.906 (232.298 coperti) dopo la campagna di opposizione delle associazioni ambientaliste, tra cui appunto “ReteTerraNovara”.
L’accordo con l’amministrazione comunale di Novara prevede una destinazione industriale attualmente ancora agricola, dopo il passaggio in consiglio comunale.
A seguito della vendita dell’attività da parte di Vailog, Pacelli pone tre quesiti al sindaco Andrea Ballarè: «Vailog l’ha informato della trattativa in corso ? Ha comunicato al primo cittadino che l’accordo era stato firmato? Se sì, perchè il sindaco non si è sentito in dovere di informare il consiglio comunale, magari tramite i capigruppo, di quanto stava avvenendo?».
Durante la conferenza Pacelli ha ricordato anche come la raccolta di firme da parte di ReteTerra sia arrivata quasi a quota 5000 e che prosegue con banchetti sabato e domenica sul piazzale della Madonna Pellegrina.
In merito a quanto dichiarato da Pacelli dal Comune di Novara un “no comment”: «Non commentiamo una situazione privata tra due società».

Massimo Delzoppo

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