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“Aida”… digitale, dal palco a Sky Classica

“Aida”… digitale, dal palco a Sky Classica
Novara Pubblicazione:

MILANO - Nasce a Novara ma mette le ali per volare. Con la realtà virtuale e anche in tv. “Aida” dal palco del Teatro Coccia a Sky con Classica HD. Sono i tanti volti dell'opera che domani, venerdì 7 ottobre, alle 20.30 apre la stagione teatrale 2016-2017. Per un progetto destinato a far girare il nome di Novara e del Coccia nel mondo. Lo spettacolo sarà ripreso dalle telecamere di Classica HD e poi trasmesso in esclusiva sulla piattaforma Sky (canale 138) sabato 24 dicembre in prima serata alle 21.10: un’operazione unica, la prima nel mondo, con 8 punti di ripresa in alta definizione. Non solo: “Aida” si potrà gustare e rigustare a 360° su tablet e smartphone. Un ricco menu per la prima. E lunedì mattina a Milano presentazione alla Fondazione Portaluppi. Orgoglio e soddisfazione. A raccogliere i risultati di una tela tessuta con perizia e competenza. L’esperta tessitrice è Renata Rapetti, direttore del teatro novarese. «È il quarto anno tutto nostro: desidero ringraziare chi ci ha permesso di essere qua, senza la Fondazione della Banca Popolare di Novara e il suo presidente, l'avvocato Franco Zanetta, tutto questo non sarebbe stato possibile. I conti in rosso, un debito alto e una gestione “strana”. C'era il rischio di abbassare la clèr. Il loro sostegno, non solo economico, è stato fondamentale. Ci hanno messo stima e affetto. E grazie anche a Fondazione CRT. Hanno sostenuto un progetto importante, con "Il viaggio a Reims" per la formazione per i ragazzi e l'opera contemporanea "La paura": ora, riconoscendo il nostro lavoro, hanno deciso di entrare in maniera più incisiva con un sostegno economico che dà ossigeno e respiro. Per fare cose ancora più importanti». Vola il Coccia: «In momento di crisi - ancora Rapetti - noi facciamo quattro repliche, la generale con le scuole, la prima, lo spettacolo pomeridiano di domenica alle 16 e una recita in più, il martedì sera, alle 20.30. Lo dobbiamo a tutti, dallo staff agli artisti ai sostenitori». E Rapetti porta anche il messaggio del sindaco Alessandro Canelli, impegnato a Novara con i Mondiali di pattinaggio. Si dice "onorato che l'Amministrazione faccia parte del progetto del Coccia portato avanti con costanza e tenacia. “Aida” è particolarmente attesa dalla città: nasce dall'idea di un percorso culturale con Novara protagonista della scena nazionale e di uno scambio osmotico con Milano”. Riflettori concentrati sul palco: la produzione è sostenuta da Fondazione CRT-Cassa di Risparmio di Torino nell’ambito della stagione 2016/2017 realizzata con il contributo di Comune di Novara, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Piemonte, Fondazione Piemonte dal Vivo, Fondazione Banca Popolare di Novara e Gruppo DeAgostini. In campo ci sono anche Gruppo Ebano e Cef Publishing per il progetto “Aida 360”. Franco Zanetta: «Un amore sviscerato quello per il Coccia. Novara, città che è di confine, più lombarda che piemontese, si riunisce sotto tre segni identitari: Broletto, Cupola e Coccia. La Banca ha contribuito alla ristrutturazione del teatro e con la Fondazione aiuta nella gestione. Con slancio e soddisfazione abbiamo ottenuto risultati notevoli. Tutte le difficoltà sono state superate grazie a Renata, il suo contributo è stato fondamentale. Siamo contenti dell’arrivo di nuovi sponsor tra cui Fondazione CRT: le banche si fanno concorrenza ma sul piano degli interventi nel territorio c'è cordialità di rapporti. Oggi la gestione del Coccia è positiva per cui veleggiamo verso lidi più sereni». Con nuovi protagonisti: «Lavoriamo bene con la Fondazione del presidente Zanetta - ha detto Massimo Lapucci, segretario generale di Fondazione CRT -: interveniamo in maniera ausiliaria, con un progetto che ci piace e che è nelle nostre corde. Rappresenta una innovazione anche per le modalità: riunire teatro e televisione è un modo per avvicinare arte di varia natura con strumenti nuovi. Il teatro che esce dal teatro ha funzionato a Torino e con i giovani. Questo progetto, a cavallo tra arte e ricerca, è da portare come esempio». Conservatorio ancora protagonista con la prima del Coccia. L'anno scorso l'orchestra degli studenti in buca per "Il viaggio a Reims". Ora si replica per “Aida”. «Quando sono arrivata a Novara - ha detto Renata Rapetti - mi hanno detto che la vostra città ha uno dei migliori Conservatori in Italia. Con il suo direttore, Renato Meucci, ci siamo intesi bene, abbiamo subito capito che avremmo potuto fare grandi cose insieme. Il primo progetto è stato con "Il viaggio” di Rossini. Si ripete ora con “Aida”: gli sono studenti affiancati dagli insegnanti con la direzione di Matteo Beltrami, che è anche direttore musicale del coccia. Fondamentale il suo apporto e quello di Renato Bonajuto nella formazione del cast sempre di alto livello». Cast presente a Milano. Anche a loro vanno gli applausi.Eleonora GroppettiNella foto, la protagonista Alexandra Zabala (in una immagine di Stefano Cerri).

MILANO - Nasce a Novara ma mette le ali per volare. Con la realtà virtuale e anche in tv. “Aida” dal palco del Teatro Coccia a Sky con Classica HD. Sono i tanti volti dell'opera che domani, venerdì 7 ottobre, alle 20.30 apre la stagione teatrale 2016-2017. Per un progetto destinato a far girare il nome di Novara e del Coccia nel mondo. Lo spettacolo sarà ripreso dalle telecamere di Classica HD e poi trasmesso in esclusiva sulla piattaforma Sky (canale 138) sabato 24 dicembre in prima serata alle 21.10: un’operazione unica, la prima nel mondo, con 8 punti di ripresa in alta definizione. Non solo: “Aida” si potrà gustare e rigustare a 360° su tablet e smartphone. Un ricco menu per la prima. E lunedì mattina a Milano presentazione alla Fondazione Portaluppi. Orgoglio e soddisfazione. A raccogliere i risultati di una tela tessuta con perizia e competenza. L’esperta tessitrice è Renata Rapetti, direttore del teatro novarese. «È il quarto anno tutto nostro: desidero ringraziare chi ci ha permesso di essere qua, senza la Fondazione della Banca Popolare di Novara e il suo presidente, l'avvocato Franco Zanetta, tutto questo non sarebbe stato possibile. I conti in rosso, un debito alto e una gestione “strana”. C'era il rischio di abbassare la clèr. Il loro sostegno, non solo economico, è stato fondamentale. Ci hanno messo stima e affetto. E grazie anche a Fondazione CRT. Hanno sostenuto un progetto importante, con "Il viaggio a Reims" per la formazione per i ragazzi e l'opera contemporanea "La paura": ora, riconoscendo il nostro lavoro, hanno deciso di entrare in maniera più incisiva con un sostegno economico che dà ossigeno e respiro. Per fare cose ancora più importanti». Vola il Coccia: «In momento di crisi - ancora Rapetti - noi facciamo quattro repliche, la generale con le scuole, la prima, lo spettacolo pomeridiano di domenica alle 16 e una recita in più, il martedì sera, alle 20.30. Lo dobbiamo a tutti, dallo staff agli artisti ai sostenitori». E Rapetti porta anche il messaggio del sindaco Alessandro Canelli, impegnato a Novara con i Mondiali di pattinaggio. Si dice "onorato che l'Amministrazione faccia parte del progetto del Coccia portato avanti con costanza e tenacia. “Aida” è particolarmente attesa dalla città: nasce dall'idea di un percorso culturale con Novara protagonista della scena nazionale e di uno scambio osmotico con Milano”. Riflettori concentrati sul palco: la produzione è sostenuta da Fondazione CRT-Cassa di Risparmio di Torino nell’ambito della stagione 2016/2017 realizzata con il contributo di Comune di Novara, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Piemonte, Fondazione Piemonte dal Vivo, Fondazione Banca Popolare di Novara e Gruppo DeAgostini. In campo ci sono anche Gruppo Ebano e Cef Publishing per il progetto “Aida 360”. Franco Zanetta: «Un amore sviscerato quello per il Coccia. Novara, città che è di confine, più lombarda che piemontese, si riunisce sotto tre segni identitari: Broletto, Cupola e Coccia. La Banca ha contribuito alla ristrutturazione del teatro e con la Fondazione aiuta nella gestione. Con slancio e soddisfazione abbiamo ottenuto risultati notevoli. Tutte le difficoltà sono state superate grazie a Renata, il suo contributo è stato fondamentale. Siamo contenti dell’arrivo di nuovi sponsor tra cui Fondazione CRT: le banche si fanno concorrenza ma sul piano degli interventi nel territorio c'è cordialità di rapporti. Oggi la gestione del Coccia è positiva per cui veleggiamo verso lidi più sereni». Con nuovi protagonisti: «Lavoriamo bene con la Fondazione del presidente Zanetta - ha detto Massimo Lapucci, segretario generale di Fondazione CRT -: interveniamo in maniera ausiliaria, con un progetto che ci piace e che è nelle nostre corde. Rappresenta una innovazione anche per le modalità: riunire teatro e televisione è un modo per avvicinare arte di varia natura con strumenti nuovi. Il teatro che esce dal teatro ha funzionato a Torino e con i giovani. Questo progetto, a cavallo tra arte e ricerca, è da portare come esempio». Conservatorio ancora protagonista con la prima del Coccia. L'anno scorso l'orchestra degli studenti in buca per "Il viaggio a Reims". Ora si replica per “Aida”. «Quando sono arrivata a Novara - ha detto Renata Rapetti - mi hanno detto che la vostra città ha uno dei migliori Conservatori in Italia. Con il suo direttore, Renato Meucci, ci siamo intesi bene, abbiamo subito capito che avremmo potuto fare grandi cose insieme. Il primo progetto è stato con "Il viaggio” di Rossini. Si ripete ora con “Aida”: gli sono studenti affiancati dagli insegnanti con la direzione di Matteo Beltrami, che è anche direttore musicale del coccia. Fondamentale il suo apporto e quello di Renato Bonajuto nella formazione del cast sempre di alto livello». Cast presente a Milano. Anche a loro vanno gli applausi.

Eleonora Groppetti

Nella foto, la protagonista Alexandra Zabala (in una immagine di Stefano Cerri).

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