All’Arma dei Carabinieri il premio “Città sicura”
NOVARA - Quando, giovedì sera a conclusione del meeting del Lions Club Novara Ticino che aveva appena consegnato l’annuale riconoscimento “Città Sicura” riservato ai Corpi di Polizia impegnati sul territorio novarese e quest’anno assegnato ai Carabinieri, è stato dato spazio alle domande, un solo socio si è alzato e, a nome di tutti, ha detto al comandante provinciale Giovanni Spirito: «Grazie, grazie di cuore per tutto quello che ogni giorno fate, 24 ore su 24, con professionalità, dedizione e cuore». Detto questo detto tutto.
Meglio non si poteva festeggiare il decennale del premio, ospitato quest’anno dal Circolo ufficiali dell’Aeronautica militare a Veveri, con il colonnello Palmieri a fare gli onori di casa, presenti i rappresentanti delle altre Forze dell’ordine, oltre al prefetto Castaldo e al sindaco Ballarè. Ma ovviamente i veri protagonisti della serata sono stati premianti e premiati: a consegnare il prestigioso riconoscimento, a nome del Lions, il presidente Emilio Mello, mentre a fianco del colonnello Spirito c’erano il capitano Mele e il luogotenente Petralia e spiritualmente tutti i carabinieri che «operano con grandissima professionalità nella tutela del territorio e della popolazione».
Ha aperto la serata il presidente Mello, poi i saluti del sindaco Ballarè («Anch’io sono un carabiniere, o meglio, un ex carabiniere») e del prefetto Castaldo, che, in materia di sicurezza, ha voluto puntualizzare: «Il territorio non deve essere militarizzato, e io stesso mi sono opposto ai militari in strada nel Novarese: bisogna viceversa riqualificare la città sotto tutti i punti di vista, in primis quello urbanistico. Si fa sicurezza tutti insieme e in tutti i modi». Il colonnello Palmieri: «Un riconoscimento non solo al lavoro dei Carabinieri ma anche a come lo fanno, ovvero con abnegazione totale». Un breve filmato sulle molteplici attività dell’Arma, allo stesso tempo forza armata a di polizia, poi il ringraziamento del colonnello Spirito, che ha sottolineato l’aspetto “popolare” dell’Arma: «Sempre vicino alla gente, e non gente nelle nostre caserme ma noi fuori dalle caserme, fra la gente». Spicca la capillarità del Corpo: si pensi solo alla oltre 4.000 Stazioni in ogni angolo d’Italia… Poi una puntualizzazione: «In uno Stato democratico il problema sicurezza è un problema di tutti. Non si può mettere un carabiniere o un agente in ogni strada, davanti a ogni casa: serve la collaborazione di tutti».
Poi la consegna del riconoscimento, una targa e anche un assegno all’Associazione orfani dell’Arma. Il Lions, ancora una volta, ha fatto centro.
Paolo Viviani
NOVARA - Quando, giovedì sera a conclusione del meeting del Lions Club Novara Ticino che aveva appena consegnato l’annuale riconoscimento “Città Sicura” riservato ai Corpi di Polizia impegnati sul territorio novarese e quest’anno assegnato ai Carabinieri, è stato dato spazio alle domande, un solo socio si è alzato e, a nome di tutti, ha detto al comandante provinciale Giovanni Spirito: «Grazie, grazie di cuore per tutto quello che ogni giorno fate, 24 ore su 24, con professionalità, dedizione e cuore». Detto questo detto tutto.
Meglio non si poteva festeggiare il decennale del premio, ospitato quest’anno dal Circolo ufficiali dell’Aeronautica militare a Veveri, con il colonnello Palmieri a fare gli onori di casa, presenti i rappresentanti delle altre Forze dell’ordine, oltre al prefetto Castaldo e al sindaco Ballarè. Ma ovviamente i veri protagonisti della serata sono stati premianti e premiati: a consegnare il prestigioso riconoscimento, a nome del Lions, il presidente Emilio Mello, mentre a fianco del colonnello Spirito c’erano il capitano Mele e il luogotenente Petralia e spiritualmente tutti i carabinieri che «operano con grandissima professionalità nella tutela del territorio e della popolazione».
Ha aperto la serata il presidente Mello, poi i saluti del sindaco Ballarè («Anch’io sono un carabiniere, o meglio, un ex carabiniere») e del prefetto Castaldo, che, in materia di sicurezza, ha voluto puntualizzare: «Il territorio non deve essere militarizzato, e io stesso mi sono opposto ai militari in strada nel Novarese: bisogna viceversa riqualificare la città sotto tutti i punti di vista, in primis quello urbanistico. Si fa sicurezza tutti insieme e in tutti i modi». Il colonnello Palmieri: «Un riconoscimento non solo al lavoro dei Carabinieri ma anche a come lo fanno, ovvero con abnegazione totale». Un breve filmato sulle molteplici attività dell’Arma, allo stesso tempo forza armata a di polizia, poi il ringraziamento del colonnello Spirito, che ha sottolineato l’aspetto “popolare” dell’Arma: «Sempre vicino alla gente, e non gente nelle nostre caserme ma noi fuori dalle caserme, fra la gente». Spicca la capillarità del Corpo: si pensi solo alla oltre 4.000 Stazioni in ogni angolo d’Italia… Poi una puntualizzazione: «In uno Stato democratico il problema sicurezza è un problema di tutti. Non si può mettere un carabiniere o un agente in ogni strada, davanti a ogni casa: serve la collaborazione di tutti».
Poi la consegna del riconoscimento, una targa e anche un assegno all’Associazione orfani dell’Arma. Il Lions, ancora una volta, ha fatto centro.
Paolo Viviani