All'ospedale Maggiore si cura (anche) con l'arte

All'ospedale Maggiore si cura (anche) con l'arte
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NOVARA - E' stata presentata ieri l'opera condivisa creata e installata nel reparto di Medicina Interna 2 dell’Azienda ospedaliero universitaria Maggiore della Carità diretto dal dottor Mauro Campanini. Si tratta di un'innovativa iniziativa di “Terapeutica Artistica”, frutto del progetto di tesi di laurea specialistica di Francesca Leone in “Teoria e pratica della tecnica artistica” all’Accademia d’arte Brera di Milano, dal titolo “Trame interiori”. La dottoressa Leone ha in pratica condotto, da inizio marzo a fine maggio, un laboratorio che ha coinvolto i pazienti del reparto, i parenti ed anche gli operatori sanitari nella realizzazione di un’opera ora installata nella sala d’aspetto. Con lei hanno collaborato quattro tirocinanti dell’Accademia di Brera. Il tutto con il supporto e la supervisione della dottoressa Silvia Beltrami, della Psicologia clinica dell’ospedale.

“Si tratta di un’iniziativa molto importante – ha detto Mario Minola, direttore del Maggiore – è il primo intervento di questo tipo in un reparto di degenza. Lo scopo è umanizzare la permanenza in ospedale dei pazienti e allo stesso tempo rendere più accogliente l’ambiente. E’ stato provato che iniziative simili possono migliorare anche di molto l’esito della terapia. Ed è solo la prima tappa di un percorso che è destinato a svilupparsi”.

Valentina Sarmenghi 

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 27 luglio 2017 


NOVARA - E' stata presentata ieri l'opera condivisa creata e installata nel reparto di Medicina Interna 2 dell’Azienda ospedaliero universitaria Maggiore della Carità diretto dal dottor Mauro Campanini. Si tratta di un'innovativa iniziativa di “Terapeutica Artistica”, frutto del progetto di tesi di laurea specialistica di Francesca Leone in “Teoria e pratica della tecnica artistica” all’Accademia d’arte Brera di Milano, dal titolo “Trame interiori”. La dottoressa Leone ha in pratica condotto, da inizio marzo a fine maggio, un laboratorio che ha coinvolto i pazienti del reparto, i parenti ed anche gli operatori sanitari nella realizzazione di un’opera ora installata nella sala d’aspetto. Con lei hanno collaborato quattro tirocinanti dell’Accademia di Brera. Il tutto con il supporto e la supervisione della dottoressa Silvia Beltrami, della Psicologia clinica dell’ospedale.

“Si tratta di un’iniziativa molto importante – ha detto Mario Minola, direttore del Maggiore – è il primo intervento di questo tipo in un reparto di degenza. Lo scopo è umanizzare la permanenza in ospedale dei pazienti e allo stesso tempo rendere più accogliente l’ambiente. E’ stato provato che iniziative simili possono migliorare anche di molto l’esito della terapia. Ed è solo la prima tappa di un percorso che è destinato a svilupparsi”.

Valentina Sarmenghi 

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