"Anche il bullismo è una forma di guerra"

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BORGOMANERO - Grande partecipazione domenica a Borgomanero alle celebrazioni del IV Novembre, giornata dedicata alle Forze Armate e al 98° anniversario della fine della prima Guerra Mondiale. Alla presenza delle massime autorità cittadine, di una folta rappresentanza delle associazioni combattentistiche e d’

BORGOMANERO - Grande partecipazione domenica a Borgomanero alle celebrazioni del IV Novembre, giornata dedicata alle Forze Armate e al 98° anniversario della fine della prima Guerra Mondiale. Alla presenza delle massime autorità cittadine, di una folta rappresentanza delle associazioni combattentistiche e d’Arma, dei Volontari della Croce Rossa , dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) e di numerose scolaresche, alle 10 nella Collegiata di San Bartolomeo il prevosto don Piero Cerutti ha ricordato all’omelia quanti sacrificarono la loro vita per patria. Rivolgendosi ai tanti giovani presenti li ha ammoniti sui rischi “di guerra” che le nuove generazioni incorrono nella società contemporanea. “Anche il bullismo – ha detto loro – è una forma di guerra”. Al termine della messa, resa ancora più solenne dall’esecuzione di brani tratti dal repertorio classico eseguiti dagli studenti della Scuola media “Piero Gobetti”, preceduto dalla Banda musicale di Cavaglio d’Agogna si è formato un corteo che ha raggiunto il monumento dei Caduti di piazza Marazza per la deposizione di una corona di fiori al monumento, eretto nel 1922, a ricordo del “Milite ignoto”. Il Sindaco Anna Tinivella ha tra l’altro detto : “Siamo qui per ricordare e per non rendere vano il sacrificio delle persone che sono morte. Anche i giorni sono velati di tristezza. Oggi piangiamo per i terribili eventi sismici del centro Italia, nella consapevolezza che ogni giorno si fanno più forti le difficoltà di categorie sociali come gli anziani, i senza lavoro, i disabili, le donne, le famiglie, mentre sulle nostre coste sbarcano migliaia di profughi e nei nostri mari muoiono migliaia di uomini, donne, bambini. Oggi celebriamo anche l'Unità dell’Italia, che va considerata come un elemento di estrema e irrinunciabile concretezza, che ci esorta ad avere come obiettivo dell’agire politico ed istituzionale gli interessi superiori, le urgenze di tutti, le necessità cui dare risposta. Unità dell’Italia significa salvaguardia della cultura, della storia, delle tradizioni, del sentire diffuso e condiviso di quei valori che sono diventati patrimonio comune, base della nostra identità nazionale”. Le ha fatto eco il Sindaco Junior Camilla Terrini recentemente eletta alla guida del Consiglio comunale dei ragazzi: “Oggi – ha detto – siamo qui riuniti per ricordare i caduti della Grande Guerra e per rinnovare il desiderio di pace e libertà. Ma perché ricordarli ? Per evitare di cadere negli stessi errori e nello stesso orrore della guerra. Occorre lavorare per non disperdere quello ciò che è stato costruito: la pace e la libertà. Per farlo è necessario parlare, leggere, pensare ma soprattutto ricordare”. La mattinata si è conclusa con i canti della prima guerra mondiale proposti dagli alunni della “Gobetti”. Nelle foto, di Panizza, alcune immagini della manifestazione.

Carlo Panizza

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