Anche la Bassa Valsesia piange Moira Orfei
GRIGNASCO – Ha lasciato tristezza e commozione anche a Grignasco la notizia della morte a Brescia di Moira Orfei, la Regina del circo italiana come veniva spesso chiamata. Con il paese della Bassa Valsesia, infatti, la famiglia circense aveva instaurato un rapporto speciale negli ultimi anni. A partire dal primo spettacolo del 2010 che aveva riscosso un ottimo successo di pubblico. Poi il ritorno nella primavera di quest’anno, quando il tendone fece tappa anche a Romagnano Sesia.
Nessuno si aspettava che l’apparizione di giugno, con il consueto giro di pista sul Maggiolone, sarebbe stata l’ultima volta in Bassa Valsesia per Moira. Soprattutto gli amici più stretti che la famiglia aveva trovato in paese. Enrico Mora del caffè torteria Saint Honorè aveva sentito solo pochi giorni fa il figlio Stefano. “Già a giugno di quest’anno quando il circo era stato qui mi era apparsa più affaticata del solito ma nessuno si aspettava una morte così improvvisa” racconta. Quando il tendone faceva tappa in paese Enrico era solito offrire agli Orfei una torta a nome della comunità, entrando nella fam
GRIGNASCO – Ha lasciato tristezza e commozione anche a Grignasco la notizia della morte a Brescia di Moira Orfei, la Regina del circo italiana come veniva spesso chiamata. Con il paese della Bassa Valsesia, infatti, la famiglia circense aveva instaurato un rapporto speciale negli ultimi anni. A partire dal primo spettacolo del 2010 che aveva riscosso un ottimo successo di pubblico. Poi il ritorno nella primavera di quest’anno, quando il tendone fece tappa anche a Romagnano Sesia.
Nessuno si aspettava che l’apparizione di giugno, con il consueto giro di pista sul Maggiolone, sarebbe stata l’ultima volta in Bassa Valsesia per Moira. Soprattutto gli amici più stretti che la famiglia aveva trovato in paese. Enrico Mora del caffè torteria Saint Honorè aveva sentito solo pochi giorni fa il figlio Stefano. “Già a giugno di quest’anno quando il circo era stato qui mi era apparsa più affaticata del solito ma nessuno si aspettava una morte così improvvisa” racconta. Quando il tendone faceva tappa in paese Enrico era solito offrire agli Orfei una torta a nome della comunità, entrando nella famosa casa viaggiante di Moira. “Un personaggio unico dalla simpatia rara – racconta – Era un piacere ascoltarla, soprattutto quando raccontava il suo passato a contatto con i grandi divi del cinema, sempre con ironia e grande umiltà. Mi colpiva anche la sua fobia del vivere in una vera abitazione: descriveva la grande casa di famiglia a San Donà di Piave come una prigione… tanto che negli ultimi anni, quando il circo si fermava per rinnovare lo spettacolo, faceva sistemare la casa mobile in giardino per poter dormire lì”.
Non c’è da stupirsi che gli Orfei abbiano legato con qualche cittadino di Gringasco. E’ il sindaco Roberto Beatrice a testimoniare la loro abitudine di vivere profondamente le realtà in cui il circo si ferma, anche solo per qualche giorno. “Quando il tendone è in paese, gli artisti fanno lavorare i negozietti e parlano volentieri con tutti – spiega – Io stesso mi sono intrattenuto a lungo con il marito di Moira, Walter Nones, e il figlio Stefano quando sono venuti a consegnare la documentazione per i permessi del circo in Comune. Sono persone gentilissime e alla mano. Ci dispiace molto per il loro lutto”.
l.pa.