Anci Piemonte: protocollo di intesa per la donazione degli organi

Anci Piemonte: protocollo di intesa per la donazione degli organi
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Federsanità Anci Piemonte, insieme ad Anci Piemonte e al Coordinamento Regionale Prelievi del Piemonte hanno sottoscritto a Torino, nella sede dell'associazione regionale dei comuni, un importante protocollo d’intesa che permetterà, senza aumento dei costi, l’implementazione dei software delle anagrafi comunali, con la possibilità di dichiarare ed eventualmente di modificare in caso di ripensamento la volontà relativa alla donazione dei propri organi dopo la morte.

L’accordo nasce nell’ambito dell’iniziativa nazionale denominata “Una scelta in Comune”, finalizzata all’attivazione delle registrazioni delle volontà dei cittadini rispetto la donazione dei propri organi dopo la morte presso gli sportelli delle anagrafi. In quest’ottica, Federsanità Anci Piemonte ha proposto un gruppo di lavoro dal quale è scaturito il protocollo d’intesa e di cui fanno parte la Regione Piemonte, il Coordinamento Regionale delle Donazioni e dei Prelievi degli organi e dei tessuti, l’ANCI regionale e l’Ordine dei Farmacisti di Torino. Tra i firmatari del documento anche Alberto Donati di Studio K srl ed Elisabetta Piccoli di Siscom Spa e Dedagroup, software house specializzate nella produzione di software e applicativi per gli enti locali che coprono circa il 50% dei comuni piemontesi.

Per il raggiungimento di questo obiettivo, il gruppo di lavoro ha predisposto un piano d’azione che mira innanzi tutto al coinvolgimento di tutti i comuni del Piemonte, attraverso l’organismo della Conferenza dei Sindaci. Per questo è già stato predisposto un calendario di incontri nei quali verrà presentato il progetto. Ma l’adesione del Comune, oltre alla formalità burocratico-amministrativa, prevede proprio l’adeguamento del software dell’anagrafe che dovrà essere predisposto per l’indicazione della volontà di scelta, la quale potrà anche essere stampata sul documento di identità all’atto del rinnovo. Le software house che gestiscono i servizi informatici dei diversi Comuni predisporranno, senza costi aggiuntivi, l’implementazione del programma dell’anagrafe comunale. Sono inoltre previsti momenti di formazione per gli operatori delle anagrafi e un’attività di sensibilizzazione e di comunicazione capillare su tutto il territorio regionale. Il protocollo prevede inoltre il coinvolgimento delle farmacie del Piemonte.

Al momento sono 99 i comuni piemontesi su 1206 che hanno già dato la loro adesione, i sistemi informatici sono già stati aggiornati e i cittadini possono già, da qualche mese, indicare sulla carta d’identità la propria volontà di donare. Tra questi alcuni importanti capoluoghi tra cui Novara e Verbania.

“L’accordo che abbiamo sottoscritto oggi rappresenta un momento di grande significato per il futuro di molte persone che attendono un trapianto per poter continuare a sperare – ha dichiarato Gian Paolo Zanetta presidente di Federsanità Anci Piemonte - la nostra federazione, che raggruppa la quasi totalità delle aziende sanitarie territoriali e ospedaliere del Piemonte, sarà un punto nodale per portare questo messaggio di umanità a tutti i cittadini della Regione”.

“Con la firma del protocollo di oggi offriamo alle amministrazioni e ai cittadini una linea d’azione comune – ha aggiunto il presidente di Anci Piemonte Andrea Ballarè – l’intento è quello di uniformare e di semplificare le procedure, offrendo al contempo un grande segnale di civiltà”.

“La dichiarazione in vita della propria posizione sulla donazione degli organi aiuta il sistema sanitario a procurare più organi per i trapianti– ha concluso Pier Paolo Donadio, direttore del Coordinamento regionale Prelievi del Piemonte -  al tempo stesso garantisce il rispetto della volontà delle persone, sollevando le famiglie in lutto dalla responsabilità della scelta in un momento difficile, nel senso della piena applicazione della legge.”            
v.s.

                          

Federsanità Anci Piemonte, insieme ad Anci Piemonte e al Coordinamento Regionale Prelievi del Piemonte hanno sottoscritto a Torino, nella sede dell'associazione regionale dei comuni, un importante protocollo d’intesa che permetterà, senza aumento dei costi, l’implementazione dei software delle anagrafi comunali, con la possibilità di dichiarare ed eventualmente di modificare in caso di ripensamento la volontà relativa alla donazione dei propri organi dopo la morte.

L’accordo nasce nell’ambito dell’iniziativa nazionale denominata “Una scelta in Comune”, finalizzata all’attivazione delle registrazioni delle volontà dei cittadini rispetto la donazione dei propri organi dopo la morte presso gli sportelli delle anagrafi. In quest’ottica, Federsanità Anci Piemonte ha proposto un gruppo di lavoro dal quale è scaturito il protocollo d’intesa e di cui fanno parte la Regione Piemonte, il Coordinamento Regionale delle Donazioni e dei Prelievi degli organi e dei tessuti, l’ANCI regionale e l’Ordine dei Farmacisti di Torino. Tra i firmatari del documento anche Alberto Donati di Studio K srl ed Elisabetta Piccoli di Siscom Spa e Dedagroup, software house specializzate nella produzione di software e applicativi per gli enti locali che coprono circa il 50% dei comuni piemontesi.

Per il raggiungimento di questo obiettivo, il gruppo di lavoro ha predisposto un piano d’azione che mira innanzi tutto al coinvolgimento di tutti i comuni del Piemonte, attraverso l’organismo della Conferenza dei Sindaci. Per questo è già stato predisposto un calendario di incontri nei quali verrà presentato il progetto. Ma l’adesione del Comune, oltre alla formalità burocratico-amministrativa, prevede proprio l’adeguamento del software dell’anagrafe che dovrà essere predisposto per l’indicazione della volontà di scelta, la quale potrà anche essere stampata sul documento di identità all’atto del rinnovo. Le software house che gestiscono i servizi informatici dei diversi Comuni predisporranno, senza costi aggiuntivi, l’implementazione del programma dell’anagrafe comunale. Sono inoltre previsti momenti di formazione per gli operatori delle anagrafi e un’attività di sensibilizzazione e di comunicazione capillare su tutto il territorio regionale. Il protocollo prevede inoltre il coinvolgimento delle farmacie del Piemonte.

Al momento sono 99 i comuni piemontesi su 1206 che hanno già dato la loro adesione, i sistemi informatici sono già stati aggiornati e i cittadini possono già, da qualche mese, indicare sulla carta d’identità la propria volontà di donare. Tra questi alcuni importanti capoluoghi tra cui Novara e Verbania.

“L’accordo che abbiamo sottoscritto oggi rappresenta un momento di grande significato per il futuro di molte persone che attendono un trapianto per poter continuare a sperare – ha dichiarato Gian Paolo Zanetta presidente di Federsanità Anci Piemonte - la nostra federazione, che raggruppa la quasi totalità delle aziende sanitarie territoriali e ospedaliere del Piemonte, sarà un punto nodale per portare questo messaggio di umanità a tutti i cittadini della Regione”.

“Con la firma del protocollo di oggi offriamo alle amministrazioni e ai cittadini una linea d’azione comune – ha aggiunto il presidente di Anci Piemonte Andrea Ballarè – l’intento è quello di uniformare e di semplificare le procedure, offrendo al contempo un grande segnale di civiltà”.

“La dichiarazione in vita della propria posizione sulla donazione degli organi aiuta il sistema sanitario a procurare più organi per i trapianti– ha concluso Pier Paolo Donadio, direttore del Coordinamento regionale Prelievi del Piemonte -  al tempo stesso garantisce il rispetto della volontà delle persone, sollevando le famiglie in lutto dalla responsabilità della scelta in un momento difficile, nel senso della piena applicazione della legge.”            
v.s.

                          

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