Antologia di Corrado Selvini alla Galleria Borgoarte

Antologia di Corrado Selvini alla Galleria Borgoarte
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Verrà inaugurata domani sabato 18 febbraio alle 18 alla Galeria Borgoarte in corso Mazzini 51 la mostra antologica “Segno e colore” del pittore novarese Corrado Selvini che potrà essere visitata sino all’11 marzo (ingresso gratuito).Selvini era nato a Meina il 29 Gennaio 1913 da Giulio e Teresa Degiuli; registrato all’anagrafe come Angelo scelse poi come nome d’arte Corrado. Trascorse tutta la vita a Meina e morì l’8 settembre 1983 nell’Ospedale di Angera (VA). Studiò a Milano al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Brera e per un puro interesse pittorico frequentò la facoltà di Architettura del Politecnico dove con Giorgio Labò studiò le opere di Antonio Sant’Elia e l’architettura organica. Visse nell’ambiente artistico milanese con Cassinari, Morlotti, Valenti, Ciliberti, Bonfante, Vaccarini, Tavernari, Vitali e Semeghi

Verrà inaugurata domani sabato 18 febbraio alle 18 alla Galleria Borgoarte in corso Mazzini 51 la mostra antologica “Segno e colore” del pittore novarese Corrado Selvini che potrà essere visitata sino all’11 marzo (ingresso gratuito).Selvini era nato a Meina il 29 Gennaio 1913 da Giulio e Teresa Degiuli; registrato all’anagrafe come Angelo scelse poi come nome d’arte Corrado. Trascorse tutta la vita a Meina e morì l’8 settembre 1983 nell’Ospedale di Angera (VA). Studiò a Milano al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Brera e per un puro interesse pittorico frequentò la facoltà di Architettura del Politecnico dove con Giorgio Labò studiò le opere di Antonio Sant’Elia e l’architettura organica. Visse nell’ambiente artistico milanese con Cassinari, Morlotti, Valenti, Ciliberti, Bonfante, Vaccarini, Tavernari, Vitali e Semeghini. Espose le sue opere solo dal 1940 al 1942 in mostre personali e collettive a Milano, Novara, Varese, Rapallo, Sestri Levante, Bergamo. Progressivamente le sue note caratteriali e gli eventi esterni lo portarono ad isolarsi per chiudersi nella abitazione/studio di Meina dove ricreò un suo mondo artistico dipingendo e soprattutto disegnando fino a gli ultimi momenti della sua vita e dove progettò di istituire un corso di preparazione per accedere al liceo artistico e soprattutto un museo delle sue opere. Lavorò nella ditta di decorazioni del padre fino al 1948 quando aprì un negozio di vernici e articoli per belle arti ad Arona, il “Colorificio Aronese”, dove non solo continuò a disegnare ma trovò l’occasione per riacquisire una vita sociale. Nel 1952 si sposò con Giannina Monti, sorella del pittore Carlo Monti di Arona, un’appassionata pianista che tuttora vive a Meina. Nel 1956 nacque la loro unica figlia, Teresa diplomata al Liceo Artistico di Busto Arsizio ma che poi scelse una professione in campo sanitario.

Carlo Panizza

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