Aperto il nuovo anno accademico dell'Università per la terza età

BORGOMANERO - Non si smette mai di apprendere. “Per tutta la vita si impone la necessità di studiare, di interrogarsi, di confrontarsi perché in tale settore non esistono traguardi ma solo tappe di un cammino senza fine”: lo ha detto il professor Giuliano Ladolfi inaugurando il 28° anno accademico dell’Università per la terza età (Unitre) promosso dal Centro Culturale Don Pietro Bernini che anche quest’anno può contare sul prezioso contributo di Rotary Club Borgomanero – Arona, Kiwanis Borgomanero e Soroptimist Alto Nov

BORGOMANERO - Non si smette mai di apprendere. “Per tutta la vita si impone la necessità di studiare, di interrogarsi, di confrontarsi perché in tale settore non esistono traguardi ma solo tappe di un cammino senza fine”: lo ha detto il professor Giuliano Ladolfi inaugurando il 28° anno accademico dell’Università per la terza età (Unitre) promosso dal Centro Culturale Don Pietro Bernini che anche quest’anno può contare sul prezioso contributo di Rotary Club Borgomanero – Arona, Kiwanis Borgomanero e Soroptimist Alto Novarese. La presentazione dei corsi e dei laboratori che si svolgeranno prevalentemente nella sala della fonoteca di Villa Marazza è avvenuta nel teatro dell’istituto salesiano “Don Bosco” ed è stata aperta dall’esibizione del Coro dell’Università per la terza età diretto nella circostanza da Roberto Cerutti che ha sostituito il papà Damiano. Ladolfi ha spiegato cosa ha portato il Centro Culturale Don Bernini ad istituire l’Unitre. “La cultura, le relazioni umane, l’amicizia e la solidarietà sono stati gli elementi fondanti. La nostra attività infatti intende radunare e motivare persone desiderose di vivere in modo degno, di lavorare su se stesse e di intrecciare relazioni proficue per valorizzare il tempo che Dio ci ha donato su questa terra”. Nella foto, di Panizza un momento della presentazione dei corsi del 28° anno accademico dell’Università per la terza età.

Carlo Panizza