Approvate le nuove sezioni statali per le scuole d'infanzia

Approvate le nuove sezioni statali per le scuole d'infanzia
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TORINO - Sono 16 le nuove sezioni statali per l’infanzia a tempo pieno autorizzate dalla Regione Piemonte, a cui si aggiunge un completamento di sezione nell’Alessandrino. E’ quanto prevede la delibera approvata ieri dalla giunta regionale, su proposta dell’assessora all’Istruzione Gianna Pentenero. In particolare per la provincia di Novara sono state autorizzate tre sezioni a tempo pieno presso le scuole dell’infanzia “Tadini” di Cameri, “Don L. Lucchini” di Borgomanero e alla scuola dell’infanzia di Oleggio Castello; nel Verbano Cusio Ossola una sezione a tempo pieno alla scuola dell’infanzia di Cambiasca; in provincia di Biella una sezione a tempo pieno alla scuola dell’infanzia di Occhieppo Inferiore. 
 “L’approvazione delle nuove sezioni – spiega l’assessore Pentenero – avviene sulla base dei criteri generali del dimensionamento scolastico, in particolare del numero di bambini iscritti alle liste d’attesa, ma anche tenendo conto di situazioni particolari, come la collocazione in un comune montano (il caso di Roccasparvera nel cuneese, ad esempio) o in un territorio marginale”.

TORINO - Sono 16 le nuove sezioni statali per l’infanzia a tempo pieno autorizzate dalla Regione Piemonte, a cui si aggiunge un completamento di sezione nell’Alessandrino. E’ quanto prevede la delibera approvata ieri dalla giunta regionale, su proposta dell’assessora all’Istruzione Gianna Pentenero. In particolare per la provincia di Novara sono state autorizzate tre sezioni a tempo pieno presso le scuole dell’infanzia “Tadini” di Cameri, “Don L. Lucchini” di Borgomanero e alla scuola dell’infanzia di Oleggio Castello; nel Verbano Cusio Ossola una sezione a tempo pieno alla scuola dell’infanzia di Cambiasca; in provincia di Biella una sezione a tempo pieno alla scuola dell’infanzia di Occhieppo Inferiore. 
 “L’approvazione delle nuove sezioni – spiega l’assessore Pentenero – avviene sulla base dei criteri generali del dimensionamento scolastico, in particolare del numero di bambini iscritti alle liste d’attesa, ma anche tenendo conto di situazioni particolari, come la collocazione in un comune montano (il caso di Roccasparvera nel cuneese, ad esempio) o in un territorio marginale”.

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