Avis, servono nuovi soci donatori

Avis, servono nuovi soci donatori
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BORGOMANERO - La flessione del numero delle donazioni di sangue che qualche settimana fa aveva allarmato i vertici della Sovracomunale Avis di Borgomanero, giustamente preoccupati a garantire il fabbisogno di sangue e di plasma all’Ospedale Ss. Trinità, è fortunatamente solo un brutto ricordo.
Che la situazione di emergenza sia rientrata lo dice il presidente della Sovracomunale Franco Cerutti (nella foto di Panizza)  che in città ricopre anche la carica di assessore alle Politiche sociali, presentando il bilancio dell’attività svolta lo scorso an

BORGOMANERO - La flessione del numero delle donazioni di sangue che qualche settimana fa aveva allarmato i vertici della Sovracomunale Avis di Borgomanero, giustamente preoccupati a garantire il fabbisogno di sangue e di plasma all’Ospedale Ss. Trinità, è fortunatamente solo un brutto ricordo.
Che la situazione di emergenza sia rientrata lo dice il presidente della Sovracomunale Franco Cerutti (nella foto di Panizza)  che in città ricopre anche la carica di assessore alle Politiche sociali, presentando il bilancio dell’attività svolta lo scorso anno dalle quindici sezioni operanti nei Comuni dell’ex Usl 54.
 Un “esercito” di 2.214 donatori (19 in meno rispetto al 2016) che complessivamente hanno effettuato 4.500 donazioni di sangue (149 in meno rispetto all’anno prima) e 597 di plasma (con un calo di 84 “sacche” rispetto al 2016). 
«Il calo annuale delle donazioni di sangue - spiega Cerutti – è pressoché riferibile a quello registrato nel solo mese di dicembre 2017 (-107 donazioni), quando l’afflusso di donatori ha subito una forte flessione, dovuta molto probabilmente al picco influenzale. Ciò nonostante, nel 2017 si è riusciti a garantire i fabbisogni del locale ospedale. La drastica riduzione delle scorte e il protrarsi dell’influenza nei primi giorni di gennaio con l’aumento delle richieste di sangue del Simt (il centro trasfusionale del Ss.Trinità, ndr) ha comportato l’emergenza verificatasi a gennaio 2018. Grazie al supporto dei giornali, dei mezzi di comunicazione a nostra disposizione e all’immediata attivazione dei nostri donatori, siamo riusciti a contenere la criticità verificatasi. Le sacche raccolte a gennaio – prosegue Cerutti –hanno comunque soddisfatto l’esigenza del Simt, che come ci ha detto il primario dottor Giovanni Camisasca, ha registrato una richiesta di sangue maggiore del 3,65 per cento rispetto al precedente gennaio 2017. L’emergenza di sangue registrata alla fine dello scorso anno – conclude il presidente della Sovracomunale – ci impone una riflessione, nella convinzione che per evitare il riverificarsi di tali criticità si debba continuare l’organizzazione di una periodica programmazione. Invito pertanto tutti i donatori attivi a prenotare le loro donazioni e tutti coloro che ancora non hanno maturato questa intima convinzione, ma che sono in buona salute, a diventare donatori».

Carlo Panizza

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