“+ braccialetti, - carcere”: iniziativa della Camera penale di Novara

“+ braccialetti, - carcere”: iniziativa della Camera penale di Novara
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NOVARA – Astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale degli avvocati penalisti dal 30 novembre a venerdì 4 dicembre. A proclamare lo sciopero, la Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane.
La protesta ha come scopo quello di proclamare il disagio dell’avvocatura penale a fronte di paventate riforme settoriali, “del tutto criticabili – spiega il presidente della Camera Penale di Novara, avvocato Fabrizio Cardinali – perché disorganiche e ‘figlie’ di spinte populistiche, la cui realizzazione, anche in materie delicate, come le impugnazioni e la prescrizione, si profila come imminente o prossima”.
Questa mattina, lunedì 30 novembre, intanto, il direttivo della Camera Penale novarese ha indetto l’iniziativa “+ braccialetti – carcere”, con l’obiettivo di denunciare la parziale applicazione della norma del codice di procedura penale introdotta per superare e prevenire il sovraffollamento delle carceri, “ma, di fatto, non operante, causa l’indisponibilità dei cosiddetti mezzi di controllo”. All’esterno di Palazzo Fossati hanno distribuito braccialetti di plastica di colore arancione, per richiamare quei braccialetti elettronici che dovrebbero essere applicati a particolari categorie di detenuti, così da consentire la loro scarcerazione in cambio dell’adozione della misura cautelare dei domiciliari. Un braccialetto è stato consegnato a tutti coloro che entravano e uscivano dal Tribunale o che passavano in zona. Uno è stato consegnato anche al presidente dell’Ordine degli avvocati, avvocato Remigio Belcredi, come anche al presidente della sezione penale del Tribunale, dottoressa Fabrizia Pironti di Campagna.

mo.c.

NOVARA – Astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale degli avvocati penalisti dal 30 novembre a venerdì 4 dicembre. A proclamare lo sciopero, la Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane.
La protesta ha come scopo quello di proclamare il disagio dell’avvocatura penale a fronte di paventate riforme settoriali, “del tutto criticabili – spiega il presidente della Camera Penale di Novara, avvocato Fabrizio Cardinali – perché disorganiche e ‘figlie’ di spinte populistiche, la cui realizzazione, anche in materie delicate, come le impugnazioni e la prescrizione, si profila come imminente o prossima”.
Questa mattina, lunedì 30 novembre, intanto, il direttivo della Camera Penale novarese ha indetto l’iniziativa “+ braccialetti – carcere”, con l’obiettivo di denunciare la parziale applicazione della norma del codice di procedura penale introdotta per superare e prevenire il sovraffollamento delle carceri, “ma, di fatto, non operante, causa l’indisponibilità dei cosiddetti mezzi di controllo”. All’esterno di Palazzo Fossati hanno distribuito braccialetti di plastica di colore arancione, per richiamare quei braccialetti elettronici che dovrebbero essere applicati a particolari categorie di detenuti, così da consentire la loro scarcerazione in cambio dell’adozione della misura cautelare dei domiciliari. Un braccialetto è stato consegnato a tutti coloro che entravano e uscivano dal Tribunale o che passavano in zona. Uno è stato consegnato anche al presidente dell’Ordine degli avvocati, avvocato Remigio Belcredi, come anche al presidente della sezione penale del Tribunale, dottoressa Fabrizia Pironti di Campagna.

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