Buona presenza alla giornata del Volontario Avo 2015

Buona presenza alla giornata del Volontario Avo 2015
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NOVARA – Buona partecipazione, all’hotel La Bussola di via Boggiani per la Giornata del Volontario Avo, edizione 2015, momento di incontro e confronto tra i tanti angeli dal camice azzurro, che prestano servizio in strutture ospedaliere e case di riposo di Novara e dell’hinterland, accanto ai malati.
Presenti volontari giovani e meno giovani. Da qualche tempo, infatti, esiste anche il gruppo Avo giovani, che raduna volontari tra i 18 e i 39 anni. Tra il pubblico anche don Fausto Cossalter, vicario generale della Diocesi di Novara. E Lalla Asei Ceschino Petri, storica volontaria dell’Avo e a lungo anche presidente dell’associazione, nonché Novarese dell’Anno in passato.
A introdurre la giornata, il presidente Vittorio Pernechele, che ha ricordato la crescita dell’associazione in tutti questi anni. L’Avo a Novara è nata, infatti, oltre 30 anni fa, nel 1980. «In questi anni – ha spiegato – siamo cresciuti molto e abbiamo anche esteso il nostro impegno. Non più solo nei reparti degli ospedali, ma anche nelle case di riposo. Ora abbiamo tra noi anche un gruppo giovanile, che invito a seguire con attenzione. Hanno freschezza, idee, progetti. Insieme potremo proseguire nella nostra attività e realizzare nuovi eventi, nuovi progetti. Con loro porteremo molte innovazioni». E’ poi intervenuto il vicepresidente, Carmine Di Maio, che ha trattato il tema “Ruolo del volontario: quale futuro”, delineando le linee guida per i prossimi anni. Altra relazione importante e molto seguita, quella di Patrizia Martinoli, responsabile del Servizio sociale dell’ospedale, con “Collaborazione e sussidiarietà nel sociale: condivisione e reciprocità”. «Grazie – ha detto, rivolgendosi ai volontari – per esserci sempre in ospedale e per avermi aiutato nelle attività. Ognuno ha dato il massimo per dare il miglior servizio a chi afferisce in ospedale. Il volontario, il volontariato è sempre più fondamentale per il sociale, per andare avanti. Collaborazione è la parola d’ordine». Spazio poi all’intervento della consigliera e addetta stampa e comunicazione, Danila Finzi, con “Riflessioni sul Convegno Nazionale di Montesilvano per i 40 anni di Avo”. A chiudere gli interventi, prima del pranzo sociale, monsignor Cossalter, con il tema “Il valore aggiunto del volontariato in corsia e nella società”.

mo.c.

NOVARA – Buona partecipazione, all’hotel La Bussola di via Boggiani per la Giornata del Volontario Avo, edizione 2015, momento di incontro e confronto tra i tanti angeli dal camice azzurro, che prestano servizio in strutture ospedaliere e case di riposo di Novara e dell’hinterland, accanto ai malati.
Presenti volontari giovani e meno giovani. Da qualche tempo, infatti, esiste anche il gruppo Avo giovani, che raduna volontari tra i 18 e i 39 anni. Tra il pubblico anche don Fausto Cossalter, vicario generale della Diocesi di Novara. E Lalla Asei Ceschino Petri, storica volontaria dell’Avo e a lungo anche presidente dell’associazione, nonché Novarese dell’Anno in passato.
A introdurre la giornata, il presidente Vittorio Pernechele, che ha ricordato la crescita dell’associazione in tutti questi anni. L’Avo a Novara è nata, infatti, oltre 30 anni fa, nel 1980. «In questi anni – ha spiegato – siamo cresciuti molto e abbiamo anche esteso il nostro impegno. Non più solo nei reparti degli ospedali, ma anche nelle case di riposo. Ora abbiamo tra noi anche un gruppo giovanile, che invito a seguire con attenzione. Hanno freschezza, idee, progetti. Insieme potremo proseguire nella nostra attività e realizzare nuovi eventi, nuovi progetti. Con loro porteremo molte innovazioni». E’ poi intervenuto il vicepresidente, Carmine Di Maio, che ha trattato il tema “Ruolo del volontario: quale futuro”, delineando le linee guida per i prossimi anni. Altra relazione importante e molto seguita, quella di Patrizia Martinoli, responsabile del Servizio sociale dell’ospedale, con “Collaborazione e sussidiarietà nel sociale: condivisione e reciprocità”. «Grazie – ha detto, rivolgendosi ai volontari – per esserci sempre in ospedale e per avermi aiutato nelle attività. Ognuno ha dato il massimo per dare il miglior servizio a chi afferisce in ospedale. Il volontario, il volontariato è sempre più fondamentale per il sociale, per andare avanti. Collaborazione è la parola d’ordine». Spazio poi all’intervento della consigliera e addetta stampa e comunicazione, Danila Finzi, con “Riflessioni sul Convegno Nazionale di Montesilvano per i 40 anni di Avo”. A chiudere gli interventi, prima del pranzo sociale, monsignor Cossalter, con il tema “Il valore aggiunto del volontariato in corsia e nella società”.

mo.c.

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