Cannavacciuolo testimonial del corso a distanza per cuochi professionisti

Cannavacciuolo testimonial del corso a distanza per cuochi professionisti
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Antonino Cannavacciuolo, il protagonista di ‘Cucine da incubo’ e prossimo nuovo giudice di MasterChef, lancia il primo corso a distanza con e-learning per cuochi professionisti che parte da Novara: ha accettato infatti  di essere testimonial del progetto innovativo ‘Chef fuoriclasse’ del Centro Europeo di Formazione (Gruppo Ebano). Per lo chef pluristellato di Villa Crespi a Orta è un modo originale per rispondere alla domanda che fa da titolo al suo ultimo libro edito da Mondadori: “Pure tu vuoi fare lo chef?”. La presentazione  dell’iniziativa  è avvenuta martedì al nuovo Café & Bistrot annesso al Coccia di Novara  ed ha costituito (anche) l’occasione per lo chef stellato di alcune ‘esternazioni’ sul suo rapporto con la città

Lo chef (nella foto al centro con Carlo Robiglio, Guido Galimberti e Roberto Cicala del Gruppo Ebano)  non ha mancato infatti di raccontare le sue opinioni dopo l’apertura del “Bistrot” annesso al Coccia che ha fatto discutere la città per mesi. «Dopo le prime due settimane di caos e curiosità, quando si facevano 3-4mila scontrini al giorno, e durante le quali abbiamo ricevuto   anche molte critiche, abbiamo ritarato la nostra organizzazione ed oggi va meglio. Certo, il progetto per stare in piedi prevede un esercizio completo che lavora e ‘scontrina’  dalle 7 alle 24. Stiamo facendo l’esame, come quegli artisti che prima di andare alla Scala, sperimentavano il Coccia a Novara. Tireremo le somme più avanti, ma se qui andrà bene abbiamo in progetto aperture a Torino e a Milano».  Cannavacciuolo si è lasciato andare a ricordi personali, sulla formazione all’estero quando «pagavo io 70mila lire al giorno per imparare a lavorare in Francia», o sulle imposizioni paterne, ma si è detto convinto che la formazione a distanza è una buona chiave per aprire le porte della professione.

r.a.

Antonino Cannavacciuolo, il protagonista di ‘Cucine da incubo’ e prossimo nuovo giudice di MasterChef, lancia il primo corso a distanza con e-learning per cuochi professionisti che parte da Novara: ha accettato infatti  di essere testimonial del progetto innovativo ‘Chef fuoriclasse’ del Centro Europeo di Formazione (Gruppo Ebano). Per lo chef pluristellato di Villa Crespi a Orta è un modo originale per rispondere alla domanda che fa da titolo al suo ultimo libro edito da Mondadori: “Pure tu vuoi fare lo chef?”. La presentazione  dell’iniziativa  è avvenuta martedì al nuovo Café & Bistrot annesso al Coccia di Novara  ed ha costituito (anche) l’occasione per lo chef stellato di alcune ‘esternazioni’ sul suo rapporto con la città

Lo chef (nella foto al centro con Carlo Robiglio, Guido Galimberti e Roberto Cicala del Gruppo Ebano)  non ha mancato infatti di raccontare le sue opinioni dopo l’apertura del “Bistrot” annesso al Coccia che ha fatto discutere la città per mesi. «Dopo le prime due settimane di caos e curiosità, quando si facevano 3-4mila scontrini al giorno, e durante le quali abbiamo ricevuto   anche molte critiche, abbiamo ritarato la nostra organizzazione ed oggi va meglio. Certo, il progetto per stare in piedi prevede un esercizio completo che lavora e ‘scontrina’  dalle 7 alle 24. Stiamo facendo l’esame, come quegli artisti che prima di andare alla Scala, sperimentavano il Coccia a Novara. Tireremo le somme più avanti, ma se qui andrà bene abbiamo in progetto aperture a Torino e a Milano».  Cannavacciuolo si è lasciato andare a ricordi personali, sulla formazione all’estero quando «pagavo io 70mila lire al giorno per imparare a lavorare in Francia», o sulle imposizioni paterne, ma si è detto convinto che la formazione a distanza è una buona chiave per aprire le porte della professione.

r.a.

 

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