Capitale italiana della Cultura, Novara ci prova

Capitale italiana della Cultura, Novara ci prova
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NOVARA – Cultura “volano per lo sviluppo della città e del territorio”. Un refrain che ha accompagnato e accompagna tutte le proposte culturali dell’Amministrazione Ballaré nell’ambito di quel modello innovativo di gestione integrata del patrimonio culturale che si è tradotto nel Sistema Culturale Integrato Novarese e nel Sistema Culturale Urbano e Casa Bossi. E quel refrain la Giunta vuole cantare a voce più alta, cullando un sogno che per ora parte da una candidatura: quella a “Capitale italiana della Cultura” per gli anni 2016 e 2017. Con delibera n. 100 del 31 marzo scorso La Giunta ha presentato la candidatura al bando del Mibac, allegando un dossier di 22 pagine che contiene il programma della attività culturali della durata di un anno. La Giuria del Ministero valuterà le candidature regolarmente pervenute ed entro il 30 aprile individuerà 10 progetti finalisti. I progetti redatti per la seconda fase di selezione dovranno essere consegnati entro il 30 giugno. I programmi presentati dalle città che si candidano hanno natura strategica di rilievo nazionale: saranno finanziati a valere sulla quota nazionale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione con un contributo non superiore ad 1 milione di euro.

Eleonora Groppetti

Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 11 aprile

NOVARA – Cultura “volano per lo sviluppo della città e del territorio”. Un refrain che ha accompagnato e accompagna tutte le proposte culturali dell’Amministrazione Ballaré nell’ambito di quel modello innovativo di gestione integrata del patrimonio culturale che si è tradotto nel Sistema Culturale Integrato Novarese e nel Sistema Culturale Urbano e Casa Bossi. E quel refrain la Giunta vuole cantare a voce più alta, cullando un sogno che per ora parte da una candidatura: quella a “Capitale italiana della Cultura” per gli anni 2016 e 2017. Con delibera n. 100 del 31 marzo scorso La Giunta ha presentato la candidatura al bando del Mibac, allegando un dossier di 22 pagine che contiene il programma della attività culturali della durata di un anno. La Giuria del Ministero valuterà le candidature regolarmente pervenute ed entro il 30 aprile individuerà 10 progetti finalisti. I progetti redatti per la seconda fase di selezione dovranno essere consegnati entro il 30 giugno. I programmi presentati dalle città che si candidano hanno natura strategica di rilievo nazionale: saranno finanziati a valere sulla quota nazionale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione con un contributo non superiore ad 1 milione di euro.

Eleonora Groppetti

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