Casa Alessia dona un defibrillatore semiautomatico all’asilo Alessia

Casa Alessia dona un defibrillatore semiautomatico all’asilo Alessia
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NOVARA – Casa Alessia onlus ha donato, negli scorsi giorni, un defibrillatore alla scuola dell’infanzia di San Rocco, struttura intitolata ad Alessia Mairati proprio la scorsa estate.

La scuola ospita circa ottanta bambini. L’associazione guidata da Giovanni Mairati ha donato un defibrillatore semiautomatico di ultima generazione. L’apparecchio è indicato per l’utilizzo in ambiente extra-ospedaliero, come per esempio nelle scuole, da parte di personale medico o paramedico che si sia specificamente qualificato nelle tecniche avanzate e di base di pronto soccorso.

La consegna dell’apparecchiatura è avvenuta durante una festa che le maestre hanno organizzato insieme ai bimbi dell’asilo, che hanno ricevuto simbolicamente il defibrillatore da Joseph, il piccolo burundese che era stato portato in Italia per essere curato da una grave malformazione al capo e che ora è ritornato a riabbracciare i genitori in Burundi (dove è rientrato martedì 17 febbraio).

«Abbiamo voluto donare questo strumento – spiega Mairati – perché ci sta a cuore la tutela della salute dei bimbi che frequentano l’asilo dell’infanzia intitolato ad Alessia».

mo.c.


NOVARA – Casa Alessia onlus ha donato, negli scorsi giorni, un defibrillatore alla scuola dell’infanzia di San Rocco, struttura intitolata ad Alessia Mairati proprio la scorsa estate.

La scuola ospita circa ottanta bambini. L’associazione guidata da Giovanni Mairati ha donato un defibrillatore semiautomatico di ultima generazione. L’apparecchio è indicato per l’utilizzo in ambiente extra-ospedaliero, come per esempio nelle scuole, da parte di personale medico o paramedico che si sia specificamente qualificato nelle tecniche avanzate e di base di pronto soccorso.

La consegna dell’apparecchiatura è avvenuta durante una festa che le maestre hanno organizzato insieme ai bimbi dell’asilo, che hanno ricevuto simbolicamente il defibrillatore da Joseph, il piccolo burundese che era stato portato in Italia per essere curato da una grave malformazione al capo e che ora è ritornato a riabbracciare i genitori in Burundi (dove è rientrato martedì 17 febbraio).

«Abbiamo voluto donare questo strumento – spiega Mairati – perché ci sta a cuore la tutela della salute dei bimbi che frequentano l’asilo dell’infanzia intitolato ad Alessia».

mo.c.

 

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