Cena di compleanno per la Fondazione Comunità del Novarese
NOVARA – E’ stato un abbraccio caloroso della sua Comunità, quello tributato ieri sera, giovedì 21 maggio, in un Salone dell’Arengo vestito a festa, al Presidente uscente della Fondazione della Comunità del Novarese, senatore Ezio Leonardi.
La Cena di Gala che ha celebrato ufficialmente i 15 anni della Fondazione, organizzata nell’ambito del cartellone d’iniziative “La gioia del dono”, si è rivelata piacevole momento conviviale, certo, ma anche occasione di riflessione sull’attività svolta dall’anno di nascita della Fondazione.
NOVARA – E’ stato un abbraccio caloroso della sua Comunità, quello tributato ieri sera, giovedì 21 maggio, in un Salone dell’Arengo vestito a festa, al Presidente uscente della Fondazione della Comunità del Novarese, senatore Ezio Leonardi.
La Cena di Gala che ha celebrato ufficialmente i 15 anni della Fondazione, organizzata nell’ambito del cartellone d’iniziative “La gioia del dono”, si è rivelata piacevole momento conviviale, certo, ma anche occasione di riflessione sull’attività svolta dall’anno di nascita della Fondazione.
Presenti alla serata le Autorità tra cui il Sindaco di Novara Andrea Ballarè, l’Assessore regionale alle Politiche Sociali Augusto Ferrari, gli Assessori alla Cultura del Comune di Novara Paola Turchelli e al Commercio Sara Paladini, il Rettore dell’Università del “Piemonte Orientale” Cesare Emanuel, il Presidente della Provincia Matteo Besozzi, il Presidente dell’Ordine dei Notai Gian Vittorio Cafagno, il Presidente della Fondazione Vco Ivan Guarducci, Anna Chiara Invernizzi Vice presidente della Fondazione CRT oltre ai tanti donatori e agli affezionati sostenitori che, negli anni, hanno reso possibile, con la propria generosità, l’attività della Fondazione.
La serata ha previsto un menu cucinato da un poker di “stelle” della cucina: Massimiliano Celeste Chef del ristorante “Il Portale” di Verbania, Piero Bertinotti Chef del ristorante “Pinocchio” di Borgomanero, Massimiliano Gennari Executive Chef Gruppo Artana di Alessandria e Marta Grassi Chef del ristorante “Tantris” di Novara, servito, agli oltre 170 invitati, dagli studenti dell’Istituto Professionale Alberghiero “Ravizza” di Novara ed è stata occasione per raccogliere fondi da devolvere al Fondo Buone Azioni della FCN.
La Cena, però, è stata soprattutto il momento di saluto, nelle vesti di Presidente, del Senatore Ezio Leonardi: «Le Fondazioni – ha commentato Leonardi – sono enti senza profitti e senza elettori da compiacere; la loro missione è quella di portare miglioramenti nella società. Questo, noi, perseguiamo da 15 anni, ponendoci come intermediari filantropici per far incontrare le necessità del territorio e le volontà dei donatori». Il Presidente Leonardi si è, poi, voltato indietro, ad un passato che, a ben guardare, sembra davvero prossimo: «Nel 2000, anno della nostra costituzione – ha detto – nessuno avrebbe mai potuto pensare di raggiungere risultati così importanti. Il patrimonio è cresciuto in maniera considerevole, superando i 22 milioni di euro, collocandoci tra le prime Fondazioni Comunitarie italiane e questa è stata la riprova della fiducia accordataci. Oltre 1.800 progetti sostenuti in 15 anni, e un milione e 500 mila euro stanziato per ogni esercizio, negli ultimi tre anni, sono solo alcune delle cifre».
Leonardi ha ricordato l’importante intervento della Fondazione nell’ambito delle emergenze sociali con la creazione del Fondo Emergenza Lavoro, del Fondo Libertà e Dignità della Donna, del Fondo Minori in difficoltà e del Progetto “Per Tommaso” contro il cyberbullismo oltre al sostegno alle mense sociali per combattere la povertà alimentare (circa 100 mila annui stanziati nell’ultimo triennio) e alla stretta collaborazione con altre Fondazioni, per creare sinergie.
«Sono felice di poter dire – ha concluso – che in questi 15 anni abbiamo creato una Fondazione sana dal punto di vista economico e salda nelle sue convinzioni etiche anche grazie al continuo sostegno di Fondazione Cariplo e ad un Cda e ad una struttura operativa sempre all’altezza dei propri compiti. Ma il primo mio “grazie” va ai donatori che hanno scelto di sostenerci e che hanno consentito alla Fondazione di giungere a 68 Fondi costituiti al suo interno. Dopo 15 anni d’impegno esaltante e ricco di successi ma faticoso e carico di responsabilità, ritengo sia arrivato, per me, il momento, di lasciare il mio incarico. Sono grato alla Provvidenza di avermi concesso il senno per compiere questa missione, sottraendo alla noia e alla pigrizia 15 anni della mia seppur impegnata esistenza. Parafrasando il Presidente Giorgio Napolitano al momento delle sue dimissioni vi dico che, quando un uomo è consapevole di aver compiuto il proprio dovere e decide di lasciare il proprio incarico, è meglio farlo quando si è ancora in piedi. Ed è ciò che ho deciso di fare».
v.s.