«Circa 2.000 persone rischiano di trascorrere i prossimi mesi al freddo»

«Circa 2.000 persone rischiano di trascorrere i prossimi mesi al freddo»
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NOVARA - «Circa 2.000 persone rischiano di trascorrere i prossimi mesi al freddo». A rilanciare l’allarme è Giuseppe Favatà, presidente dell’associazione Residenza San Rocco che nella mattinata di giovedì scorso ha organizzato un nuovo presidio sotto la sede dell’Agenzia Territoriale per la Casa, in via Boschi 2: «Avevamo già manifestato lo scorso 18 giugno ma da allora non è cambiato niente - ha detto Favatà - La questione è sempre relativa ai disagi che stanno vivendo  gli abitanti  di 392 appartamenti distribuiti in 29 palazzine costruite dalla Gescal negli Anni 60 nel quartiere San Rocco, in via Gibellini, via Unità d’Italia e via Giolitti. Di questi, 372 sono oggi di proprietà dei condomini, i restanti 20 di Atc». Favatà riassume così l’articolata situazione: «Nel 2006 Atc è stata obbligata dal Tribunale all’amministrazione  dei 392 appartamenti, nel 2011 la sentenza è stata confermata in appello ma nel 2016 la Cassazione ha ribaltato il verdetto liberando così Atc dall’amministrazione. Lo scorso 28 giugno, nel corso dell’assemblea generale, è stato eletto come nuovo amministratore il geometra Mauro Verri. A distanza di tre mesi il passaggio di consegne non c’è  stato e la scorsa settimana il geometra Verri ha declinato. Ci troviamo così senza amministratore». Quindi, in estrema difficoltà nel gestire il problema più urgente legato al riscaldamento degli stabili: «La fornitura del gas è attualmente assicurata da un unico anello centrale al servizio dei 29 condomini - ha proseguito Favatà - Eni la interromperà il prossimo 15 ottobre perché esistono degli insoluti nei pagamenti, di cui Atc non ha comunicato con precisione l’entità. Da maggio 2016 non si è più proceduto al completamento di un primo pagamento rateizzato, pari a 60mila euro al mese, che scadeva il 16 agosto: in totale 240mila euro. In più ci sono le fatture relative all’inverno 2015-16 di cui Atc non ha portato i conteggi: anzi,  l’assemblea annuale era stata convocata lo scorso 23 marzo con sei mesi di ritardo. Anche questi ultimi pagamenti sono così iniziati  in ritardo sulla base di un preventivo: l’ultima rata scadrà ad ottobre 2016. Le fatture sono in un cassetto che aspettano di essere saldate». In definiva i manifestanti dell’associazione Residenza San Rocco, che conta 170 soci, chiedono ad Atc «la convocazione di una nuova assemblea in cui  venga presentato il consuntivo 2015/16, in modo che possa essere votato, ed un’azione di sollecito dei pagamenti degli insoluti verso chi non ha pagato. Gli ultimi dati disponibili, risalenti al 2014-15, si riferivano a 181mila euro, non sappiamo se nel frattempo quella cifra sia cambiata». La questione è stata portata di recente all’attenzione del sindaco di Novara, Alessandro Canelli, «che ha subito coinvolto l’assessore alla Sicurezza Mario Paganini poiché potrebbe crearsi un problema di ordine pubblico - ha concluso Favatà  - L’assessore Paganini è  in contatto con Eni per fissare una riunione anche con Atc  e la nostra associazione. Intanto nell’ultima assemblea del 28 giugno è stata deliberata la dismissione dell’anello centrale unico per il  riscaldamento: dal maggio 2017 ogni condominio avrà una propria caldaia. Ma come faremo ad affrontare i rigori del prossimo inverno?».
Filippo Bezio

NOVARA - «Circa 2.000 persone rischiano di trascorrere i prossimi mesi al freddo». A rilanciare l’allarme è Giuseppe Favatà, presidente dell’associazione Residenza San Rocco che nella mattinata di giovedì scorso ha organizzato un nuovo presidio sotto la sede dell’Agenzia Territoriale per la Casa, in via Boschi 2: «Avevamo già manifestato lo scorso 18 giugno ma da allora non è cambiato niente - ha detto Favatà - La questione è sempre relativa ai disagi che stanno vivendo  gli abitanti  di 392 appartamenti distribuiti in 29 palazzine costruite dalla Gescal negli Anni 60 nel quartiere San Rocco, in via Gibellini, via Unità d’Italia e via Giolitti. Di questi, 372 sono oggi di proprietà dei condomini, i restanti 20 di Atc». Favatà riassume così l’articolata situazione: «Nel 2006 Atc è stata obbligata dal Tribunale all’amministrazione  dei 392 appartamenti, nel 2011 la sentenza è stata confermata in appello ma nel 2016 la Cassazione ha ribaltato il verdetto liberando così Atc dall’amministrazione. Lo scorso 28 giugno, nel corso dell’assemblea generale, è stato eletto come nuovo amministratore il geometra Mauro Verri. A distanza di tre mesi il passaggio di consegne non c’è  stato e la scorsa settimana il geometra Verri ha declinato. Ci troviamo così senza amministratore». Quindi, in estrema difficoltà nel gestire il problema più urgente legato al riscaldamento degli stabili: «La fornitura del gas è attualmente assicurata da un unico anello centrale al servizio dei 29 condomini - ha proseguito Favatà - Eni la interromperà il prossimo 15 ottobre perché esistono degli insoluti nei pagamenti, di cui Atc non ha comunicato con precisione l’entità. Da maggio 2016 non si è più proceduto al completamento di un primo pagamento rateizzato, pari a 60mila euro al mese, che scadeva il 16 agosto: in totale 240mila euro. In più ci sono le fatture relative all’inverno 2015-16 di cui Atc non ha portato i conteggi: anzi,  l’assemblea annuale era stata convocata lo scorso 23 marzo con sei mesi di ritardo. Anche questi ultimi pagamenti sono così iniziati  in ritardo sulla base di un preventivo: l’ultima rata scadrà ad ottobre 2016. Le fatture sono in un cassetto che aspettano di essere saldate». In definiva i manifestanti dell’associazione Residenza San Rocco, che conta 170 soci, chiedono ad Atc «la convocazione di una nuova assemblea in cui  venga presentato il consuntivo 2015/16, in modo che possa essere votato, ed un’azione di sollecito dei pagamenti degli insoluti verso chi non ha pagato. Gli ultimi dati disponibili, risalenti al 2014-15, si riferivano a 181mila euro, non sappiamo se nel frattempo quella cifra sia cambiata». La questione è stata portata di recente all’attenzione del sindaco di Novara, Alessandro Canelli, «che ha subito coinvolto l’assessore alla Sicurezza Mario Paganini poiché potrebbe crearsi un problema di ordine pubblico - ha concluso Favatà  - L’assessore Paganini è  in contatto con Eni per fissare una riunione anche con Atc  e la nostra associazione. Intanto nell’ultima assemblea del 28 giugno è stata deliberata la dismissione dell’anello centrale unico per il  riscaldamento: dal maggio 2017 ogni condominio avrà una propria caldaia. Ma come faremo ad affrontare i rigori del prossimo inverno?».
Filippo Bezio

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