Città del vino, 30 anni per il territorio

Città del vino, 30 anni per il territorio
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Il 21 marzo 1987 nasceva a Siena l'Associazione nazionale “Città del Vino”. Il trentennale che si festeggia quest’anno assume un rilievo particolare per la provincia di Novara dove dieci Comuni sono associati: Boca, Bogogno, Briona, Fara Novarese, Ghemme, Maggiora, Mezzomerico, Romagnano Sesia, Sizzano e Suno. Il ruolo di coordinatore regionale dell’associazione è, infatti, attualmente ricoperto da Stefano Vercelloni, già sindaco e ora vicesindaco del Comune di Sizzano. L’importanza che l’Associazione ha per il novarese è testimoniata anche dalla Convention Expo2015 delle Città del Vino che si era svolta sabato 24 maggio a Novara, per la prima volta. Tra i quasi 500 Comuni che fanno parte dell’Associazione c’è ne uno della provincia di Novara, Maggiora, che è campione in carica da q

Il 21 marzo 1987 nasceva a Siena l'Associazione nazionale “Città del Vino”. Il trentennale che si festeggia quest’anno assume un rilievo particolare per la provincia di Novara dove dieci Comuni sono associati: Boca, Bogogno, Briona, Fara Novarese, Ghemme, Maggiora, Mezzomerico, Romagnano Sesia, Sizzano e Suno. Il ruolo di coordinatore regionale dell’associazione è, infatti, attualmente ricoperto da Stefano Vercelloni, già sindaco e ora vicesindaco del Comune di Sizzano. L’importanza che l’Associazione ha per il novarese è testimoniata anche dalla Convention Expo2015 delle Città del Vino che si era svolta sabato 24 maggio a Novara, per la prima volta. Tra i quasi 500 Comuni che fanno parte dell’Associazione c’è ne uno della provincia di Novara, Maggiora, che è campione in carica da quattro anni consecutivi di “Corsa con le botti”. Una particolare e spettacolare gara di livello nazionale che ogni anno coinvolge tutti i Comuni associati. La scorsa settimana a Firenze nel corso della riunione del Consiglio Nazionale è stato indicato il programma di massima dei festeggiamenti per il trentennale dell'Associazione che si terranno il 21 marzo prossimo, probabilmente a Roma, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio (sono in corso i contatti con l'amministrazione capitolina); in quell'occasione, oltre a raccontare trent'anni di attività delle Città del Vino, saranno consegnati riconoscimenti a personalità del mondo del vino e delle Città del Vino che, nel corso degli anni, hanno avuto ruoli da protagonisti nel loro rapporto con l'Associazione. Per il Piemonte erano presenti il vice presidente Città del vino Andrea Cerrato assessore al Turismo Comune di Asti e il coordinatore regionale Stefano Vercelloni, vice Sindaco Comune di Sizzano. A Stefano Vercelloni abbiamo chiesto un commento su questo importante traguardo: «Le Città del Vino, nacquero come risposta delle pubbliche amministrazioni e della filiera del territorio alla crisi che aveva colpito il settore. Nel ventennio che aveva preceduto la costituzione dell'Associazione nazionale Città del Vino, una serie di avvenimenti aveva attivato i fermenti che avrebbero portato poi, negli anni a venire, alla nascita di fenomeni nuovi legati ad una maggiore attenzione all’ambiente, al recupero della cultura rurale e del vino, alla salute ed al benessere fisico, alla qualità della vita. L’abolizione della mezzadria, la fortunata avventura televisiva “Viaggio nella valle del Po. Alla ricerca di cibi genuini” di Mario Soldati e la sua guida “Vino al Vino”, lo scandalo del metanolo, la fondazione dell’Associazione SlowFood e del Seminario Permanente Luigi Veronelli, solo per citarne alcuni. Dai 39 soci di allora (15 piemontesi) ai circa 500 di oggi, l’Associazione ha attraversato più di un quarto di secolo dando voce ai piccoli Comuni e sostenendo l’importanza del “buon governo dei territori”. Numerosi sono stati gli avvenimenti che in questo arco di tempo hanno trasformato il mondo dell’enologia e che ne hanno in qualche modo suggerito e guidato le scelte, dallo sviluppo di progetti legati all'etica ed alla professionalità, alla disseminazione di buone pratiche, dalla promozione di iniziative, convegni ed incontri, fino a sollecitare Governo, Parlamento e Istituzioni pubbliche sui più importanti temi che interessano la filiera vitivinicola e la qualità della vita nei territori del vino».Tra le varie iniziative degli ultimi trent’anni Vercelloni ricorda quelli legati al Novarese: «Nel 1999 in collaborazione con l'INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) l’Associazione promosse la prima edizione del concorso biennale per premiare il "Miglior Piano Regolatore delle Città del Vino", rivolto ai Comuni e agli Enti territoriali che si sono dotati di uno strumento di pianificazione territoriale ed urbanistica attento ad uno sviluppo sostenibile del territorio e nel quale assume rilievo la pianificazione delle zone di pregio vitivinicolo. Tra i vincitori delle diverse edizioni che si sono succedute c’è il Comune di Sizzano. La riunionen azionale svoltasi a Novara nel 2015 è stato un altro momento importante e di grande soddisfazione per il nostro territorio».

m.d.

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