Città della Salute di Novara: il 26 febbraio l'accordo di programma
NOVARA - Si è riunito oggi pomeriggio il tavolo sulla Città della Salute e della Scienza di Novara convocato dal sindaco di Novara Andrea Ballarè con gli assessori regionali Antonio Saitta e Augusto Ferrari, il sottosegretario al welfare Franca Biondelli, il direttore generale dell’Ospedale Maggiore Mario Minola, il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Cesare Emanuel e il vicepresidente della commissione sanità del Consiglio regionale, Domenico Rossi. Insieme ai rispettivi staff tecnici hanno messo a punto gli ultimi dettagli di un piano definito anche nei particolari, e che è stato poi illustrato ai giornalisti nel salone dell’Arengo.
«Fin dal mio insediamento – commenta il sindaco – ho lavorato per sbloccare l’iter di questo progetto che consideriamo che abbiamo consapevolmente definito il più importante degli ultimi cento anni a Novara. Con l’avvento dell’amministrazione Chiamparino in Regione, anche grazie alla presenza di autorevoli voci novaresi in Giunta e in Consiglio, finalmente molti passi avanti sono stati compiuti. Il via libera arrivato di recente dal Nucleo di Valutazione del ministero è stato lo snodo decisivo verso l’avvio della realizzazione. L’unità di intenti con tutti gli attori e la sintonia con la Regione ci ha portato oggi ad un momento davvero importante».
«Il progetto Città della Salute di Novara – ha commentato l’assessore Saitta - rischiava di diventare una storia infinita, quando si è insediata la Giunta Chiamparino abbiamo trovato almeno dieci anni di parole e zero fatti. Ora arrivano i fatti».
L'assessore alla sanità ha dato notizia dell’approvazione in Giunta regionale proprio questa mattina della delibera con il progetto definitivo del nuovo ospedale, recependo le osservazioni del nucleo di valutazione del Ministero della Salute del settembre scorso.
«In assessorato – ha aggiunto Saitta - ho istituito una task force per seguire le procedure passo passo e concretizzare gli atti rispettando i tempi prefissati».
Il 26 febbraio a Torino sarà firmato l’accordo di programma tra Comune, Regione, AOU e Università. Nel frattempo la Conferenza dei servizi si riunirà per l'esame definitivo della variante urbanistica che il Comune di Novara ratificherà entro marzo.
Il varo dell’accordo di programma, che conterrà anche il passaggio di proprietà dell’area di viale Piazza d’Armi dalla Regione all’Azienda Ospedaliera, permetterà, entro la prossima primavera, anche l’avvio dei lavori per la bonifica del terreno destinato ad ospitare il nuovo ospedale.
Accanto alla delibera oggi l'assessore Saitta ha portato a Novara anche le determine dirigenziali che sbloccano le prime autorizzazioni alla vendita del patrimonio immobiliare dell'azienda sanitaria: «Conosco bene le preoccupazioni del territorio per la salvaguardia dei beni agricoli e paesaggistici - dice Saitta - e mi impegno a far inserire vincoli di salvaguardia nell'accordo di programma».
Con la firma dell’intesa tra gli enti territoriali, si sbloccheranno anche i tempi per arrivare a breve alla firma dell'accordo di programma con il Governo, l'atto che consentirà di avviare concretamente l'appalto, «che – ha detto Saitta – potrà essere bandito entro il 2016».
Positivi tutti i commenti degli intervenuti.
L’assessore regionale al welfare Augusto Ferrari ha ricordato come «fin dal tempo della campagna elettorale per il 2014 era chiaro a tutti come fosse assolutamente necessario che il progetto del nuovo ospedale fosse concretizzato entro questa legislatura per non rischiare di perderlo per sempre. Molti erano gli scettici, che davano già per persa questa battaglia. Invece la determinazione del Comune di Novara e la sintonia con la Giunta Regionale che si è mossa da subito in una ottica di sistema Piemonte, inserendo la città della Salute di Novara nel quadro della riforma sanitaria regionale ci ha consentito di arrivare a questi risultati fondamentali per il futuro del territorio novarese».
Di piena collaborazione tra tutti gli attori in campo ha parlato anche Il sottosegretario Franca Biondelli che ha ricordato come nel suo ruolo di membro del governo ha avuto modo di seguire «lo stato di avanzamento dell’analisi fatta dal Nucleo di valutazione che lo scorso 16 settembre ha dato parere favorevole al progetto. Una data importante che ha segnato un vero e proprio punto di svolta. Ci tengo a sottolineare – ha aggiunto Biondelli - come in questo periodo ci siamo tutti prodigati per ottenere questo importante risultato non solo per la città di Novara e il territorio novarese, ma per tutta l’area del Piemonte orientale».
Soddisfatto anche il consigliere regionale Domenico Rossi, che a Palazzo Lascaris riveste il ruolo di vicepresidente della commissione Sanità. «La città della Salute di Novara – ha detto - rappresenta un’opera centrale per il riassetto del sistema ospedaliero regionale e un punto di riferimento per tutto il Piemonte Orientale. Un'opera che potrà dare risposte all'avanguardia alla domanda di salute del territorio anche per contrastare la mobilità passiva verso la Lombardia. Diversi sono i progetti di edilizia sanitaria che coinvolgeranno il Piemonte nei prossimi anni: Novara, Torino, VCO e altri. Si prevedono ingenti investimenti su cui occorre tenere alta l'attenzione: a Torino lo scorso Settembre è stato siglato un protocollo con il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone. Analoga procedura va al più presto estesa anche a Novara ed agli altri territori per tutelare le grandi opere in previsione. Grande attenzione va riservata, inoltre, al riuso dell’attuale sede dell’ospedale Maggiore, un'area imponente e collocata nel cuore della città le cui sorti incideranno, indiscutibilmente, sul futuro della comunità».
Il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Cesare Emanuel ha sottolineato come l’Ateneo abbia dato il proprio apporto alla raggiungimento degli obiettivi condivisi anche «con lo stanziamento del proprio contributo economico. La realizzazione della Città della Salute è un tassello molto importante nella logica della costruzione del futuro di Novara sempre più come città universitaria»
Anche il direttore generale del “Maggiore”, ricordando la millenaria storia dell’Ospedale di Novara, guarda al futuro con speranza: «questo Ospedale – ha detto Mario Minola – merita un futuro, e questo progetto è il futuro».
«Come sindaco della città di Novara – conclude Andrea Ballarè – sono impegnato a dare corso nei tempi previsti a tutti gli impegni che il Comune si è assunto. Insieme alla città vogliamo vedere al più presto l’avvio della costruzione del nuovo ospedale e insieme alla città ragioneremo sulla destinazione delle attuali sedi ospedaliere, una partita urbanistica di grande rilevanza che, insieme al recupero delle ex caserme, disegnerà il nuovo volto di Novara».
v.s.
NOVARA - Si è riunito oggi pomeriggio il tavolo sulla Città della Salute e della Scienza di Novara convocato dal sindaco di Novara Andrea Ballarè con gli assessori regionali Antonio Saitta e Augusto Ferrari, il sottosegretario al welfare Franca Biondelli, il direttore generale dell’Ospedale Maggiore Mario Minola, il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Cesare Emanuel e il vicepresidente della commissione sanità del Consiglio regionale, Domenico Rossi. Insieme ai rispettivi staff tecnici hanno messo a punto gli ultimi dettagli di un piano definito anche nei particolari, e che è stato poi illustrato ai giornalisti nel salone dell’Arengo.
«Fin dal mio insediamento – commenta il sindaco – ho lavorato per sbloccare l’iter di questo progetto che consideriamo che abbiamo consapevolmente definito il più importante degli ultimi cento anni a Novara. Con l’avvento dell’amministrazione Chiamparino in Regione, anche grazie alla presenza di autorevoli voci novaresi in Giunta e in Consiglio, finalmente molti passi avanti sono stati compiuti. Il via libera arrivato di recente dal Nucleo di Valutazione del ministero è stato lo snodo decisivo verso l’avvio della realizzazione. L’unità di intenti con tutti gli attori e la sintonia con la Regione ci ha portato oggi ad un momento davvero importante».
«Il progetto Città della Salute di Novara – ha commentato l’assessore Saitta - rischiava di diventare una storia infinita, quando si è insediata la Giunta Chiamparino abbiamo trovato almeno dieci anni di parole e zero fatti. Ora arrivano i fatti».
L'assessore alla sanità ha dato notizia dell’approvazione in Giunta regionale proprio questa mattina della delibera con il progetto definitivo del nuovo ospedale, recependo le osservazioni del nucleo di valutazione del Ministero della Salute del settembre scorso.
«In assessorato – ha aggiunto Saitta - ho istituito una task force per seguire le procedure passo passo e concretizzare gli atti rispettando i tempi prefissati».
Il 26 febbraio a Torino sarà firmato l’accordo di programma tra Comune, Regione, AOU e Università. Nel frattempo la Conferenza dei servizi si riunirà per l'esame definitivo della variante urbanistica che il Comune di Novara ratificherà entro marzo.
Il varo dell’accordo di programma, che conterrà anche il passaggio di proprietà dell’area di viale Piazza d’Armi dalla Regione all’Azienda Ospedaliera, permetterà, entro la prossima primavera, anche l’avvio dei lavori per la bonifica del terreno destinato ad ospitare il nuovo ospedale.
Accanto alla delibera oggi l'assessore Saitta ha portato a Novara anche le determine dirigenziali che sbloccano le prime autorizzazioni alla vendita del patrimonio immobiliare dell'azienda sanitaria: «Conosco bene le preoccupazioni del territorio per la salvaguardia dei beni agricoli e paesaggistici - dice Saitta - e mi impegno a far inserire vincoli di salvaguardia nell'accordo di programma».
Con la firma dell’intesa tra gli enti territoriali, si sbloccheranno anche i tempi per arrivare a breve alla firma dell'accordo di programma con il Governo, l'atto che consentirà di avviare concretamente l'appalto, «che – ha detto Saitta – potrà essere bandito entro il 2016».
Positivi tutti i commenti degli intervenuti.
L’assessore regionale al welfare Augusto Ferrari ha ricordato come «fin dal tempo della campagna elettorale per il 2014 era chiaro a tutti come fosse assolutamente necessario che il progetto del nuovo ospedale fosse concretizzato entro questa legislatura per non rischiare di perderlo per sempre. Molti erano gli scettici, che davano già per persa questa battaglia. Invece la determinazione del Comune di Novara e la sintonia con la Giunta Regionale che si è mossa da subito in una ottica di sistema Piemonte, inserendo la città della Salute di Novara nel quadro della riforma sanitaria regionale ci ha consentito di arrivare a questi risultati fondamentali per il futuro del territorio novarese».
Di piena collaborazione tra tutti gli attori in campo ha parlato anche Il sottosegretario Franca Biondelli che ha ricordato come nel suo ruolo di membro del governo ha avuto modo di seguire «lo stato di avanzamento dell’analisi fatta dal Nucleo di valutazione che lo scorso 16 settembre ha dato parere favorevole al progetto. Una data importante che ha segnato un vero e proprio punto di svolta. Ci tengo a sottolineare – ha aggiunto Biondelli - come in questo periodo ci siamo tutti prodigati per ottenere questo importante risultato non solo per la città di Novara e il territorio novarese, ma per tutta l’area del Piemonte orientale».
Soddisfatto anche il consigliere regionale Domenico Rossi, che a Palazzo Lascaris riveste il ruolo di vicepresidente della commissione Sanità. «La città della Salute di Novara – ha detto - rappresenta un’opera centrale per il riassetto del sistema ospedaliero regionale e un punto di riferimento per tutto il Piemonte Orientale. Un'opera che potrà dare risposte all'avanguardia alla domanda di salute del territorio anche per contrastare la mobilità passiva verso la Lombardia. Diversi sono i progetti di edilizia sanitaria che coinvolgeranno il Piemonte nei prossimi anni: Novara, Torino, VCO e altri. Si prevedono ingenti investimenti su cui occorre tenere alta l'attenzione: a Torino lo scorso Settembre è stato siglato un protocollo con il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone. Analoga procedura va al più presto estesa anche a Novara ed agli altri territori per tutelare le grandi opere in previsione. Grande attenzione va riservata, inoltre, al riuso dell’attuale sede dell’ospedale Maggiore, un'area imponente e collocata nel cuore della città le cui sorti incideranno, indiscutibilmente, sul futuro della comunità».
Il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Cesare Emanuel ha sottolineato come l’Ateneo abbia dato il proprio apporto alla raggiungimento degli obiettivi condivisi anche «con lo stanziamento del proprio contributo economico. La realizzazione della Città della Salute è un tassello molto importante nella logica della costruzione del futuro di Novara sempre più come città universitaria»
Anche il direttore generale del “Maggiore”, ricordando la millenaria storia dell’Ospedale di Novara, guarda al futuro con speranza: «questo Ospedale – ha detto Mario Minola – merita un futuro, e questo progetto è il futuro».
«Come sindaco della città di Novara – conclude Andrea Ballarè – sono impegnato a dare corso nei tempi previsti a tutti gli impegni che il Comune si è assunto. Insieme alla città vogliamo vedere al più presto l’avvio della costruzione del nuovo ospedale e insieme alla città ragioneremo sulla destinazione delle attuali sedi ospedaliere, una partita urbanistica di grande rilevanza che, insieme al recupero delle ex caserme, disegnerà il nuovo volto di Novara».
v.s.