Città della Salute: «Una scelta Pd per favorire le banche»

Città della Salute: «Una scelta Pd per favorire le banche»
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Gianpaolo Andrissi, consigliere regionale novarese del Movimento 5 Stelle e membro della commissione sanità della Regione Piemonte, non condivide le stesse preoccupazioni del collega forzista Diego Sozzani sulla realizzazione della Città della Salute, piuttosto mette in discussione il metodo adottato.
«Le città della Salute di Novara e Torino sono state unificate solo per quanto riguarda l’advisor, ma rimangono due progetti separati come progetto e come conto economico. Desta perplessità che, solo per queste due opere, sia stato indicata come forma di finanziamento il sistema del partenariato pubblico-privato. Dal punto di vista dell’iter – prosegue Andrissi – Novara è decisamente più avanzata».
Se l’advisor sarà unico tra Novara e Torino, chi lo sceglierà? 
«Sono state deputate le Molinette».
Perchè come Movimento 5 Stelle non condividete il sistema del partenariato pubblico-privato? 
«Perché questo sistema comporterà un aggravio di costi di 200 milioni circa di euro per Novara e di 500 milioni tra le due strutture. Questo cosa significa? Un aggravamento della spesa sanitaria della Regione, un aumento degli oneri finanziari che si ripercuoterà  sui canoni di concessione per 26 anni».

Replicano alle dichiarazioni del consigliere di minoranza, Diego Sozzani, l'Assessore al Welfare Augusto Ferrari e il Consigliere regionale Domenico Rossi, vice presidente della Commissione Sanità: «L'attenzione sulla Città della Salute e della Scienza è centrale per tutto il Piemonte e resta prioritaria per la Regione e tutti i soggetti coinvolti». «L'esponente di Forza Italia ha parlato di 'tombatura' del progetto e funerali - commentano i due esponenti del Partito Democratico - ma vogliamo rincuorare il consigliere azzurro, non è morto nessuno».
L'iter progettuale per il Polo novarese, negli ultimi anni, ha coinvolto più livelli istituzionali, forte di un impegno comune da parte del mondo scientifico universitario, nonché di tutti i soggetti interessati, con ricadute positive evidenti per l'intera comunità.
«Sarà comunque nostra cura - concludono i consiglieri - confrontarci nuovamente con l'«assessore Saitta sul tema, al fine di verificare che tutto proceda secondo le tempistiche più volte annunciate dall'assessore alla Sanità, che prevedono la firma dell'accordo di programma entro l'anno e l'emanazione del bando e l'inizio dei lavori entro il 2018»
Sandro Devecchi

Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 29 luglio 2017 

Gianpaolo Andrissi, consigliere regionale novarese del Movimento 5 Stelle e membro della commissione sanità della Regione Piemonte, non condivide le stesse preoccupazioni del collega forzista Diego Sozzani sulla realizzazione della Città della Salute, piuttosto mette in discussione il metodo adottato.
«Le città della Salute di Novara e Torino sono state unificate solo per quanto riguarda l’advisor, ma rimangono due progetti separati come progetto e come conto economico. Desta perplessità che, solo per queste due opere, sia stato indicata come forma di finanziamento il sistema del partenariato pubblico-privato. Dal punto di vista dell’iter – prosegue Andrissi – Novara è decisamente più avanzata».
Se l’advisor sarà unico tra Novara e Torino, chi lo sceglierà? 
«Sono state deputate le Molinette».
Perchè come Movimento 5 Stelle non condividete il sistema del partenariato pubblico-privato? 
«Perché questo sistema comporterà un aggravio di costi di 200 milioni circa di euro per Novara e di 500 milioni tra le due strutture. Questo cosa significa? Un aggravamento della spesa sanitaria della Regione, un aumento degli oneri finanziari che si ripercuoterà  sui canoni di concessione per 26 anni».

Replicano alle dichiarazioni del consigliere di minoranza, Diego Sozzani, l'Assessore al Welfare Augusto Ferrari e il Consigliere regionale Domenico Rossi, vice presidente della Commissione Sanità: «L'attenzione sulla Città della Salute e della Scienza è centrale per tutto il Piemonte e resta prioritaria per la Regione e tutti i soggetti coinvolti». «L'esponente di Forza Italia ha parlato di 'tombatura' del progetto e funerali - commentano i due esponenti del Partito Democratico - ma vogliamo rincuorare il consigliere azzurro, non è morto nessuno».
L'iter progettuale per il Polo novarese, negli ultimi anni, ha coinvolto più livelli istituzionali, forte di un impegno comune da parte del mondo scientifico universitario, nonché di tutti i soggetti interessati, con ricadute positive evidenti per l'intera comunità.
«Sarà comunque nostra cura - concludono i consiglieri - confrontarci nuovamente con l'«assessore Saitta sul tema, al fine di verificare che tutto proceda secondo le tempistiche più volte annunciate dall'assessore alla Sanità, che prevedono la firma dell'accordo di programma entro l'anno e l'emanazione del bando e l'inizio dei lavori entro il 2018»
Sandro Devecchi

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