Class action per i 300.000 euro spariti a Ghemme

Class action per i 300.000 euro spariti a Ghemme
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GHEMME - Cinquecento utenti coinvolti, trecento mila euro “spariti” nel nulla. I dati emergono dall’incontro-confronto avvenuto sabato mattina a Ghemme. Qui si sono ritrovati i coinvolti nella class action, già ribattezzata come la guerra dei bollettini. E i promotori dell’evento non usano mezzi termini: «Sarà difficile recuperare i s

GHEMME - Cinquecento utenti coinvolti, trecento mila euro “spariti” nel nulla. I dati emergono dall’incontro-confronto avvenuto sabato mattina a Ghemme. Qui si sono ritrovati i coinvolti nella class action, già ribattezzata come la guerra dei bollettini. E i promotori dell’evento non usano mezzi termini: «Sarà difficile recuperare i soldi già versati per i bolli auto e le bollette ma si può chiedere alla Regione il condono sugli interessi di mora e sulle sanzioni»; a tutelarli l’avvocato Luigi Rodini del Foro di Novara.  «Il rappresentante legale – continuano a spiegare i promotori - è stato interpellato dai ghemmesi indignati per i pagamenti comprensivi di interessi di mora e sanzioni che la Regione ed i gestori delle utenze domestiche chiedono loro. Infatti, nonostante gli utenti abbiamo dimostrato mediante ricevuta non fiscale di avere già per tempo effettuato tali versamenti, la Regione ed i gestori delle utenze domestiche chiedono loro nuovamente le somme, in quanto non risultano essere mai giunte a destinazione. I relativi bollettini risultano essere stati tutti eseguiti all’interno di una tabaccheria di Ghemme, che aveva in dotazione un dispositivo fornitole  da una ditta privata».
E i cittadini, oltre a chiedersi se siano vittime di una truffa, vogliono sapere dove siano finiti i loro soldi. Nel frattempo le Forze dell’Ordine continuano a raccogliere diverse denunce in merito «ma la Regione – è stato spiegato - chiede il pagamento delle somme e delle more nonostante i cittadini abbiano illustrato la situazione. Dunque, questi ultimi, hanno deciso di ricorrere ad un’azione legale collettiva, ovvero una class action, proprio per tutelarsi, e non aggiungere al danno anche la beffa».
La class action punterà innanzitutto a richiedere alla Regione il condono degli interessi e delle sanzioni mentre la restituzione delle somme sarebbe più improbabile. Ai partecipanti la class action è stato chiesto di contribuire alle spese con dieci euro. Nel frattempo, il caso è finito anche sulle tv nazionali.

Paolo Usellini

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