Contributi per il diritto allo studio

Contributi per il diritto allo studio
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La Regione provvederà entro febbraio al pagamento dei contributi regionali per il diritto allo studio richiesti dalle famiglie piemontesi attraverso i bandi 2012-13 e 2013-14. Nei primi mesi dell’anno verrà inoltre pubblicato il nuovo bando 2015-16 mentre non sarà possibile pubblicare quello riferito all’anno scolastico 2014/15. Questi gli aggiornamenti che l’assessore al Bilancio, Aldo Reschigna e all’Istruzione Gianna Pentenero, hanno comunicato giovedì pomeriggio in sede di Conferenza per il diritto allo studio a Torino. In  particolare, per il 2012-13  le domande finanziate entro settembre saranno  4193 ( per gli assegni di iscrizione e frequenza) e 28394 (per libri di testo e attività integrative), per un importo complessivo pari a 14.560.825,00 di euro.  Il bando 2013-14, in pagamento il prossimo febbraio,  dovrà finanziare 4063 domande per iscrizione e frequenza e 19.568 domande per libri di testo e attività integrative, per un importo complessivo pari a 11.008.205,00 euro.  «Due i motivi che ci costringono a questa scelta -  commenta l’assessore Reschigna  - da una parte le ormai note criticità di bilancio, aggravate nel 2015 dalla necessità di rendicontare entro fine anno, attraverso il cofinanziamento, la programmazione dei fondi strutturali europei appena conclusa, pena la perdita delle risorse europee. Dall’altra il progressivo disallineamento accentuatosi negli anni passati, che ci ha portato all’inizio dell’anno in corso a dover ancora pagare le somme del bando 2012-2013 sul diritto allo studio. Intendiamo superare questo disallineamento, così da rendere reali e non virtuali i sostegni regionali alle famiglie, nell’unico modo possibile: stiamo già completando i pagamenti del bando 2012-2013. Ci sono le risorse per concludere quel bando e quello del 2013-2014, in modo da chiudere i pagamenti con il prossimo febbraio. Ci vediamo quindi costretti a non pubblicare il bando per il 2014-2015, in modo che nei primi mesi del 2016 sia possibile pubblicare quello del 2015-2016 e pagare anche questo bando entro il 2016. Questo permetterà di avvicinare nel tempo l’emissione del bando e il suo pagamento, in modo che il sostegno alle famiglie sia reale. Questo slittamento è un fatto eccezionale, non c’è alcuna volontà di ridurre strutturalmente la nostra politica per il diritto allo studio». Aggiunge l’assessore regionale all’Istruzione, Giovanna Pentenero: «La priorità dell’amministrazione regionale era quella di riallinearsi cioè di smaltire tutte le domande ammesse a finanziamento negli anni passati e non ancora finanziate  per poter così stanziare a bilancio ogni anno i soldi necessari per finanziare il diritto allo studio dell’anno in corso. Un ritardo, quello dei pagamenti degli assegni di studio, accumulatosi negli anni e che saremo finalmente in grado di colmare attraverso una scelta sofferta ma di buon senso. Procedere direttamente alla pubblicazione del bando 15/16 ci consentirà infatti di saldare il passato e ripartire senza creare false aspettative nelle famiglie a cui, nel corso di questo anno scolastico, arriveranno doppie risorse». 

Paolo Usellini

La Regione provvederà entro febbraio al pagamento dei contributi regionali per il diritto allo studio richiesti dalle famiglie piemontesi attraverso i bandi 2012-13 e 2013-14. Nei primi mesi dell’anno verrà inoltre pubblicato il nuovo bando 2015-16 mentre non sarà possibile pubblicare quello riferito all’anno scolastico 2014/15. Questi gli aggiornamenti che l’assessore al Bilancio, Aldo Reschigna e all’Istruzione Gianna Pentenero, hanno comunicato giovedì pomeriggio in sede di Conferenza per il diritto allo studio a Torino. In  particolare, per il 2012-13  le domande finanziate entro settembre saranno  4193 ( per gli assegni di iscrizione e frequenza) e 28394 (per libri di testo e attività integrative), per un importo complessivo pari a 14.560.825,00 di euro.  Il bando 2013-14, in pagamento il prossimo febbraio,  dovrà finanziare 4063 domande per iscrizione e frequenza e 19.568 domande per libri di testo e attività integrative, per un importo complessivo pari a 11.008.205,00 euro.  «Due i motivi che ci costringono a questa scelta -  commenta l’assessore Reschigna  - da una parte le ormai note criticità di bilancio, aggravate nel 2015 dalla necessità di rendicontare entro fine anno, attraverso il cofinanziamento, la programmazione dei fondi strutturali europei appena conclusa, pena la perdita delle risorse europee. Dall’altra il progressivo disallineamento accentuatosi negli anni passati, che ci ha portato all’inizio dell’anno in corso a dover ancora pagare le somme del bando 2012-2013 sul diritto allo studio. Intendiamo superare questo disallineamento, così da rendere reali e non virtuali i sostegni regionali alle famiglie, nell’unico modo possibile: stiamo già completando i pagamenti del bando 2012-2013. Ci sono le risorse per concludere quel bando e quello del 2013-2014, in modo da chiudere i pagamenti con il prossimo febbraio. Ci vediamo quindi costretti a non pubblicare il bando per il 2014-2015, in modo che nei primi mesi del 2016 sia possibile pubblicare quello del 2015-2016 e pagare anche questo bando entro il 2016. Questo permetterà di avvicinare nel tempo l’emissione del bando e il suo pagamento, in modo che il sostegno alle famiglie sia reale. Questo slittamento è un fatto eccezionale, non c’è alcuna volontà di ridurre strutturalmente la nostra politica per il diritto allo studio». Aggiunge l’assessore regionale all’Istruzione, Giovanna Pentenero: «La priorità dell’amministrazione regionale era quella di riallinearsi cioè di smaltire tutte le domande ammesse a finanziamento negli anni passati e non ancora finanziate  per poter così stanziare a bilancio ogni anno i soldi necessari per finanziare il diritto allo studio dell’anno in corso. Un ritardo, quello dei pagamenti degli assegni di studio, accumulatosi negli anni e che saremo finalmente in grado di colmare attraverso una scelta sofferta ma di buon senso. Procedere direttamente alla pubblicazione del bando 15/16 ci consentirà infatti di saldare il passato e ripartire senza creare false aspettative nelle famiglie a cui, nel corso di questo anno scolastico, arriveranno doppie risorse». 

Paolo Usellini

 

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