Controlli di vicinato a Galliate: ora si parte
GALLIATE - E’ stato siglato in Prefettura martedì mattina il protocollo di intesa per il “controllo del vicinato”. E Galliate è il primo comune in Piemonte ad avere un accordo ufficiale tra comune, cittadini, ministero dell’interno e forze dell’ordine. L’obiettivo è quello di creare un maggiore senso di sicurezza per la comunità, coinvolgendo i cittadini e invitandoli a “riappropriarsi” del territorio.
«Questo step - ha detto il sindaco Davide Ferrari - è il coronamento di un lungo percorso, i cui primi semi sono stati gettati dai “patti locali per la sicurezza integrata”. Sul fronte della sicurezza, questi sono stati anni intensi: abbiamo iniziato con un investimento massiccio per un sistema di videosorveglianza all’avanguardia, poi la creazione della Consulta sicurezza ed ora i controlli di vicinato. Una serie di tappe che - coinvolgendo forze dell’ordine, associazioni e cittadini - ora ci consentono di raccogliere i primi frutti, perché Galliate è riconosciuta come una città dove si vive bene».
Il progetto dei controlli di vicinato è stato seguito e voluto dal sindaco e dall’assessore alla sicurezza Claudiano Di Caprio, oltre che dalla Consulta sicurezza (presieduta da Domenico Larnè) che ne ha promosso l’idea. In sostanza, ciò che si prevede è la creazione di “gruppi di vicinato”, ciascuno con un proprio referente che si rapporti alle forze dell’ordine. «Il protocollo che è stato approvato - ha sottolineato il prefetto Francesco Paolo Castaldo prima di metterci la firma - è un protocollo semplice, che coinvolge la popolazione nella partecipazione alla vita sociale, ma al contempo pone paletti precisi per la tutela dell’incolumità di tutti». A questo punto, non resta che attendere le informazioni per l’adesione dei cittadini, la formazione e l’attivazione delle zone in cui sarà attivo il controllo.
Laura Cavalli
GALLIATE - E’ stato siglato in Prefettura martedì mattina il protocollo di intesa per il “controllo del vicinato”. E Galliate è il primo comune in Piemonte ad avere un accordo ufficiale tra comune, cittadini, ministero dell’interno e forze dell’ordine. L’obiettivo è quello di creare un maggiore senso di sicurezza per la comunità, coinvolgendo i cittadini e invitandoli a “riappropriarsi” del territorio.
«Questo step - ha detto il sindaco Davide Ferrari - è il coronamento di un lungo percorso, i cui primi semi sono stati gettati dai “patti locali per la sicurezza integrata”. Sul fronte della sicurezza, questi sono stati anni intensi: abbiamo iniziato con un investimento massiccio per un sistema di videosorveglianza all’avanguardia, poi la creazione della Consulta sicurezza ed ora i controlli di vicinato. Una serie di tappe che - coinvolgendo forze dell’ordine, associazioni e cittadini - ora ci consentono di raccogliere i primi frutti, perché Galliate è riconosciuta come una città dove si vive bene».
Il progetto dei controlli di vicinato è stato seguito e voluto dal sindaco e dall’assessore alla sicurezza Claudiano Di Caprio, oltre che dalla Consulta sicurezza (presieduta da Domenico Larnè) che ne ha promosso l’idea. In sostanza, ciò che si prevede è la creazione di “gruppi di vicinato”, ciascuno con un proprio referente che si rapporti alle forze dell’ordine. «Il protocollo che è stato approvato - ha sottolineato il prefetto Francesco Paolo Castaldo prima di metterci la firma - è un protocollo semplice, che coinvolge la popolazione nella partecipazione alla vita sociale, ma al contempo pone paletti precisi per la tutela dell’incolumità di tutti». A questo punto, non resta che attendere le informazioni per l’adesione dei cittadini, la formazione e l’attivazione delle zone in cui sarà attivo il controllo.
Laura Cavalli