Convenzione tra Provincia e Casa circondariale di Novara
NOVARA – Provincia di Novara e Casa Circondariale hanno sottoscritto un protocollo d’intesa (a cui aderiscono anche Magistratura di sorveglianza e Ufficio esecuzioni esterne di Novara) che impegnerà una squadra di detenuti ritenuti idonei (fine pena, reati minori, buona condotta, ecc.) in attività di interesse sociale come manutenzione delle scuole, pulizia delle strade e interventi al verde pubblico.
NOVARA – Provincia di Novara e Casa Circondariale hanno sottoscritto un protocollo d’intesa (a cui aderiscono anche Magistratura di sorveglianza e Ufficio esecuzioni esterne di Novara) che impegnerà una squadra di detenuti ritenuti idonei (fine pena, reati minori, buona condotta, ecc.) in attività di interesse sociale come manutenzione delle scuole, pulizia delle strade e interventi al verde pubblico.
“Il protocollo ricalca il modello già adottato dal Comune di Novara, la novità è rappresentata dal fatto che le attività riguarderanno tutto il territorio provinciale, con particolare attenzione alla manutenzione stradale e all’edilizia scolastica – spiega il presidente Matte Besozzi – Probabilmente il primissimo intervento sarà l’imbiancatura del distaccamento del liceo artistico Casorati (il corso musicale come è noto ha traslocato nelle vacanze natalizie nei locali dell’ex Convitto Carlo Alberto, ndr) durante le vacanze pasquali; poi pensiamo alla manutenzione delle piste ciclabili sulle alzaie dei canali, in alcuni punti molto ammalorate, alla pulizia dei cigli stradali, indispensabile prevenzione alle alluvioni che ci è stata sollecitata soprattutto nella zona tra Pettenasco e Orta. Dopo una prima fase con gli interventi più urgenti – prosegue Besozzi – raccoglieremo le criticità segnalate dai Comuni calendarizzando nel tempo tutta una serie di interventi successivi”.
Al progetto stanno lavorando congiuntamente gli assessorati alle Politiche sociali e al Lavoro: “Per iniziative come queste la programmazione è l’elemento più importante – commentano i consiglieri Tino Zampogna e Biagio Diana – Gli uffici delle Politiche sociali si occuperanno del coordinamento, raccogliendo i progetti e interfacciandosi con la Casa circondariale e gli altri soggetti coinvolti. Il progetto, oltre a dare una prima risposta su interventi necessari ma difficili da realizzare per i vincoli economici imposti dal bilancio dell’Ente, ha un elevato valore sociale, offrendo ai detenuti la possibilità di rendesi utili alla società e di effettuare un’esperienza lavorativa che sarà preziosa quando avranno concluso la pena”.
L’iniziativa è praticamente a costo zero per l’amministrazione provinciale, che coprirà unicamente le spese per i materiali necessari agli interventi e di assicurazione. La sorveglianza da parte degli agenti rientra nella normale attività di Polizia penitenziaria e non ha alcun costo aggiuntivo per la collettività.
Monica Curino