“Coraggio Ahmad, vogliamo rivederti a Novara”

“Coraggio Ahmad, vogliamo rivederti a Novara”
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VERCELLI - “Il dottor Djalali non si è mai sognato di fare propaganda anti-Iran in Europa nei suoi a

VERCELLI - “Il dottor Djalali non si è mai sognato di fare propaganda anti-Iran in Europa nei suoi ambiti di attività; anzi, si è sempre speso per un’immagine positiva del suo paese”: così il rettore Cesare Emanuel in apertura alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2016/2017 (il 19° dalla fondazione) dell’Università del Piemonte orientale che si è tenuta venerdì al teatro civico di Vercelli.

Il rettore ha voluto iniziare la cerimonia proprio con un appello per Ahmadreza Djalali, il medico ricercatore iraniano, che fa parte dello staff docente del Master Europeo in Medicina dei Disastri, imprigionato per presunto spionaggio.

“Noi ci siamo mossi e abbiamo scritto al presidente dell’Iran Rouhani – ha continuato Emanuel - al segretario del consiglio iraniano per i diritti umani, ai rettori delle università di Tehran e di Shiraz. Abbiamo informato l’alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri Federica Mogherini e il Governo italiano. Abbiamo coinvolto Amnesty International e altre associazioni internazionali che si occupano di diritti umani. Anche i colleghi del Karolinska Institute di Stoccolma stanno muovendo i loro passi con l’aiuto del primo ministro svedese. Stiamo facendo tutto il possibile per evitare questa colossale ingiustizia che toglierebbe alla sua famiglia un tenero marito e padre e che costituirebbe per il mondo intero un nuovo, gravissimo attentato contro la libertà della ricerca e della disseminazione della conoscenza senza barriere, che sono i principi imprescindibili per chi svolge la nostra professione. Coraggio, Ahmadreza – ha concluso il rettore - vogliamo rivederti a Novara il prossimo maggio, quando inaugureremo la nuova edizione del Master!”.

L’intervento di Emanuel è poi proseguito parlando del piano strategico presentato nei mesi scorsi che “trasuda pensiero, invenzione, intraprendenza, avventura. Nel redigerlo ci siamo guardati dentro e abbiamo poi lanciato lo sguardo fuori dalle nostre mura in una prospettiva transcalare, che considera la dimensione locale, quella regionale e quella macro-regionale”.

Il fatto che l’Upo si sia posizionato ai primi posti di classifiche come quella del Sole 24Ore è dovuto secondo Emanuel a diversi fattori: “Un’elevata capacità di conseguire risultati significativi nel campo della ricerca, nonostante i limitati investimenti pubblici e privati e il modesto ricambio generazionale; un senso generalizzato di appartenenza al progetto di sviluppo; la crescente riconoscibilità dell’Ateneo nel territorio e nel contesto macro-regionale; l’efficacia della comunicazione e delle relazioni inter-istituzionali”.

E’ seguita la prolusione di Stefano Paleari, già presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane e presidente del Comitato di coordinamento di Human Technopole, un importante progetto di ricerca che sorgerà a Rho Fiera. Il professor Paleari ha sottolineato come di fronte al cambiamento epocale che stiamo vivendo (caratterizzato dalla denatalità e dalla “stagnazione secolare”) ci sia bisogno di una nuova speranza, che può derivare dai valori educativi e dalla centralità di scuola e università.

Sono poi intervenuti i sindaci di Alessandria Maria Rita Rossa, Novara Alessandro Canelli e Vercelli Maura Forte. “l’Università è un attore strategico - ha detto Canelli – Un attore che ci identifica come territorio. E solo con una forte identità territoriale ci possiamo relazionare con successo con le realtà circostanti”.

Infine ha parlato Giorgio Cottura, presidente di Confindustria territoriale Piemonte: “Ormai siamo entrati nella quarta rivoluzione industriale – ha detto- Se vogliamo rimanere la seconda potenza manifatturiera dopo la Germania bisogna puntare sull’innovazione dei processi e dei prodotti e in questa sfida il ruolo della ricerca e dell’università è fondamentale”. Spazio poi alle premiazioni di cui daremo notizia sul numero del Corriere di Novara di lunedì.

La cerimonia è stata come sempre magistralmente “diretta” da Paolo Pomati e Barbara Gallo.

Valentina Sarmenghi  

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