Delitto del Compro Oro: secondo arresto nell’ambito dell’indagine

Delitto del Compro Oro: secondo arresto nell’ambito dell’indagine
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NOVARA, Secondo arresto nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Ida Lagrutta, la titolare del compro oro di corso Risorgimento, morta il 28 novembre del 2011 in ospedale, dopo essere stata colpita con violenza dal rapinatore entrato nel suo negozio una decina di giorni prima.Nel giugno dello scorso anno i Carabinieri di Novara, all’esito di complesse indagini, avevano dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico di Salvatore Stentardo, 60enne di Novara, già conosciuto dalle Forze dell’Ordine, reo confesso - peraltro già detenuto presso la casa circondariale di via Sforzesca in quanto autore, reo confesso, di un altro brutale fatto di sangue verificatosi a Oleggio nel settembre 2014 (l’omicidio della Calossa, quando venne uccisa Maria Rosa Milani) - ritenuto responsabile anche dell’omicidio di Lagrutta. Il delitto presentava contorni particolarmente efferati poiché la vittima era stata ripetutamente colpita alla testa con un corpo contundente ed era deceduta in ospedale dopo giorni di agonia. L’ulteriore sviluppo delle indagini, condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Novara, ha consentito di acquisire un ulteriore tassello che contribuisce a chiarire completamente gli aspetti della delicata vicenda.
In tale quadro, il Gip del Tribunale di Novara, dottoressa Angela Fasano, su richiesta del pm Giovanni Caspani, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di D.F., 24enne, all’epoca dei fatti amica di Stentardo, ritenuta responsabile della “ricettazione” dei gioielli e degli orologi provento della rapina, per un valore di circa 70.000 euro. La donna è stata arrestata dai militari in mattinata presso la sua abitazione in provincia di Novara e successivamente portata al carcere femminile di Billiemme a Vercelli, a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.Monica Curino

NOVARA, Secondo arresto nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Ida Lagrutta, la titolare del compro oro di corso Risorgimento, morta il 28 novembre del 2011 in ospedale, dopo essere stata colpita con violenza dal rapinatore entrato nel suo negozio una decina di giorni prima.Nel giugno dello scorso anno i Carabinieri di Novara, all’esito di complesse indagini, avevano dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico di Salvatore Stentardo, 60enne di Novara, già conosciuto dalle Forze dell’Ordine, reo confesso - peraltro già detenuto presso la casa circondariale di via Sforzesca in quanto autore, reo confesso, di un altro brutale fatto di sangue verificatosi a Oleggio nel settembre 2014 (l’omicidio della Calossa, quando venne uccisa Maria Rosa Milani) - ritenuto responsabile anche dell’omicidio di Lagrutta. Il delitto presentava contorni particolarmente efferati poiché la vittima era stata ripetutamente colpita alla testa con un corpo contundente ed era deceduta in ospedale dopo giorni di agonia. L’ulteriore sviluppo delle indagini, condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Novara, ha consentito di acquisire un ulteriore tassello che contribuisce a chiarire completamente gli aspetti della delicata vicenda.
In tale quadro, il Gip del Tribunale di Novara, dottoressa Angela Fasano, su richiesta del pm Giovanni Caspani, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di D.F., 24enne, all’epoca dei fatti amica di Stentardo, ritenuta responsabile della “ricettazione” dei gioielli e degli orologi provento della rapina, per un valore di circa 70.000 euro. La donna è stata arrestata dai militari in mattinata presso la sua abitazione in provincia di Novara e successivamente portata al carcere femminile di Billiemme a Vercelli, a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.Monica Curino

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