il caso

Domo, fischi dei treni notturni: "Sono necessari?"

Inquinamento acustico e qualità della vita: il sindaco Lucio Pizzi si fa portavoce dei concittadini e scrive alla direzione dell’Agenzia per la Sicurezza Ferroviaria.

Domo, fischi dei treni notturni: "Sono necessari?"
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Fischi che turbano le notti dei domesi. Il sindaco di Domodossola si fa portavoce dei concittadini e chiede una revisione del regolamento che impone ai macchinisti di annunciare il passaggio del treno con un fischio ogni volta che si transita nei pressi di centri abitati tra Domodossola e Crevoladossola.

Fischi dei treni, sono davvero necessari?

Gli abitanti delle case a ridosso della Ferrovia del Sempione si lamentano per l’inquinamento acustico che impatta fortemente sulla qualità di vita. “I binari che collegano Domodossola alla Svizzera – scrive Pizzi - sono interessati ormai da molti anni da un sempre più intenso traffico ferroviario. Il rumore del transito dei convogli sui binari e i continui segnali acustici, nonché il rilascio di polveri dovuti alla pressoché completa mancanza di manutenzione sia dei binari che del materiale rotabile, è altamente dannoso sia per la salute che per la quiete dei residenti”. Il sindaco punta il dito soprattutto sui fischi notturni. “Sono venuto a sapere di un regolamento che impone ai macchinisti il fischio esattamente in corrispondenza delle zone abitate tra Domodossola e Crevoladossola. Tale inquinamento preclude una vita tranquilla ai miei concittadini nel loro quartiere tanto che alcuni stanno persino prendendo in considerazione l’idea di trasferirsi. L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie risulta essere l’unico ente in grado di avviare una modifica dell’attuale regolamento che disciplina il fischio dei treni. Sono perciò cortesemente a chiedere – conclude la sua missiva Pizzi - di valutare se i fischi notturni siano assolutamente necessari per la sicurezza di transito dei treni”.
Marco De Ambrosis

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