Dove è finito il Gozzano pigliatutto dell’inizio stagione?
Dove è finito il Gozzano pigliatutto capace di issarsi al vertice della classifica nelle prime dieci giornate di campionato? Una domanda legittima e che non ha una risposta: la squadra di Viganò sta infatti attraversando un momento davvero difficile. La sconfitta imprevista ed imprevedibile sul campo del Castellazzo fanalino di coda suona come un campanello d’allarme: è il quarto ko nelle ultime sei giornate per i rossoblu, che in questo arco di partite hanno pareggiato solamente con l’Acqui per 2-2 e vinto a Vado 2-1 al 92’. Quello che preoccupa di più è l’involuzione dei rossoblu, lontani parenti
Dove è finito il Gozzano pigliatutto capace di issarsi al vertice della classifica nelle prime dieci giornate di campionato? Una domanda legittima e che non ha una risposta: la squadra di Viganò sta infatti attraversando un momento davvero difficile. La sconfitta imprevista ed imprevedibile sul campo del Castellazzo fanalino di coda suona come un campanello d’allarme: è il quarto ko nelle ultime sei giornate per i rossoblu, che in questo arco di partite hanno pareggiato solamente con l’Acqui per 2-2 e vinto a Vado 2-1 al 92’. Quello che preoccupa di più è l’involuzione dei rossoblu, lontani parenti di quelli ammirati fino a metà ottobre. Urge un cambio di rotta per non rischiare di vivere un campionato anonimo: sarebbe un peccato per una società che per gli sforzi che fa merita sempre il meglio. Il match di Castellazzo è difficile fin dall’avvio, anche perché l’undici di Lovisolo ha le necessità di fare punti per non dire addio alle speranze salvezza ben prima di Natale. Dopo 9’ si fa vedere Piana: il suo colpo di testa è intercettato in due tempi da Milan. Gozzano non pervenuto fino al 28’: angolo di Marino, Oliboni serve Tettamanti che però calcia in maniera poco pericolosa. Il Castellazzo, seppure privo della coppia centrale formata da Zamburlin e Della Bianchina,si difende con ordine e non va quasi mai in affanno. Il problema per la matricola di casa è l’assenza di un bomber d’area: Atomei, preso per fare la differenza, non sta rispettando le aspettative. Finale di tempo di marca cusiana, con Guidetti, uno dei pochi a salvarsi, sugli scudi: al 32’ Basso respinge con i piedi la sua conclusione e 4’ dopo la sua punizione termina non lontana dal montante. Nella ripresa il Gozzano prova ad assumere il comando delle operazioni, ma è il Castellazzo che manca un gol già fatto al minuto 8: Piana, assistito da Rosset, mette incredibilmente a lato da favorevolissima posizione. Al 22’ però gli sforzi della matricola alessandrina vengono premiati: palla inattiva, colpo di testa di Robotti e palla nel sacco. Ci si aspetta a questo punto il forcing veemente dei rossoblu, ma le occasioni sono pochissime: si vede Guidetti, ma Basso devia in angolo. Quindi la chance più grande con Lunardon: il suo tiro rimpallato finisce sul palo. Nel finale il Castellazzo sfiora addirittura il raddoppio con Piana e Rosset.
d.p.