NOVARA - Sabato 10 febbraio, tra i libri del suo studio, è mancato improvvisamente Gaudenzio Barbè. Era nato a Borgolavezzaro il 13 luglio 1926, ma dopo cinque anni la famiglia si era trasferita a Novara, quartiere di Sant’Agabio e da allora non ha più lasciato la città, di cui era la vivente memoria storica. Lucido fino all’ultimo, la morte improvvisa gli ha risparmiato mortificazioni e tormenti di una lunga invalidità e in questo senso i suoi voti sono stati esauditi.
Dopo l’impiego alla Banca Popolare di Novara, con il pensionamento erano iniziati gli “anni belli” per dedicarsi agli amati studi storici. Con l’inseparabile bicicletta, si recava all’Archivio di Stato o a quello diocesano o alla Negroni oppure alla redazione del “Corriere di Novara”, quasi una seconda famiglia: amava l’atmosfera della redazione, ai tempi di Franco Tosca, Luciano Lombardi, Serena Fiocchi direttori; aveva conosciuto ai suoi inizi l’attuale direttore Sandro Devecchi. Centinaia gli articoli usciti sul “Corriere” dedicati a fatti storici o eventi culturali, sempre attento anche ai fatti minuti perchè, ripeteva, “anche i piccoli avvenimenti hanno sempre un senso”. E i suoi mirabili dossier monografici allegati al giornale.
I funerali si svolgeranno oggi, lunedì 12 febbraio, alle 15.30, in forma civile, presso la Sala del Commiato del Cimitero Urbano.
Ercole Pelizzone
Leggi di più sul Corriere di Novara in edicola
NOVARA - Sabato 10 febbraio, tra i libri del suo studio, è mancato improvvisamente Gaudenzio Barbè. Era nato a Borgolavezzaro il 13 luglio 1926, ma dopo cinque anni la famiglia si era trasferita a Novara, quartiere di Sant’Agabio e da allora non ha più lasciato la città, di cui era la vivente memoria storica. Lucido fino all’ultimo, la morte improvvisa gli ha risparmiato mortificazioni e tormenti di una lunga invalidità e in questo senso i suoi voti sono stati esauditi.
Dopo l’impiego alla Banca Popolare di Novara, con il pensionamento erano iniziati gli “anni belli” per dedicarsi agli amati studi storici. Con l’inseparabile bicicletta, si recava all’Archivio di Stato o a quello diocesano o alla Negroni oppure alla redazione del “Corriere di Novara”, quasi una seconda famiglia: amava l’atmosfera della redazione, ai tempi di Franco Tosca, Luciano Lombardi, Serena Fiocchi direttori; aveva conosciuto ai suoi inizi l’attuale direttore Sandro Devecchi. Centinaia gli articoli usciti sul “Corriere” dedicati a fatti storici o eventi culturali, sempre attento anche ai fatti minuti perchè, ripeteva, “anche i piccoli avvenimenti hanno sempre un senso”. E i suoi mirabili dossier monografici allegati al giornale.
I funerali si svolgeranno oggi, lunedì 12 febbraio, alle 15.30, in forma civile, presso la Sala del Commiato del Cimitero Urbano.
Ercole Pelizzone
Leggi di più sul Corriere di Novara in edicola