«E’ stato per tutti Maestro di vita»
NOVARA - Un evento che affonda le proprie radici in un glorioso passato e in un altrettanto glorioso presente ma che, nella mattinata del 1° marzo, ha proiettato nel futuro i partecipanti alla cerimonia d’intitolazione della Struttura complessa a direzione ospedaliera Neurochirurgia al professor Enrico Geuna.
Nell’aula magna dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità”, grazie agli ausili multimediali dei quali è stata dotata con la recente opera di restauro, è infatti andato in scena che cosa oggi, anno 2016, è possibile fare in campo neurochirurgico grazie a una modernissima apparecchiatura di neuronavigazione durante un intervento, direttamente seguito in collegamento con una delle sale operatorie.
Una dotazione all’avanguardia, unica in Italia, resa possibile grazie al contributo della Fondazione Banca popolare per il territorio, che ha finanziato l’acquisto da parte dell’Aou novarese con duecentomila euro.
A ricordare il professor Geuna erano tutti presenti, dai vertici aziendali con il Direttore generale Mario Minola, il Direttore sanitario Gianenrico Guida, il Direttore amministrativo Gian Pietro Savoini, il prefetto Francesco Paolo Castaldo, il sindaco Andrea Ballarè con l’assessore Paola Turchelli, il consigliere Nunziatino Zampogna in rappresentanza della Provincia, il comandante provinciale dei Carabinieri Giovanni Spirito, il presidente della Fondazione Bpn per il territorio Franco Zanetta, il presidente della Fondazione della Comunità del Novarese Cesare Ponti, numerosissimi Direttori di Strutture universitarie e ospedaliere e altre autorità civili della città.
Soprattutto c’erano coloro che il professor Geuna lo hanno conosciuto bene: oltre ai figli Marco e Pippo e al Direttore della Struttura Neurochirurgia Gabrlele Panzarasa, c’erano i neurochirurghi del passato (Gianni Formaggio, Mauro Arrigoni, Franco Regalia, Gerardo Ogno, Andrea Voci e Paola Girardi, presidente dell’associazione Amici della Neurochirurgia “Enrico Geuna”) e del presente (Piergiorgio Car, Giuliano Allegra, Andrea Bianco).
In sala operatoria, a illustrare al pubblico l’intervento eseguito con il sussidio del neuronavigatore, il dottor Christian Cossandi e, impegnati sul tavolo operatorio, i dottori Mario Soldati e Sara Forgnone. A loro si è aggiunto anche il professor Roberto Villani (con i professori Lodovico Infuso e Sergio Maria Gaini), già direttore del dipartimento universitario di Scienze Neurologiche dell’Università degli Studi di Milano, collaboratore e amico del professor Geuna. Tutti, ovviamente, commossi per questo importante riconoscimento a un medico («il primo al quale l’Aou novarese abbia intitolato una delle proprie Strutture», come ha sottolineato il dottor Minola) che, con la sua competenza scientifica e il suo coraggio, è stato un pioniere della moderna Neurochirurgia italiana».
1968-2009: questi gli anni in cui il professor Geuna, scomparso nel 2011, è rimasto in servizio a Novara, città di una terra di mezzo con la quale lui, torinese d’origine, aveva instaurato uno speciale legame, tanto che nel 1990 gli fu attribuito il riconoscimento di “Novarese dell’anno”.
Arrivato dalla scuola milanese del professor Paolo Emilio Maspes, insieme con i giovani medici Carlo Bellotti e Franco Formaggio fondò e fece crescere la scuola novarese, reparto pilota per tutto il Piemonte «e tutt’oggi – ha sottolineato il dottor Minola - prestigioso per aver saputo mantenere, grazie alle competenze dei medici che tuttora vi lavorano e per le innovative tecniche chirurgiche utilizzate nel campo delle malformazioni vascolari, della chirurgia dei tumori e della chirurgia spinale, il livello di eccellenza internazionale».
Molto sentite le parole che il dottor Panzarasa ha usato nel ricordo del professor Geuna. «E’ stato per tutti noi Maestro non solo di Neurochirurgia ma anche di vita. Ci ha trasmesso la serietà professionale, ossia la consapevolezza della necessità di una preparazione solida, lo spirito di sacrificio per saper dedicare agli ammalati tutto il tempo necessario in sala operatoria e in corsia, la serenità dell’ambiente di lavoro perché tutti, medici e infermieri, si sentissero in una grande famiglia. Il professor Geuna ha dato moltissimo alla Neurochirurgia, a questa Azienda, alla città di Novara e a tutto il Piemonte. Come giusto riconoscimento e onore a lui dovuto, è doveroso intitolargli il “suo” reparto».
Lalla Negri
NOVARA - Un evento che affonda le proprie radici in un glorioso passato e in un altrettanto glorioso presente ma che, nella mattinata del 1° marzo, ha proiettato nel futuro i partecipanti alla cerimonia d’intitolazione della Struttura complessa a direzione ospedaliera Neurochirurgia al professor Enrico Geuna.
Nell’aula magna dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità”, grazie agli ausili multimediali dei quali è stata dotata con la recente opera di restauro, è infatti andato in scena che cosa oggi, anno 2016, è possibile fare in campo neurochirurgico grazie a una modernissima apparecchiatura di neuronavigazione durante un intervento, direttamente seguito in collegamento con una delle sale operatorie.
Una dotazione all’avanguardia, unica in Italia, resa possibile grazie al contributo della Fondazione Banca popolare per il territorio, che ha finanziato l’acquisto da parte dell’Aou novarese con duecentomila euro.
A ricordare il professor Geuna erano tutti presenti, dai vertici aziendali con il Direttore generale Mario Minola, il Direttore sanitario Gianenrico Guida, il Direttore amministrativo Gian Pietro Savoini, il prefetto Francesco Paolo Castaldo, il sindaco Andrea Ballarè con l’assessore Paola Turchelli, il consigliere Nunziatino Zampogna in rappresentanza della Provincia, il comandante provinciale dei Carabinieri Giovanni Spirito, il presidente della Fondazione Bpn per il territorio Franco Zanetta, il presidente della Fondazione della Comunità del Novarese Cesare Ponti, numerosissimi Direttori di Strutture universitarie e ospedaliere e altre autorità civili della città.
Soprattutto c’erano coloro che il professor Geuna lo hanno conosciuto bene: oltre ai figli Marco e Pippo e al Direttore della Struttura Neurochirurgia Gabrlele Panzarasa, c’erano i neurochirurghi del passato (Gianni Formaggio, Mauro Arrigoni, Franco Regalia, Gerardo Ogno, Andrea Voci e Paola Girardi, presidente dell’associazione Amici della Neurochirurgia “Enrico Geuna”) e del presente (Piergiorgio Car, Giuliano Allegra, Andrea Bianco).
In sala operatoria, a illustrare al pubblico l’intervento eseguito con il sussidio del neuronavigatore, il dottor Christian Cossandi e, impegnati sul tavolo operatorio, i dottori Mario Soldati e Sara Forgnone. A loro si è aggiunto anche il professor Roberto Villani (con i professori Lodovico Infuso e Sergio Maria Gaini), già direttore del dipartimento universitario di Scienze Neurologiche dell’Università degli Studi di Milano, collaboratore e amico del professor Geuna. Tutti, ovviamente, commossi per questo importante riconoscimento a un medico («il primo al quale l’Aou novarese abbia intitolato una delle proprie Strutture», come ha sottolineato il dottor Minola) che, con la sua competenza scientifica e il suo coraggio, è stato un pioniere della moderna Neurochirurgia italiana».
1968-2009: questi gli anni in cui il professor Geuna, scomparso nel 2011, è rimasto in servizio a Novara, città di una terra di mezzo con la quale lui, torinese d’origine, aveva instaurato uno speciale legame, tanto che nel 1990 gli fu attribuito il riconoscimento di “Novarese dell’anno”.
Arrivato dalla scuola milanese del professor Paolo Emilio Maspes, insieme con i giovani medici Carlo Bellotti e Franco Formaggio fondò e fece crescere la scuola novarese, reparto pilota per tutto il Piemonte «e tutt’oggi – ha sottolineato il dottor Minola - prestigioso per aver saputo mantenere, grazie alle competenze dei medici che tuttora vi lavorano e per le innovative tecniche chirurgiche utilizzate nel campo delle malformazioni vascolari, della chirurgia dei tumori e della chirurgia spinale, il livello di eccellenza internazionale».
Molto sentite le parole che il dottor Panzarasa ha usato nel ricordo del professor Geuna. «E’ stato per tutti noi Maestro non solo di Neurochirurgia ma anche di vita. Ci ha trasmesso la serietà professionale, ossia la consapevolezza della necessità di una preparazione solida, lo spirito di sacrificio per saper dedicare agli ammalati tutto il tempo necessario in sala operatoria e in corsia, la serenità dell’ambiente di lavoro perché tutti, medici e infermieri, si sentissero in una grande famiglia. Il professor Geuna ha dato moltissimo alla Neurochirurgia, a questa Azienda, alla città di Novara e a tutto il Piemonte. Come giusto riconoscimento e onore a lui dovuto, è doveroso intitolargli il “suo” reparto».
Lalla Negri