«Ecco come vorrei il mio Faraggiana»

«Ecco come vorrei il mio Faraggiana»
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NOVARA - In attesa che il 12 novembre si svolga la prima seduta di gara pubblica presso il Servizio Contratti e Procurement del Comune di Novara per l’affidamento della gestione del “Cinema teatro Faraggiana” per attività di spettacolo e culturali per la durata di 9 anni non cessa l’interesse nei confronti della storica istituzione cittadina. Mentre varie “entità”, locali e non, si preparano alla gara c’è fra gli addetti ai lavori chi vorrebbe mettere la propria esperienza a favore del futuro del teatro. Stiamo parlando di Andrea Gattinoni nato a Novara, classe 1973, attore di teatro, cinema e televisione. Diplomatosi alla Scuola d'arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano nel 1997, attore ma anche regista e autore, ha lavorato con il Piccolo Teatro di Milano, Teatridithalia e Cooperativa Laboratorio Teatro Settimo e quindi è stato diretto in scena da registi come Gabriele Vacis, Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Krzystof Warlikowski, Laura Torelli.

Da anni  diviso tra Roma e Milano, Gattinoni ultimamente è tornato più spesso nella sua città natale e saputo della situazione del “Faraggiana” ha offerto la propria esperienza professionale all’amministrazione comunale, come lui stesso ci ha confermato: «Nella giornata di martedì ho avuto un colloquio con il sindaco Andrea Ballarè in cui, a titolo personale. Da quando sono tornato in città ho saputo della situazione del “Faraggiana”, un teatro cui sono particolarmente legato. Ho deciso di fare l’attore proprio perché ho iniziato a vedere in quella sala i primi spettacoli che mi anno appassionato alla recitazione».

Parteciperà quindi al bando di gara?

«Voglio subito chiarire. Non voglio partecipare alla gara, non rappresento nessuno. Ho soltanto messo a disposizione la mia esperienza e conoscenza del settore spettacolo e anche i rapporti creati con molte delle persone che vi lavorano. Purtroppo sono venuto a conoscenza di questa realtà troppo tardi. In tanti novaresi mi hanno parlato di questa situazione. Voglio cercare di capire se questo patrimonio cittadino può essere salvato evitando magari che finisca destinato a situazioni non degne della sua storia».

Situazioni di che tipo?

«Non vorrei finisse nel solito pasticcio di produzioni esclusivamente a uso cittadino o saggi a pagamento. I rischi di una gestione artisticamente anonima non consona alla tradizione di un teatro dove hanno recitato tanti grandi attori e attrici».

Massimo Delzoppo

NOVARA - In attesa che il 12 novembre si svolga la prima seduta di gara pubblica presso il Servizio Contratti e Procurement del Comune di Novara per l’affidamento della gestione del “Cinema teatro Faraggiana” per attività di spettacolo e culturali per la durata di 9 anni non cessa l’interesse nei confronti della storica istituzione cittadina. Mentre varie “entità”, locali e non, si preparano alla gara c’è fra gli addetti ai lavori chi vorrebbe mettere la propria esperienza a favore del futuro del teatro. Stiamo parlando di Andrea Gattinoni nato a Novara, classe 1973, attore di teatro, cinema e televisione. Diplomatosi alla Scuola d'arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano nel 1997, attore ma anche regista e autore, ha lavorato con il Piccolo Teatro di Milano, Teatridithalia e Cooperativa Laboratorio Teatro Settimo e quindi è stato diretto in scena da registi come Gabriele Vacis, Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Krzystof Warlikowski, Laura Torelli.

Da anni  diviso tra Roma e Milano, Gattinoni ultimamente è tornato più spesso nella sua città natale e saputo della situazione del “Faraggiana” ha offerto la propria esperienza professionale all’amministrazione comunale, come lui stesso ci ha confermato: «Nella giornata di martedì ho avuto un colloquio con il sindaco Andrea Ballarè in cui, a titolo personale. Da quando sono tornato in città ho saputo della situazione del “Faraggiana”, un teatro cui sono particolarmente legato. Ho deciso di fare l’attore proprio perché ho iniziato a vedere in quella sala i primi spettacoli che mi anno appassionato alla recitazione».

Parteciperà quindi al bando di gara?

«Voglio subito chiarire. Non voglio partecipare alla gara, non rappresento nessuno. Ho soltanto messo a disposizione la mia esperienza e conoscenza del settore spettacolo e anche i rapporti creati con molte delle persone che vi lavorano. Purtroppo sono venuto a conoscenza di questa realtà troppo tardi. In tanti novaresi mi hanno parlato di questa situazione. Voglio cercare di capire se questo patrimonio cittadino può essere salvato evitando magari che finisca destinato a situazioni non degne della sua storia».

Situazioni di che tipo?

«Non vorrei finisse nel solito pasticcio di produzioni esclusivamente a uso cittadino o saggi a pagamento. I rischi di una gestione artisticamente anonima non consona alla tradizione di un teatro dove hanno recitato tanti grandi attori e attrici».

Massimo Delzoppo

 

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