Emergenza sangue zero negativo

Emergenza sangue zero negativo
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NOVARA - Emergenza donazioni sangue. L’ospedale AOU Maggiore di Novara, martedì scorso, ha mandato all’Avis la richiesta urgente di sacche di sangue di gruppo zero negativo. 
L’Avis ha risposto subito all’appello e ha diffuso la comunicazione tra i suoi donatori attraverso i social e mezzi di informazione tradizionale: “Chi è in condizione di donare il gruppo richiesto, contatti con urgenza Paolo Urani oppure Gianluigi Balletta della Segreteria AVIS Comunale Novara, telefono 0321628353, c.so Mazzini 18”. A questo proposito abbiamo intervistato lo stesso Paolo Urani: «Servono scorte di sangue - dice - e oltretutto il gruppo zero negativo è un gruppo madre molto particolare: può aiutare tutti gli altri gruppi, ma chi è zero negativo può ricevere trasfusioni solo da un altro zero negativo. In ospedale ci sono 5 emoteche che possiedono le unità di emergenza, ma ora il ripristino è necessario. Ci siamo già attivati per chiamare i donatori e andremo avanti a cercarne fino a che non verranno ripristinate almeno trenta unità». 
Maddalena Musazzi 

NOVARA - Emergenza donazioni sangue. L’ospedale AOU Maggiore di Novara, martedì scorso, ha mandato all’Avis la richiesta urgente di sacche di sangue di gruppo zero negativo. 
L’Avis ha risposto subito all’appello e ha diffuso la comunicazione tra i suoi donatori attraverso i social e mezzi di informazione tradizionale: “Chi è in condizione di donare il gruppo richiesto, contatti con urgenza Paolo Urani oppure Gianluigi Balletta della Segreteria AVIS Comunale Novara, telefono 0321628353, c.so Mazzini 18”. A questo proposito abbiamo intervistato lo stesso Paolo Urani: «Servono scorte di sangue - dice - e oltretutto il gruppo zero negativo è un gruppo madre molto particolare: può aiutare tutti gli altri gruppi, ma chi è zero negativo può ricevere trasfusioni solo da un altro zero negativo. In ospedale ci sono 5 emoteche che possiedono le unità di emergenza, ma ora il ripristino è necessario. Ci siamo già attivati per chiamare i donatori e andremo avanti a cercarne fino a che non verranno ripristinate almeno trenta unità». 
Maddalena Musazzi 

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