Ennio Miola Novarese dell’Anno alla memoria per il 2017

Ennio Miola Novarese dell’Anno alla memoria per il 2017
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NOVARA, Ennio Miola, Novarese dell’Anno alla memoria per il 2017. E’ la proposta che sarà presentata all’Amministrazione comunale di Novara da parte del Centro solidarietà della parrocchia di San Francesco, quartiere dove Miola, deceduto martedì sera a soli 67 anni all’ospedale S. Rocco di Galliate, viveva. Una parrocchia dove il volontario è sempre stato molto attivo, tanto quando ancora lavorava e ancor di più dopo essere andato in pensione dalla Falconi, a fine 2001.

L’iniziativa è stata illustrata venerdì a chiusura dei funerali del 67enne, strappato in soli tre mesi ai suoi cari e a tutti coloro che l’hanno conosciuto. Ed è stata accolta da un grande e caloroso applauso di tutti i presenti. La chiesa era gremita e moltissimi i labari e i simboli presenti delle associazioni e dei gruppi cui Miola, negli anni, aveva dato un contributo importante, con una presenza che mai è venuta meno. Miola c’era sempre. C’era bisogno di cercare fondi? Ennio si attivava. Serviva una nuova stanza per l’accoglienza di persone in difficoltà? Miola diventava un muratore. Nella lettera si chiede al Comune di insignire Miola dell’onorificenza di Novarese dell’Anno alla memoria e se ne spiegano le ragioni, elencando le numerosissime iniziative portate avanti nella sua vita per un numero infinito di associazioni (tra le altre Aism, Avis, Casa Nazaret, Liberazione e Speranza, Aido).

A celebrare le esequie, don Marco Rondonotti, parroco di S. Francesco, che ha officiato con altri 11 sacerdoti, che hanno conosciuto il gigante della solidarietà novarese nel suo aiuto per l’altro (don Dino Campiotti, don Carlo Bonasio, don Franco Finocchio tra gli altri).

Monica Curino

 

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola sabato 23 luglio


NOVARA, Ennio Miola, Novarese dell’Anno alla memoria per il 2017. E’ la proposta che sarà presentata all’Amministrazione comunale di Novara da parte del Centro solidarietà della parrocchia di San Francesco, quartiere dove Miola, deceduto martedì sera a soli 67 anni all’ospedale S. Rocco di Galliate, viveva. Una parrocchia dove il volontario è sempre stato molto attivo, tanto quando ancora lavorava e ancor di più dopo essere andato in pensione dalla Falconi, a fine 2001.

L’iniziativa è stata illustrata venerdì a chiusura dei funerali del 67enne, strappato in soli tre mesi ai suoi cari e a tutti coloro che l’hanno conosciuto. Ed è stata accolta da un grande e caloroso applauso di tutti i presenti. La chiesa era gremita e moltissimi i labari e i simboli presenti delle associazioni e dei gruppi cui Miola, negli anni, aveva dato un contributo importante, con una presenza che mai è venuta meno. Miola c’era sempre. C’era bisogno di cercare fondi? Ennio si attivava. Serviva una nuova stanza per l’accoglienza di persone in difficoltà? Miola diventava un muratore. Nella lettera si chiede al Comune di insignire Miola dell’onorificenza di Novarese dell’Anno alla memoria e se ne spiegano le ragioni, elencando le numerosissime iniziative portate avanti nella sua vita per un numero infinito di associazioni (tra le altre Aism, Avis, Casa Nazaret, Liberazione e Speranza, Aido).

A celebrare le esequie, don Marco Rondonotti, parroco di S. Francesco, che ha officiato con altri 11 sacerdoti, che hanno conosciuto il gigante della solidarietà novarese nel suo aiuto per l’altro (don Dino Campiotti, don Carlo Bonasio, don Franco Finocchio tra gli altri).

Monica Curino

 

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