Export, aumento dei valori esportati per la rubinetteria

Export, aumento dei valori esportati per la rubinetteria
Pubblicato:
Aggiornato:

Buoni risultati per gli 11 distretti produttivi piemontesi, monitorati dal Centro Studi di Banca Intesa Sanpaolo, nel terzo trimestre del 2014. L’export complessivo regionale ha registrato un aumento tendenziale dell’8%, il ritmo più elevato nel panorama

Buoni risultati per gli 11 distretti produttivi piemontesi, monitorati dal Centro Studi di Banca Intesa Sanpaolo, nel terzo trimestre del 2014. L’export complessivo regionale ha registrato un aumento tendenziale dell’8%, il ritmo più elevato nel panorama dei distretti a livello italiano. E un buon contributo alla crescita è arrivato anche dalla rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia, che fa segnare un +6,3% nel periodo luglio-settembre 2014.

Nello specifico, il distretto della rubinetteria e del valvolame di Cusio-Valsesia è in crescita ormai da un anno, nonostante paghi la sostanziale stagnazione delle vendite nei due principali sbocchi commerciali storici: la Germania e la Francia. I risultati sono dovuti ai tassi sostenuti di crescita nei mercati maturi, come Nord America, Regno Unito e Svizzera. Nei nuovi mercati le esportazioni crescono ad un ritmo più sostenuto. In particolare si segnala la battuta d’arresto subita in Ucraina.

Rimangono lontani però i risultati del periodo antecedente la crisi economica. Rispetto ai volumi di esportazione pre-2009 il distretto della rubinetteria rimane ridimensionato del 20%. E analoga percentuale si riscontra anche per i casalinghi di Omegna. Inoltre, rileva sempre il Monitor Intesa San Paolo, nei primi undici mesi del 2014 è rimasto elevato l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria (1,44 milioni di ore per la rubinetterie) e si è ridotto solo marginalmente l’uso della cassa integrazione ordinaria.

Lucia Panagini

 

 

Seguici sui nostri canali