Frana di Borca, arrivano i primi soldi dalla Provincia
OMEGNA - Cinquantamila euro per le barriere protettive attorno all’abitazione che, lo scorso mese di novembre, fu evacuata per motivi di sicurezza dopo lo smottamento del versante. Altri 70mila per l’assetto idrogeologico. Queste le cifre che la Provincia ha promesso di attingere, per i lavori di somma urgenza sulla strada che da Borca conduce ad Agrano, dai 400mila euro di contributo regionale per i lavori di ripristino dei danni causati lo scorso mese di novembre d
OMEGNA - Cinquantamila euro per le barriere protettive attorno all’abitazione che, lo scorso mese di novembre, fu evacuata per motivi di sicurezza dopo lo smottamento del versante. Altri 70mila per l’assetto idrogeologico. Queste le cifre che la Provincia ha promesso di attingere, per i lavori di somma urgenza sulla strada che da Borca conduce ad Agrano, dai 400mila euro di contributo regionale per i lavori di ripristino dei danni causati lo scorso mese di novembre dalle prolungate piogge in tutto il Verbano Cusio Ossola. La strada di Borca era stata inserita, dalla Provincia, tra i sei interventi prioritari per i quali era stato chiesto il finanziamento alla Regione che, dei 2.600.000 euro richiesti, è riuscita a trovarne solo 400mila. La messa in sicurezza e il ripristino completo della strada comportano un impegno di spesa di 350mila euro. L’annuncio della Provincia ha finito per suscitare una nuova polemica tra maggioranza e opposizione. Stefano Strada (Lega Nord) accusa la giunta guidata dal sindaco, Adelaide Mellano, di “Omegna centrismo” e di poca attenzione alle frazioni. L’assessore competente, Alessandro Buzio, controbatte sostenendo che la giunta sta facendo il possibile per alleviare i disagi degli abitanti delle due frazioni interessate, Agrano e Pescone. Soprattutto per gli anziani senza mezzo di locomozione privata e gli studenti che frequentano le scuole di Omegna capoluogo. Per loro l’amministrazione ha chiesto alle autolinee Comazzi, concessionarie del servizio di linea, di mettere a disposizione di queste fasce deboli di utenza dei mini bus.
Mauro Rampinini