Gestione campo di atletica leggera: il Comune sempre più verso la revoca

Gestione campo di atletica leggera: il Comune sempre più verso la revoca
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NOVARA - «L’avvocatura del Comune ha inviato al gestore del campo di atletica “Andrea Gorla” una nota di contestazione per una serie di mancanze. Appena la notizia è stata resa pubblica sono arrivate decine di ulteriori lamentele».

L’assessore allo sport Rossano Pirovano fa questa premessa prima di iniziare a spiegare il perchè l’amministrazione comunale ha deciso di andare a un’eventuale revoca della concessione della struttura. «L’avvocato Claudio Bossi,  - prosegue Pirovano - legale del signor Felice Spadaro, presidente dell’Asd Atletica Trinacria, gestore del campo, sta seguendo la vicenda per conto del suo cliente. Da parte nostra l’invio era un atto dovuto. La finalità dell’amministrazione è che gli impianti sportivi comunali siano fruiti in modo corretto. L’unico campo di atletica di Novara deve essere utilizzato il più possibile da tutti i cittadini, soprattutto le scuole. Novara ora ha anche un liceo sportivo. Da quando sono  diventato assessore allo sport  ho ricevuto lettere, e-mail, sms, e segnalazioni verbali di persone che hanno riscontrato problemi nell’utilizzo del campo». 

Queste mancanze sono state verificate? «Il Comune contribuisce per il 40% alla spesa di gestione. Abbiamo quindi fatto verifiche. La Polizia municipale alle 7 di mattina è entrata negli uffici del gestore (che devono essere solo uffici) e  ha riscontrato che erano strutturati come un’abitazione con cucina, letto ma soprattutto già caldo al mattino, con il riscaldamento acceso. Una delle lamentele più diffuse è che non c’è mai acqua calda per le docce e gli spogliatoi sono freddi. Quindi un fatto che stride e fa sorgere il dubbio che il Comune paghi il 40%  di spese di un’abitazione privata. L’elenco delle cose che non vanno bene sono però tante. Orari non rispettati con i cancelli chiusi.  I ragazzi delle scuole che per convenzione hanno diritto all’uso gratuito della struttura che hanno segnalato che gli era stato vietato l’uso dei servizi igienici, gli atleti disabili che hanno dovuto pagare l’uso delle attrezzature. Insomma una serie di situazioni negative che l’amministrazione comunale non poteva ignorare. Dobbiamo salvaguardare l’utenza. Se si deve arrivare alla revoca della concessione per risolvere i disagi, si arriverà alla revoca». 

m.d.

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 10 dicembre 2015

NOVARA - «L’avvocatura del Comune ha inviato al gestore del campo di atletica “Andrea Gorla” una nota di contestazione per una serie di mancanze. Appena la notizia è stata resa pubblica sono arrivate decine di ulteriori lamentele».

L’assessore allo sport Rossano Pirovano fa questa premessa prima di iniziare a spiegare il perchè l’amministrazione comunale ha deciso di andare a un’eventuale revoca della concessione della struttura. «L’avvocato Claudio Bossi,  - prosegue Pirovano - legale del signor Felice Spadaro, presidente dell’Asd Atletica Trinacria, gestore del campo, sta seguendo la vicenda per conto del suo cliente. Da parte nostra l’invio era un atto dovuto. La finalità dell’amministrazione è che gli impianti sportivi comunali siano fruiti in modo corretto. L’unico campo di atletica di Novara deve essere utilizzato il più possibile da tutti i cittadini, soprattutto le scuole. Novara ora ha anche un liceo sportivo. Da quando sono  diventato assessore allo sport  ho ricevuto lettere, e-mail, sms, e segnalazioni verbali di persone che hanno riscontrato problemi nell’utilizzo del campo». 

Queste mancanze sono state verificate? «Il Comune contribuisce per il 40% alla spesa di gestione. Abbiamo quindi fatto verifiche. La Polizia municipale alle 7 di mattina è entrata negli uffici del gestore (che devono essere solo uffici) e  ha riscontrato che erano strutturati come un’abitazione con cucina, letto ma soprattutto già caldo al mattino, con il riscaldamento acceso. Una delle lamentele più diffuse è che non c’è mai acqua calda per le docce e gli spogliatoi sono freddi. Quindi un fatto che stride e fa sorgere il dubbio che il Comune paghi il 40%  di spese di un’abitazione privata. L’elenco delle cose che non vanno bene sono però tante. Orari non rispettati con i cancelli chiusi.  I ragazzi delle scuole che per convenzione hanno diritto all’uso gratuito della struttura che hanno segnalato che gli era stato vietato l’uso dei servizi igienici, gli atleti disabili che hanno dovuto pagare l’uso delle attrezzature. Insomma una serie di situazioni negative che l’amministrazione comunale non poteva ignorare. Dobbiamo salvaguardare l’utenza. Se si deve arrivare alla revoca della concessione per risolvere i disagi, si arriverà alla revoca». 

m.d.

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